Il brano è il quarto estratto di La Terra santa, l’album di debutto della band, prodotto da Matteo Cantaluppi e in uscita a ottobre 2024.
Quando si perde il diritto di sbagliare, anche un errore diventa un atto di splendida ribellione.
Con questo brano i Sequoia lanciano una sfida ai canoni della normalità scrivendo un vero e proprio inno per i “perdenti cronici, però magnifici”.
“In una società che ha di fatto abolito l’opzione del fallimento, un inno alla vita da magnifici perdenti e la perenne voglia di riscatto, proiettata inevitabilmente verso una nuova romantica sconfitta, cantata a squarciagola.”
Una ballata rock avvolgente e dal sapore nostalgico, in cui le immagini del testo si adagiano su una strumentale carica di emotività.
Con Aspetto te i Sequoia mescolano la voglia di riscattarsi e di trovare il proprio spazio a un romanticismo irresistibile.
Il progetto Sequoia si radica nel terreno della tradizione della musica d’autore italiana, robusta nera corteccia dell’alternative rock e forti rami dal persistente fogliame punk.
Nasce dalla volontà di riscoprire le radici della canzone d’autore italiana attraverso un crocevia tra il suono alternative rock anni ’90 e il cantautorato classico.
Perduti disperati complici, perdenti cronici
però magnifici
Borgogna disperato abito, c’è un cielo a perdere
però magnifico
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un cane che viene dagli inferi
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un vento che viene a riprenderci
Perduti disperati complici, perdenti soliti
però magnifici
Promesse disperate a perdere, sempre le solite,
sempre magnifiche
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un cane che viene dagli inferi
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un vento che viene a riprenderci
All’orizzonte della pop music sta sorgendo un nuovo astro, Gia Ford.
Ipnotica e magnetica, contornata da un’aura dark, si è già guadagnata l’apprezzamento della stampa e di Sir Elton John, e si prepara ora alla pubblicazione del suo album di debutto, Transparent Things, in uscita il 13 settembre via Chrysalis Records (qui il pre-order).
Il brano è nato come una visione di una miriade di personaggi che si affollano in una strada trafficata: un vecchio che distribuisce fiori, ignorato dai pendolari, un predicatore e una giovane ragazza costretta a crescere troppo in fretta.
“Loveshot osserva la razza umana e le storie che creiamo, e domanda come potremmo focalizzarci sull’amore più di quanto facciamo ora”, ha commentato Gia Ford.
L’alienazione si annuncia come il tema principale che attraversa tutto l’album. Sebbene ogni canzone operi nel proprio regno, tutte sono collegate da una linea di eccentricità che trasforma Transparent Things in un’odissea di emarginati: “La maggior parte dei personaggi di queste canzoni sono emarginati, tutti con modi unici di sentirsi alla periferia, in qualche modo.
Vi sono ripetuti riferimenti a creature, fantasmi e spiriti indefiniti. È un mondo a sé stante, in cui i personaggi hanno più cose in comune di quanto inizialmente pensassi fosse possibile”.
Questa la tracklist di Transparent Things:
1.Poolside
2.Loveshot
3.Alligator
4.Buzzing On You
5.Falling In Love Again
6.Paint Me Like A Woman
7.Try Changing
8.Housewife Dreams Of America
9.Don’t Down Me Out
10.The Porcupine
11.Our Mutual Friend
Nel frattempo, dopo aver suonato come supporter alle compagne di etichetta Marika Hackman e Francis dof Delirium a inizio anno, Gia Ford ha annunciato il suo primo tour da headliner nel Regno Unito, che inizierà a novembre. Tutte le date sul sul profilo IG.
“Perduto nasce come pezzo brasiliano di Marisa Monte su cui negli anni ’90 ho scritto il testo in italiano. È un brano che amo moltissimo e che ai miei concerti non manca mai. Pensando a quanto oggi la musica e i suoni siano cambiati, ho deciso di mettermi in gioco e tuffarmi nell’onda della modernità, lavorando ad un pezzo a cui sono molto affezionata per renderlo al passo con i tempi.”
