Folle quanto basta. Il video di Una notte ancora è forse tra le cose più sorprendenti che Arisa ci abbia regalato fino ad oggi. Peccato per quel maledettissimo product placement che toglie ogni fascino alle situazioni….
Si intitola Lost Youth/ Lost You ed è il nuovo singolo di How To Dress Well, progetto dietro al quale si celaTom Krell, giovane musicista americano Tom Krell.
Il prossimo 23 settembre il ragazzo torna sulle scena con il suo quarto album, Care, anticipato da questo bellissimo singolo dal sapore ipnotico tra ambient ed elettropop. E visto che anche l’occhio vuole giustamente la sua parte, il brano è stato accompagnato da un video che emana sensualità a ogni fotogramma.
Per i più audaci è disponibile anche una versione non censurata, visibile a questo link.
Dopo MTCPM, Luana esce con un nuovo singolo, e ancora una volta lo rende disponibile in free download sul sito luanacorino.it
Il nuovo brano si intitola Scripta manent ed è un’autentica immersione in sonorità hip hop che strizzano l’occhio all’America.
A fare il resto ci pensa il video, che porta la talentuosa firma di Luca Tartaglia: esagerato, tamarrissimo e stupendamente “versacesco”. Se strizzate bene gli occhi, forse riconoscerete tra gli ospiti del banchetto anche Romina Falconi…
Tenete d’occhio questa ragazza, perché potrebbe darci delle gran belle soddisfazioni. Io ve l’ho detto.
Per questione di sintesi, nel titolo di questo articolo ho scritto “popstar”, ma il mondo di Brooke Candy ruota in realtà attorno tanto al pop quanto all’hip hop, e non è raro leggere per lei la definizione di “rapper”. Resta comunque il fatto che il suo è il volto più perverso e più cattivo tra quelli attualmente in circolazione nel pop e nell’hip hop: un volto sfrontato, provocatorio e provocante, distorto, assolutamente affascinante.
Pensate alla Lady Gaga di qualche anno fa (diciamo il periodo Bad Romance/Alejandro), prima cioè che decidesse di vestire i panni di dama del jazz: outfit estremi, e un deciso gusto per il “non bello”, il blasfemo, persino il macabro (vi ricordate i teschi, i litri di sangue finto, l’abito di carne cruda?). Ecco, pensate a quella Lady Gaga e poi ripensatela al quadrato o al cubo, e avrete un’idea più o meno precisa di quello che è Brooke Candy. Probabilmente, se non fosse arrivata Lady Gaga a buttare sul pop quella secchiata di vernice color petrolio, oggi non avremmo Brooke Candy (così come non avremmo mai avuto Gaga se non ci fosse stata prima Madonna, che a sua volta deve molto a icone come Debbie Harry, e via così all’indietro, con buona pace di tutti): questo non perché Lady Gaga abbia davvero inventato qualcosa, ma è stato il personaggio che è riuscito a dare enorme visibilità a certe scelte di stile. Ecco, la giovane Brooke si è messa su questa strada: nonostante il confronto inevitabile, pare però che non ami essere accostata alla Germanotta, ma piuttosto ha dichiarato di ispirarsi a un’altra diva del music biz, Lil’ Kim.
Nata a Oxnard, in California, nel 1989, Brooke è figlia del direttore finanziario della rivista a tinte porno Hustler. I primi passi nella musica li ha mossi nel 2012, quando i suoi primi video sono apparsi su Youtube: fra questi c’era Das Me, che la vedeva in versione cyber con capelli fucsia e mega zatteroni. Sono arrivate le prime collaborazioni (Charlie XCX, Grimes), le prime citazioni su magazine di musica e di moda e il suo nome ha iniziato a girare.
