BITS-RECE: Paloma Faith, The Architect. Soul e politica

BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
PALOMA_THE ARCHITECT
Quello che trovo profondamente affascinante in Paloma Faith è la sua teatralità innata, una componente quasi melodrammatica che esce dalla sua voce, dalle sue immagini, dalla sua recitazione (sì, è anche attrice).
Anche in The Architect, suo ultimo lavoro, la si può osservare: un disco soul maestoso, orchestrale, a tratti barocco e con diversi tratti elettronici, che per la prima volta nella carriera dell’artista acquista anche caratteri politici e sociali.
L'”architetto” del titolo è infatti Madre Natura, e nei suoi nuovi brani la cantante sviluppa tematiche come la guerra, i rifugiati, la Brexit, il futuro, persino la sanità.
Temi con cui Paloma, cittadina britannica e da poco madre, si è trovata a convivere direttamente. Uno dei brani, Lost And Lonely, racconta il mondo addirittura dal punto di vista di uno scheletro, in una prospettiva ben poco rassicurante per il futuro.
170828_Paloma_Shot_01_218-147121875
Tante le collaborazioni, da Sia, autrice di Warrior, al duetto con John Legend in I’ll Be Gentle, fino ai due discorsi politici pronunciati da Samuel L. Jackson in Evolution, e Owen Jones in Politics Of Hope.