Come ti trovi a vivere a Milano?
“È un rapporto un po’ particolare. Ho iniziato a viverci quando ero già grande, perché gli studi ho voluto farli in Calabria e poi ho trascorso un periodo a Roma. Quando sono arrivato a Milano avevo quindi più di trent’anni, un’età in cui non sei più pronto ad adattarti a tutto come quando ne hai venti. Mi sono trovato catapultato in una città che mi ha chiesto tanto e alla quale ho dato tanto. Milano non ti fa mai capire se sei di casa oppure no: molti pensano che ti faciliti le cose, ma l’unica cosa davvero facile è spostarsi da un luogo all’altro con la metropolitana. Milano è come quelle cugine che non vedi spesso e con le quali non parli esattamente la stessa lingua, però capisci anche che ti piace trascorrerci del tempo insieme”.
Così rispondeva Eman a una domanda che gli avevo posto durante un’intervista realizzata in occasione dell’uscita del singolo Icaro, il marzo scorso.
Dalla Calabria, Emanuele Aceto – questo il suo nome all’anagrafe – si era da poco trasferito nella metropoli lombarda, e lo spostamento non aveva evidentemente mancato di lasciare i suoi segni.
Anche perché proprio Milano è la protagonista del suo nuovo singolo: “La grande città, i ritmi frenetici, la solitudine e le nuove opportunità; una danza ritmata tra la Milano da bere, della moda, del design e un incontro casuale. Milano è lo sguardo scanzonato di chi ha deciso di lasciarsi attraversare dalle luci della metropoli, in fila nel metrò o nei supermercati, consapevole che si può essere soli anche tra milioni di occhi. Milano è il sorriso di chi ti offre un ballo nel bel mezzo di un aperitivo, senza troppe pretese: solo per sentirsi più vivi”.
Il brano, scritto e composto dallo stesso Eman e da Mattia “SKG” Masciari, che ne è anche produttore, anticipa il secondo disco dell’artista di prossima pubblicazione ed è disponibile su tutte le piattaforme digitali.