BITS-RECE: Laura Mvula, The Dreaming Room. Pop, ma non troppo

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
Laura Mvula - The Dreaming Room Artwork
Ci sono tante cose dentro a questo The Dreaming Room, secondo lavoro di Laura Mvula. C’è una buona dose di soul, una certa quantità di pop, dell’r’n’b, reminiscenze gospel, persino eco di afro music. E proprio per questo album sfugge a qualsiasi tipo di catalogazione, così come la sua interprete: non certo la più tipica “lady soul”, ma neppure una qualsiasi starletta del pop.

Senza essere un disco indimenticabile, The Dreaming Room è una piacevole dimostrazione di come si possa fare della buona musica fluttuando tra un genere e l’altro, e riuscendo a piazzare un paio di colpi vincenti come il singolo Overcome (guardatevi anche il video!), che vede l’intervento di Nile Rodgers, e la gaudente Let Me Fall.
In People fa capolino nientemeno che la London Symphony Orchestra, anche qui in un amalgama di stili spumoso che sì sale, ma non quanto si vorrebbe e ci si aspetterebbe.

Bene quindi nel complesso, ma la sensazione è che con questo “materiale di partenza” si potrebbe arrivare a tirare fuori qualcosa di molto più intrigante.