BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
L’r’n’b grida vendetta.
Mentre l’hip-hop da ormai qualche anno si è preso il centro della scena in Italia, il suo cugino conterraneo – cioè statunitense – qui da noi si deve accontentare delle briciole dell’underground. Sì, ogni tanto c’è qualche voce che riesce a farsi sentire, qualche brano che riesce a spuntarla su iTunes, ma nel complesso gli artisti dell’rhythm & blues e dell’urban nostrano sono seguiti da pochi, veraci, estimatori.
Manca la vera cultura dell’r’n’b, si potrebbe pensare, quella che in America si respira a ogni angolo della strada: può anche essere vero, ma anche l’hip-hop ha le radici oltreoceano, eppure qui si è trapiantato alla grande. All’r’n’b manca ancora qualcosa per fare il grande salto, forse solo l’occasione giusta, e forse un giorno arriverà anche la sua rivincita, ma per ora i suoi esponenti vanno cercati con attenzione.
Per fortuna però, ce ne sono in giro alcuni che vale davvero la pena portare allo scoperto.
Come Luana, ad esempio. Dopo un esordio alcuni anni fa con lo pseudonimo di La Miss e due album all’attivo (in cui ha ospitato anche Baby K per una collaborazione, tanto per dire), è ripartita con il suo nome di battesimo e ha da poco sfornato il suo primo EP, M.W.A. vol. 1, dove M.W.A. sta per “Mama With Attitudine” e vol. 1 è l’augurio di poter in futuro pubblicare anche il seguito.
Luana, dicevo, è un personaggio interessante nel panorama r’n’b italiano, perché è una a cui piace osare, buttarsi, rischiare, e sporcarsi le mani.
Lo dimostra subito Lucille, prima traccia dell’EP, nonché primo singolo estratto: un brano tosto, tostissimo, duro come l’acciaio e ruvido come l’asfalto. Si parla di violenza sulle donne, ma senza retorica o pietismo: anzi, facendo a pezzi ogni velo di ipocrisia, il testo ha come protagonista una lei che, arrivata al culmine dell’esasperazione per le violenze di lui, si trasforma nella sua assassina. Una dichiarazione di innocenza e vendetta di “un’anima massacrata”, una collisione di sentimenti che si accompagna a uno scontro di generi musicali, con il pop portato da Romina Falconi, spietata interprete del pop elettronico italiano, anche lei allergica a ipocrisie e cotonature buoniste.
Di tutt’altro tenore Queen B, che se nel titolo rende ovviamente omaggio alla signora Carter, nel testo e nella musica rimanda all’universo degli anni ’90, con riferimenti che spaziano dalle TLC a Missy Elliott, a Run DMC. Un pezzo d’amore solare e disimpegnato, in cui Jay-Z e Beyoncé diventano l’esatto corrispettivo dei più tradizionali Romeo e Giulietta o Al Bano e Romina (“fai lo scemo davanti allo specchio imitando Jay-Z / io sono la tua Queen B”).
Dichiarazione d’orgoglio e rivalsa, soprattutto musicale, è Fuori dal coro, che vede la partecipazione di Giovane Feddini e Shine, in un incontro tra R&B e rap nella più fedele tradizione, mentre a Tappandomi gli occhi sono affidate le riflessioni più personali sui dubbi e le paure.
In chiusura, Lampioni di Giovane Feddini, proposta in una cover remixata e già resa nota alcuni mesi fa.
M.W.A. vol. 1 è un manifesto di coraggio e indipendenza musicali e personali, un prodotto in sincero spirito r’n’b, ma orgogliosamente Made in Italy. Tra soul, trap, hip-hop e pop, Luana attraversa umori molto diversi, dai sorrisi spensierati fino a scendere negli angoli più bui dell’anima.
D’altronde, cos’è questa se non vera attitudine?
M.W.A. vol. 1 è in free download sul sito www.luanacorino.it