Ci sono brani che hanno un destino segnato fin dall’inizio, e a cui il tempo regala il privilegio di crescere e diventare manifesti generazionali.
Era il 2008 quando Fabri Fibra – in occasione della reissue del suo quarto album, “Bugiardo” – pubblicava In Italia: un brano diretto e affilato, una critica senza sconti al “paese delle mezze verità”.
Non erano ancora gli anni in cui i rapper affollavano le radio e le classifiche: gli esponenti del genere che riuscivano a farsi spazio sulla scena mainstream erano casi isolati.
Oggi, 17 anni dopo, le cose sono radicalmente cambiate nel panorama musicale, a dettare le regole del gioco sono altri protagonisti, e ciò che un tempo era confinato alla nicchia e all’underground oggi occupa il centro della scena.
Lo stesso non si può dire purtroppo della situazione del Paese, al punto che il testo del brano suona tanto attuale quanto nel 2008.
“IN ITALIA 2024 è la dimostrazione di come una canzone, a distanza di 17 anni dalla sua pubblicazione, può avere ancora qualcosa da dire tanto da riuscire a farsi strada da sola e far sentire a tutti la necessità di rinascere in una nuova versione, con nuove voci e nuove rime”, ha affermato Fabri Fibra.
“Anche in un panorama dove il rap è cambiato, per suoni, flow e contenuti, In Italia ha un suono che funziona ancora oggi e le nuove strofe mie e di Baby Gang raccontano il nostro paese oggi, fotografano un’Italia ancora più complessa. Per chiudere il brano ci voleva qualcuno che potesse ricantare quel ritornello epico ed Emma è stata all’altezza del ruolo”.
Dove fuggi? In Italia
Pistole e macchine, in Italia
Machiavelli e Foscolo, in Italia
I campioni del mondo sono in Italia
Benvenuto in Italia
Fatti una vacanza al mare in Italia
Meglio non farsi operare in Italia
E non andare all’ospedale in Italia
La bella vita in Italia
Le grandi serate e i gala in Italia
Fai affari con la mala in Italia
Il vicino che ti spara in Italia
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
Dove fuggi? Dall’Italia
Elegante borsa Gucci, dall’Italia
Ferrari e Lamborghini, dall’Italia
è pieno di maghrebini, in Italia
Come? Fascisti e razzisti al comando, in Italia
Ti accendi una canna puoi finire in una gabbia,
prendi una condanna che non vedi più tua mamma,
dal 2024 al 2040
Non è Chicago né Atlanta ma siamo in Italia,
paese dei corrotti e della mafia,
dove i tuoi soldi non sono sicuri in banca
perché da un giorno all’altro possono finire in tasca
Non è Renato Vallanzasca che intasca,
ma qua chi si rapina sta in giacca e cravatta
Lo Stato ci discrimina soltanto per la faccia,
lo sanno che una penna può far più male di un’arma
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
Dove fuggi? C’è una guerra ogni giorno al telegiornale
Se fai soldi in Italia c’hai contro tutti
Scendi in strada con gli amici a festeggiare,
mani in alto puoi finire come Cucchi
Per l’industria c’è una mente militare,
Metal jacket sembra un film di Stanley Kubrik
dimmi ancora quante rime devo fare,
per sentirmi dire sei speciale
Quante rime devo fare per non finire ad un talent,
per non rubare, non spacciare, non sparare
Perdo la fede, è un reato federale
Peggio la rete o finire nelle retate
nelle mani sbagliate, altolà Tortora
una pioggia di lacrime color porpora
Qui brucia la speranza quindi bro, soffoca
Sei nato e morto qua,
nato qua e morto qua
Ci sono cose che nessuno ti dirà
Ci sono cose che nessuno ti darà
Sei nato e morto qua
Sei nato e morto qua
Nato nel paese delle mezze verità
(ti dirà)
(ti darà)
(ti dirà)
(ti darà)