Amore occasionale: il pop di Fabio Cinti tra cambiamento e coerenza

“Così si cambia linguaggio, come quando cambi nazione, bisogna che ti adatti a parlare la lingua del posto, altrimenti nessuno ti capisce. E forse in questo momento, nella mia nazione mi sento un po’ straniero. Ho intuito che mi si capiva poco, o che erano in pochi a capirmi e quelli che lo hanno fatto però, o lo fanno, sono sempre molto emozionati. Perciò mi sono detto che probabilmente sarebbe stato giusto allargare lo sguardo e tendere l’orecchio, essere più diretto, preoccuparmi di essere capito senza rinunciare al contenuto, essere, in fondo, più libero dalla musica stessa, usarla, e non essere usato, estremizzando il rispetto per essa”.
Fabio Cinti - Amore Occasionale - cover - 1425
Con queste parole Fabio Cinti presenta il suo ultimo singolo, Amore occasionale, in anteprima su Rockit.
E in effetti, il primo elemento che colpisce all’ascolto è la grande distanza tra queste sonorità dai profumi quasi tropicali e i brani densissimi di Forze elastiche, l’album pubblicato un anno fa. Lì il cantautorato di Cinti si muoveva in un disco sofisticato e colto, musicalmente piuttosto articolato, che lascia ora posto al genere più democratico per definizione, il pop.
Una mossa coraggiosa, perché cambiare – in qualsiasi direzione – implica sempre una ripartenza (se non a volte un ritorno sui propri passi), che altro non fa che mostrare la grande versatilità di questo artista raffinatissimo e dall’animo gentile.
Approdare al pop e concedersi a una dimensione più leggera non significa però rinunciare alla propria essenza, ed ecco che il testo di Amore occasionale si riempie di letture, riferimenti più o meno immediati e forse anche più o meno volontari, dettagli preziosi e inaspettati (gli sguardi incattiviti nei caffè). Leggerezza, ma con coerenza insomma.
Assieme a Cinti, alla nascita del brano hanno preso parte Lele Battista, Leziero Rescigno e Paolo Benvegnù: “Li ho chiamati gli “Avengers”, come gli eroi della Marvel, perché l’impresa mi sembrava davvero eroica! Hanno capito perfettamente l’esigenza e ci siamo divertiti moltissimo nel produrre un brano come questo che era nato esattamente come gli altri ma che è stato “cresciuto” in modo totalmente diverso. Non è importante per me (per noi) sapere qual è il genere: siamo nel pop? Probabilmente sì, ma il punto è un altro, è lo spostamento, il cambiamento…”.

Ad accompagnare la canzone un video – delizioso – diretto da Giulia Grotto.

The Wise: arriva l'esordio con Dooe, "un album alla ricerca della verità"

“A chi non è mai capitato di alzare lo sguardo al cielo e perdersi nell’azzurro o nel blu della notte?
Non abbiamo mai pensato ad un album come una raccolta di canzoni sconnesse tra loro. Lo vediamo più come un manifesto artistico. Un manifesto di ciò che uno vuole.
DOOE è una raccolta di immagini, odori, panorami mozzafiato e ricordi.
È anche una raccolta di emozioni personali, raccontate tramite storie quasi idilliache viste però in una chiave moderna.
Ulisse si è trasformato nel Maggiore Tom, il mare si trasforma nello spazio sconfinato, ma la ricerca della verità, il mistero della vita, restano. Il tutto è amalgamato dal tema della natura, della terra, da ciò che siamo.”
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I The Wise presentano così il loro primo album, Dooe, prodotto da Fabio inti e Paolo Benvegnù per Marvis Labl e pubblicato grazie a una campagna di MusicRaiser.
La band, nata nel 2012 e nota al pubblico per la partecipazione a X Factor nel 2014.
Ad alimentare il loro mondo sonoro sono artisti come Kings of Leon, Kings of Convenience e Bon Iver, e più in generale i colori diafani e le atmosfere uggiose del new folk, tra chitarre e scie elettroniche.
L’album è anticipato dalle sonorità (e dal video) “lunari” del singolo Crystal.

Paolo Benvegnù, un album sull'abbandono e sulla grazia

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A tre anni di distanza da Earth Hotel, Paolo Benvegnù torna con un nuovo album di inediti, H3+, un’opera dedicata alla perdita, all’abbandono e alla rinascita. Un’antologia di visioni, dove la grazia, la molecola alla base della vita dell’universo, riempie gli spazi tra le emozioni, conservando la memoria di quello che siamo stati e quello che saremo.
H3+, in uscita il 3 marzo conclude la trilogia sull’anima iniziata da Hermann e Earth Hotel.

#NUOVAMUSICA: Fabio Cinti, Perturbamento

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“Quello di Perturbamento è uno dei testi centrali dell’album, tra quelli che più ne descrive il clima e l’argomento trattato in generale: la coscienza di essere vivi in questo momento, non nel passato, non nel futuro. È perciò indispensabile non sottrarsi al presente, alle sue insidie e alle sue possibilità, riappropriandosi anche del passato al quale, con la nuova coscienza, possiamo guardare con un sorriso.
Tutta la vita vissuta conta, spesso ti è sembrato che il tempo davanti fosse infinito e che mai sarebbe arrivato il tuo momento. E invece ora è arrivato, e improvvisamente sai bene che è incominciato tutto da qui, ma fin dal primo respiro. E se in passato non avresti mai detto di dover affrontare proprio tutto, adesso è arrivato il momento di farlo, di bagnarsi sotto un temporale senza nessuna preoccupazione.”

Così Fabio Cinti descrive Perturbamento, il singolo che anticipa il nuovo album Forze elastiche, prodotto da Paolo Benvegnù e in arrivo il 20 settembre.
Fra gli ospiti presenti, anche Nada e The Niro.

…no, non essere così distante,
non prepararti al temporale,
lascia che ogni goccia ti colpisca,
sarà un sollievo poterti asciugare