Con l’uscita di questo nuovo brano, Ornella Vanoni inaugura il suo prossimo progetto discografico.
Brano del 1992, Perduto viene riproposto in una veste completamente nuova grazie alla collaborazione con il dj e producer heysimo, al secolo Simone Sproccati, che ha dato al brano inedite e sensuali sonorità elettroniche.
Perduto apre la strada a Diverse, il nuovo album di Ornella Vanoni, già disponibile per il preorder, e in uscita venerdì 18 ottobre per BMG in digitale e in tre esclusivi formati (vinile RED Eco-friendly Limited Edition colorato numerato, vinile Stars Limited Edition numerato e stellato, CD Deluxe).
Il nuovo progetto discografico vedrà Ornella collaborare con i migliori producer italiani per dare nuova linfa ad alcuni suoi grandi successi del passato.
Una selezione dei brani più interessanti usciti negli ultimi giorni.
centomilacarie, “Pupille”
Immagini vivide, suggestioni e paranoie che raccontano lo stato di assoluta vulnerabilità che colpisce quando si provano sentimenti e ci si sente insicuri
“pupille è nata a giugno di quest’anno, avevo una strana energia addosso che mi rendeva inquieto. Quella mattina ero in studio con okgiorgio e in mancanza di ispirazione abbiamo iniziato a guardare “Requiem for a Dream”, lasciando acceso e muto in sottofondo il film durante tutta la fase di scrittura. Finito il testo e abbozzate le melodie ho registrato la voce in un’unica take, senza più ritoccarla fino alla fine. Pupille è la cattura di quell’energia e di quell’inquietudine, non è una storia ma puro fluire.”
La produzione è affidata a okgiorgio.
MEW, “hyperlacrime”
Un viaggio nelle paure e insicurezze più profonde che caratterizzano il rapporto con se stessi e con gli altri. Produzione di Katoo.
“Ho riflettuto molto su cosa ma soprattutto su chi mi ha aiutato a rialzarmi nell’ultimo periodo. ho trovato nell’anima della mia famiglia, del mio ragazzo, dei miei amici, del mio team, un frammento di me. Sono così riuscita a ricompormi piano piano.
Ho pianto così tanto per riuscire in qualche modo a liberarmi, piangere aiuta tanto.
Non abbiate paura delle vostre emozioni, assecondatele. Vi lascio qualcosa che spero possa aiutarvi in questo.”
P L Z, “Finirà (P L Z Rework)
Una nuova versione del celebre brano de I Cani. Il brano è anche il primo dei LUFS.
“I Lufs sono unità di misurazione della loudness, una delle ossessioni del mastering audio contemporaneo; a noi ricorda l’inglese ‘love’ (come lo pronuncerebbe Björk) e infatti sotto questo titolo usciranno scaglionati una serie di rework che sono delle dichiarazioni d’amore per brani del pop italiano, più o meno recenti: canzoni che ci hanno fatto vibrare negli anni e su cui volevamo da tempo mettere le mani. Abbiamo iniziato con Finirà de I Cani, perché è un brano commovente e cosmico insieme, che ben descrive l’inquietudine di quest’epoca pazza e la voglia di uscirne, di trovare un equilibrio.”
Finiranno giorni bui io non vorrei lasciarti mai con gli occhi rossi hai perso tempo e piangi di nascosto
Inizia così, con un augurio di speranza di fronte al dolore, Salem, il nuovo singolo inedito di Bartoli.
“Questa canzone è il racconto di una relazione tra due personalità molto eccentriche che cercano disperatamente di rimanere unite nella speranza che i giorni difficili finiscano“, racconta Bartolini.
“Più precisamente, nasce dall’esperienza personale di una settimana trascorsa in ospedale con una persona a cui tengo molto, in mezzo all’incertezza.
Il claim siamo le streghe di Salem vuole illuminare uno stato d’animo specifico e descrivere come ci sentiamo noi giovani in un paese dove siamo visti come strambi.”