Il primo punto di svolta è però arrivato nel 2014, quando Brooke ha fatto il colpaccio aggiudicandosi la regia dell’arcipatinato Steven Klein per il video di Opulence, il singolo – firmato anche da Sia e prodotto da Diplo – che avrebbe dato il titolo al primo EP: scenario violentissimo, atmosfere claustrofobiche, distopiche, visionarie, un’orgia di delirio e sesso. In poche hanno osato così tanto, Brooke Candy si è spinta ben al di là delle bistecche crude di Gaga, ci ha mostrato il lato più malato e perverso a cui può arrivare il pop. Ad oggi il video conta solo 2 milioni di visualizzazioni, il disco non ha lasciato segno in classifica e il nome di Brooke Candy è rimasto nel limbo dell’underground o poco più. Forse ci si aspettava un altro riscontro…
La ragazza non si è comunque fermata, ma anzi si è legata sempre di più al mondo del fashion, seguendo la stessa ricetta delle colleghe più celebri, ma facendo le cose a modo suo: come aveva fatto Lady Gaga nel periodo Born This Way, ha lavorato a stretto contatto con lo stylist Nicola Formichetti, un altro a cui piacciono molto le bizzarrie noir, e si è fatta splendidamente immortalare – tra gli altri – da Klein, Terry Richardson, Richard Burbridge,in servizi fotografici che difficilmente hanno lasciato indifferenti. Tra il 2015 e il 2016 ha collaborato con il colosso M.A.C. per lanciare sul mercato due linee di cosmetici. Non bisogna certo essere Madonna per sapere quanto sia fondamentale per una popstar vendere bene la propria immagine: Brooke Candy lo fa portando il gioco all’estremo, con un’immagine potente e sfacciata, eppure bellissima. Restando perfettamente a metà strada tra pop e hip hop, Brooke li concentra anche nel suo universo visivo: più patinata di Lil’ Kim, più cattiva di Lady Gaga, molto più sporca di Nicki Minaj, ancora più eccessiva di Rihanna.
Se volete fidanzarvi con lei, sappiate che si definisce “pansessuale”, mentre se entrerete a far parte della schiera dei suoi fan, sarete dei #FagMob.
Nell’ultimo anno Brooke Candy ha pubblicato diversi singoli (quasi tutti accompagnati dai relativi video), molti dei quali quali finiranno probabilmente in TheDaddy Issues, il suo primo album, che dovrebbe arrivare entro la fine del 2016: uscirà per la Sony e si parla di una produzione curatissima, in cui è stata coinvolta anche Sia.
Insomma, sembra arrivato anche per lei il momento del grande salto.
E io lo aspetto, con una certa impazienza.
Direttamente dalla colonna sonora del nuovo episodio cinematografico di Star Trek, Beyond, Rihanna ci sbatte nelle orecchie Sledgehammer.
Dopo il dubbio gusto di Anti, finalmente un gran pezzo. Quando vuole, RiRi sa fare le cose in grande stile (soprattutto se la penna per scrivere le canzoni la prende in mano Sia…).
E vogliamo parlare del video?? Visionario al cubo!!
E’ un vero e proprio caso dell’Internet, il primo di questo tipo in Italia: Fabio Rovazzi, youtuber/videomaker milanese, si è infatti guadagnato il disco d’oro per il suo brano Andiamo a comandare solo grazie allo streaming.
Un risultato significato e per certi aspetti storico, perché se da una parte conferma quanto siano “forti” e influenti le star create dal web (ma questo già si sapeva), dall’altro ci mette davanti uno scenario nuovo per il mercato discografico, fatto non più di download e copie vendute, ma di ascolti on line.
Se il mercato americano si era già da tempo confrontato con questo fenomeno, al punto che Billboard da più di anno ormai ha adeguato i criteri per stilare le sue classifiche tenendo conto anche dello streaming, in Italia non era mai accaduto che una certificazione ufficiale della FIMI venisse attribuita esclusivamente grazie a questo servizio.
Il singolo è disponibile su iTunes da venerdì 17 giugno, mentre inizierà a girare in radio dal 24.
Merk & Kremont, dj/producer italiani, hanno curato la produzione musicale del brano e compaiono come guest del videoclip nel ruolo di Ghost Produttori. Inoltre nella clip sono coinvolti alcuni dei più importanti youtuber italiani, oltre J-Ax e Fedez.
Ma chi si nasconde dietro questo successo? Se anche a voi il nome di Fabio Rovazzi fa comparire un emblematico punto interrogativo in testa, eccovi in breve la biografia della nuova star della Rete: nasce nel quartiere di Lambrate, a Milano, il 18 gennaio 1994. Si avvicina al mondo del web come videomaker e autore, collaborando con alcuni dei più importanti Youtuber nella realizzazione dei loro video, e coltiva la sua passione per la musica elettronica. Nel 2014, apre la sua pagina su Facebook e inizia a realizzare i propri video, alternando la pubblicazione di video su Facebook all’attività di videomaker per artisti come Merk & Kremont e Fred De Palma, oltre a realizzare video aziendali per importanti brand italiani. Il suo lavoro non passa inosservato e anche due artisti come Fedez e J-Ax si accorgono di lui, chiedendogli di iniziare a collaborare. Per Fedez cura la realizzazione di alcuni Videodiary, oltre a partecipare come guest star in diversi dei suoi video. Con J-Ax, partecipa alla trasmissione Sorci Verdi. Nel 2016 Fabio affida il proprio management alla label Newtopia, sotto l’egida di Fedez e J-Ax.