Il nuovo brano va ad aggiungersi come bonus track all’album TILT, uscito pochi mesi fa, insieme a una seconda traccia inedita, la versione remix di Paris, McDonald’s, realizzata dallo stesso Bartolini. Si tratta di uno dei brani tra i più intimi del disco, che mette in contrasto la disillusione del ritornello con l’atmosfera sognante e giocosa delle strofe e dell’arrangiamento. Ora la canzone trova una nuova veste sonora fatta di influenze UK garage e Lo-Fi House.
Il titolo è grammaticalmente un po’ storto, (“ma suonava bene e poi in francese fa piu’ chic!”), il sound rimanda alle atmosfere del funk francese anni ’90, con un groove fresco e un pizzico di esotismo che porta in Africa, mentre il testo è una lettura critica e ironica del quadro politico italiano visto da lontano, al di là della Manica.
Italienne Politique è il nuovo singolo di Freddo, musicista e producer italiano, ma da 20 anni di base a Londra.
Il brano è l’ideale continuazione di Per colpa di, pubblicato alcuni mesi fa, ed è stato realizzato in collaborazione con la cantante inglese/norvegese/jamaicana AINA, che presta la sua voce per Backing Vocals e Ad Libs.
“Italienne Politique non parla solo di politica e politici, ma è il mio modo di puntare il dito alla maniera italiana di fare le cose, di pensare, di relazionarsi. Andrebbe ascoltato di seguito a Per Colpa Di, almeno suggerisco di chi potrebbe essere la colpa di tante cose…”, racconta Freddo.
“Da lontano seguo il mio paese, le vicende politiche e sociali, e tante cose sono gestite male, in modo approssimativo, o peggio subdolo. I politici di ogni colore trattano la gente come bambini da incantare con le parole finendo poi per favorire sempre i propri interessi o i propri amici. Dal Governo sino a livello locale, ed è triste. Intendiamoci, qui in UK o nel mondo non siamo messi molto meglio, (forse questa è la malattia che prende quando si acquisisce potere…) però io sono italiano, scrivo in italiano e sento forte il fastidio a ogni notizia, a ogni rissa, a ogni inchiesta, a ogni tribuna strillata. E allora mi incazzo e ci scrivo una canzone.”
Fred Portelli musicista e producer a Londra da 20 anni, vanta collaborazioni con labels e artisti internazionali come Peter Gabriel, Beyonce, Level42, etc.
Da sempre tra musica, video e fotografia, nel 2019 crea il progetto FREDDO che racchiude testi cantautorali e sound internazionale in un’unica idea di arte. Nel 2020 esce Due, suo primo album autobiografico dal sound cantautorale classico. Nel 2023 è la volta di SINESTETICA dove unisce in 10 brani un linguaggio simbolico a un suono più elettronico.
Oggi FREDDO è al lavoro su un sound nuovo per nuove uscite nel 2024.
“Il nostro corpo, l’amore di cui siamo capaci e i pensieri che facciamo, sono la nostra casa, e la nostra casa, la arrediamo come ci pare. Diverse volte mi sono chiesta se fosse il caso di trovare un’alternativa alla frase che apre il ritornello Sai che un posto sicuro sarebbe il mio culo, lo so è divisivo ma è già a metà, ma qualsiasi opzione sostitutiva che partoriva la mia mente mi sembrava una forzatura, io senza ironia non ci so stare.
Per la produzione ho pensato agli MGMT e Beck che dopo essersi incontrati al Pride hanno deciso di passare qualche ora in studio insieme.”
Con queste parole affidate ai social, Mille ha annunciato l’uscita del nuovo brano Amare cose complesse, già eseguito dal vivo ma non ancora rilasciato ufficialmente.
Un brano vintage pop, passionale e dolcemente sfacciato, come spesso piace fare a Elisa Pucci.
Questo nuovo singolo arriva a solo una settimana dall’uscita del duetto con Amalfitano, è uscita la carta del diavolo.
“Ho scritto e prodotto questa canzone insieme a @unbertoprimo
Con @santa__barbara ho passato un sabato sera a registrare le voci
Il mix è, come sempre, di @maurizio__mariani e il mastering di @andrea_corvo_wavescut
La copertina l’ho fatta con questi diti che stanno digitando queste parole”
Dopo SDM, l’artista salernitana torna infatti con Scemae ci porta nella sua terra d’origine per raccontare una storia d’amore controversa, un sentimento che da amore si trasforma in ossessione e malattia.
Il titolo del brano nasce dall’espressione dialettale “m’arraccumann nu fa a scem!”, spesso usata tra amanti come giocosa provocazione mossa dalla gelosia.
Il forte legame con il Sud è da sempre uno dei tratti distintivi di Keyra, che in Scema ha un ruolo da protagonista nelle strofe in dialetto campano.
Sin dal singolo Femmena, reinterpretazione in chiave urban del celebre brano di Totò Malafemmena, Keyra ha sempre cercato di coniugare un sound dal sapore mediterraneo, grazie all’utilizzo delle chitarre e delle nacchere flamenche, senza perdere la freschezza del pop e le contaminazioni della musica urban.
Co-scritto da Keyra e Palmitessa e co-prodotto da Thirty e LDO, il nuovo singolo riesuma i resti di una relazione che ha direttamente segnato Keyra nel profondo, influenzando il suo modo di vivere l’amore nel presente.
Scema è una storia verace e passionale, vissuta in sella ad un motorino tra le strade di Salerno, che racconta di come a volte l’amore possa trasformarsi in una “malattia” che salva dalla noia, ma divora dall’interno.
Racconta Keyra: «Scema nasce da un periodo turbolento della mia vita, raccontando l’inizio di una relazione intensa che mi ha segnato profondamente. La stessa relazione che ho raccontato con il brano Piccerè. In questo caso non racconto la fase finale della relazione bensì l’inizio, quando il sentimento tra noi era talmente forte che non riuscivamo a smettere di vederci. Solo dopo molto tempo ho capito che in realtà si trattava di qualcosa di tossico, un gioco malato, una gara a chi ha più potere.
Ammetto di non aver avuto un’adolescenza facile, sono cresciuta più in fretta del dovuto e sicuramente aver avuto una relazione con una persona più grande in un modo o nell’altro mi ha cambiata. Questa situazione mi ha causato molte insicurezze, poi trasformatesi in gelosia, e se oggi ne parlo nelle mie canzoni è perché la musica mi sta dando modo di stare meglio con me stessa e gli altri».
“Hello World” è la canzone ufficiale dei Giochi olimpici di Parigi ’24. Ma quasi nessuno lo sa
Lo scorso 26 luglio, tra le piume di Lady Gaga, una rappresentazione dell’Ultima cena che ha destato qualche clamore di troppo e l’emozionante ritorno di Celine Dion, sono partite le Olimpiadi di Parigi 2024. E Olimpiadi vuol dire sport, fratellanza dei popoli, unità (nell’antica Grecia si sospendevano addirittura le guerre per far spazio alle competizioni) e… musica.
Sì, perché anche se molto spesso quasi nessuno se ne accorge, ogni edizione dei giochi olimpici ha il suo inno ufficiale.
Ma non solo le Olimpiadi: anche i Mondiali hanno “la loro canzone ufficiale” (addirittura, qui si arriva a distinguere tra “canzone ufficiale” e “inno ufficiale”), così come gli Europei. Insomma, ogni grande evento sportivo che si rispetti prevede da almeno qualche decennio anche un brano che lo accompagni e lo rappresenti. O almeno dovrebbe.
Perché poi quello che accade è che terminati i fasti delle gare di questi “official themes” e “official songs” resti molto, molto poco nella memoria popolare. Per rendersene conto basta fare un tuffo carpiato all’indietro – giusto per stare in tema – e dare un occhio ai brani ufficiali delle passate edizioni delle manifestazioni sportive.
Anche senza andare molto lontano nel tempo, di chi era l’inno degli Europei di calcio disputati proprio quest’anno in Germania?