Estate alle porte, scuole finite, studenti in libertà, un caldo record che di lì a poche settimane avrebbe fatto boccheggiare l’intera penisola.
All’estate mancava solo una cosa, un elemento che – a dire il vero – latitava ormai da parecchi anni: il tormentone disco-radiofonico. Ma qualcosa, quel giorno, sarebbe successo. Da casa Sony infatti usciva quello che nel giro di un paio di mesi sarebbe diventato il più grande successo discografico italiano degli ultimi anni. A dar vita al progetto era un’accoppiata del tutto inedita e forse un po’ bislacca, almeno a prima vista, Baby K e Giusy Ferreri: rapper-femmina alpha la prima, interprete dall’inconfondibile timbro a singhiozzo la seconda. Il brano era, ovviamente, Roma-Bangkok.
Un po’ dancehall, un po’ reggaeton, molto pop, la canzone era la quintessenza della voglia di svagare, viaggiare da Milano fino ad Hong Kong, passando per Londra da Roma fino a Bangkok. Un perfetto brano estivo come molti altri ne sono usciti ogni anno, ma qui la ricetta deve aver avuto un ingrediente misterioso.
Dopo i primi giorni di fisiologico rodaggio, Roma-Bangkok ha infatti iniziato una lenta, inesorabile salita nelle classifiche di ogni tipo: dalle discoteche, ai network radiofonici, passando per i download, i canali streaming e i video on line, non c’è stato angolo d’Italia in cui la canzone non abbia risuonato almeno una volta.
Un successo forse inaspettato anche per le dirette interessate: mettere insieme Baby K e Giusy Ferreri era infatti una scommessa, una di quelle roventi, perché entrambe avevano alle spalle due esperienze discografiche accolte tiepidamente (rispettivamente gli album Una seria e L’attesa), e avevano perciò bisogno di un rilancio “col botto”.
Concentrata in meno di 3 minuti e scritta da Baby K insieme a Federica Abbate, Takagi e Mr. Ketra, Roma-Bangkok era lì, pronta per uscire, l’occasione giusta per lanciare una bomba. Come in effetti è stato. Passavano le settimane, ma l’entusiasmo per il brano non accennava a diminuire: è arrivato settembre, i ragazzi sono tornati sui banchi, l’estate si è sciolta, ma Roma-Bangkok era ancora lì, altissima nelle chart, e dava filo da torcere alle nuove uscite autunnali. A fine anno il brano è risultato il più venduto e il più ascoltato in streaming.
I dischi di platino si sprecavano: uno, due, tre, quattro…. Alla fine, con il 2016 già inoltrato, saranno ben sette, con la vertiginosa cifra di oltre 350 mila copie vendute.
Un successo che ha scavalcato i confini nazionali per arrivare nelle classifiche di Francia, Svizzera, Spagna, Russia, Sud America.
E intanto, silenziose, crescevano a dismisura le visualizzazioni del video su Vevo: le marachelle di Baby K e Giusy a bordo della Cadillac guadagnavano milioni e milioni di clic, fino a raggiungere l’ennesimo record. L’11 aprile 2016, a meno di un anno dall’uscita, la clip ha tagliato la soglia dei 100 milioni di visualizzazioni, primo video italiano a registrare un simile risultato.
Lo scorso febbraio, con una mossa francamente un po’ poraccia e decisamente economica, il video è stato riutilizzato pari pari anche per accompagnare la versione spagnola.
Ma oltre alle versioni ufficiali sono arrivate, immancabili, tantissime parodie:
Difficile, se non impossibile, dire cosa ha decretato un successo di questa portata: probabilmente una fortunata coincidenza di fattori. Di sicuro, se c’è qualcuna che da questa esperienza esce trionfatrice è Giusy Ferreri, chiamata in teoria a ricoprire il ruolo dell’ospite, ma che di fatto ha dato alla canzone il tratto decisivo che tutti abbiamo conosciuto, lasciando sullo sfondo il rap della compagna Baby K.
Oggi, a un anno dalla sua uscita, Roma-Bangkok è ancora presente nelle principali classifiche di vendita, senza esservi praticamente mai uscita, e c’è da scommettere che l’arrivo della nuova estate farà ripartire il forsennato viaggio delle due ragazzacce…