E nell’ultima edizione dei Mondiali, quella del Qatar 2022, chi cantava l’official theme?
O ancora, se ti dicessi Boom, inno ufficiale del mondiale 2002 in Corea e Giappone, sapresti dire chi ne era l’interprete?
Certo, le eccezioni ci sono: qui in Italia Un’estate italiana – poi passata alla storia come Notti magiche – della coppia Nannini-Bennato, canzone dei Mondiali di Italia ’90, è un pezzo famosissimo, anche se probabilmente il fatto di giocare in casa (in tutti i sensi…) ne ha agevolato la notorietà. Ricky Martin dovrà essere per sempre grato a La Copa de la Vida, inno dei Mondiali di Francia ’98, per avergli dato una visibilità globale e aver notevolmente aiutato la sua carriera.
E tutti ci ricordiamo anche del tema ufficiale dei Mondiali del Sudafrica, Waka Waka di Shakira, diventato il tormentone dell’estate 2010 anche grazie alle coreografia che ne accompagnava il video.
Ma sono, appunto, eccezioni in un mare di dimenticanze.
Ebbene, anche le Olimpiadi di Parigi hanno la loro canzone ufficiale: trattasi di Hello World, realizzata in associazione con Coca-Cola, scritta e prodotta con Ryan Tedder degli OneRepublic e interpretata da Gwen Stefani e Anderson .Paak.
Ora, i giochi sono iniziati solo da qualche giorno, ma sono pronto a scommettere che anche questo inno farà la fine di molti suoi predecessori: finire dritto dritto nel dimenticatoio. Anche perché, va detto, nonostante i nomi di grande risonanza, non siamo esattamente davanti a qualcosa di epico e destinato all’immortalità.
Il punto però non è tanto sul giudizio del singolo brano, ma è un altro: da appassionato di musica, prima ancora che di sport, non posso non chiedermi che senso ha richiamare star del musicbiz internazionale, se poi nella maggior parte dei casi di queste produzioni non resta nulla. Perché avere un “inno ufficiale”, se poi il brano non viene valorizzato, spinto, sponsorizzato? Nel periodo delle competizioni, l'”inno ufficiale” mi aspetterei di sentirlo ovunque, in ogni jingle pubblicitaria, in ogni diretta delle gare, in decine di passaggi radiofonici. E invece niente, resta nascosto, rilasciato sulle piattaforme streaming come qualsiasi altro singolo del venerdì.
Sarà che non sono molto dentro a certe dinamiche, ma “sprecare” così un’occasione mi sembra da sciocchi.
Ah, a proposito: le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 hanno già il loro inno. Si intitola Fino all’alba, e lo canta Arisa. L’annuncio è stato dato durante l’ultimo Festival di Sanremo. A sceglierlo è stato il pubblico attraverso un sondaggio.
Apriamo già le scommesse su quale sarà il suo destino?
SOPHIE: fuori due nuove tracce. A settembre arriva l’album postumo
Sono stati svelati due nuovi brani dall’attesissimo album postumo della producer SOPHIE, in uscita il prossimo 27 settembre.
Le due nuove tracce – che seguono la pubblicazione del primo singolo singolo Reason Why, con Kim Petras e BC Kingdom – si intitolano Berlin Nightmare (feat. Evita Manji) e One More Time (feat. Popstar) e offrono uno sguardo approfondito di quello che ci si può aspettare dall’album.
Creato dalla stessa SOPHIE e da alcuni dei suoi più cari collaboratori, il disco, il cui titolo sarà proprio SOPHIE, era quasi completato quando l’artista è morta tragicamente in Grecia, ed è stato poi portato a termine con amore proprio da suoi collaboratori.
SOPHIE uscirà tramite su etichetta Transgressive e Future Classic il 27 settembre 2024, ed è già disponibile in preordine.
Questo nuovo lavoro sarà il seguito del rivoluzionario album debutto, OIL OF EVERY PEARL’S UN-INSIDES, pubblicato nel 2018, e della compilation di singoli PRODUCT, uscita nel 2015.