Madame X ci riconsegna Madonna


Madonna
è tornata. Questa volta lo possiamo dire a gran voce, finalmente. E non è tornata solo perché ha pubblicato un nuovo album – il quattordicesimo di inediti -, ma perché consegna un lavoro degno di portare il suo nome in copertina.
Erano più di dieci anni che la Signora sembrava aver perso il vero interesse per la musica, la passione e la curiosità che l’avevano portata a diventare la più grande popstar della storia: se il pop oggi si muove in un certo modo è anche per le indicazioni dettate da lei, questo lo sappiamo. Sul palco è sempre rimasta inarrivabile, eppure da almeno un decennio i suoi lavori sembravano aver perso lo smalto autentico, quello che le aveva permesso di conquistare il mondo fino a Confessions On A Dancefloor, l’ultimo album davvero “da Madonna”. Almeno fino a oggi.
Perché con Madame X – questo il titolo della nuova opera – Madonna sembra essersi di nuovo ricordata chi era: l’artista capace di giocare con il pop e di metterselo in tasca, di piegarlo al suo piacere, anche a costo di azzardare un po’. Anzi, soprattutto con il gusto di azzardare.

Dopo gli ultimi anni in cui l’ostentazione della forma fisica e la voglia di scandalizzare a ogni costo avevano preso il sopravvento sulla musica, Madonna sembra essere tornata a divertirsi con i suoni, mescolando stili e influenze e offrendo una visione inedita del pop. E per questa ennesima reincarnazione la via seguita è stata quella dei suoni del mondo.
Per dirla tutta, molti dei brani che hanno anticipato l’arrivo dell’album non facevano ben sperare: Medellín, scelto addirittura per aprire le porte a tutto il nuovo progetto, altro non è che un reggaeton molto patinato e della collaborazione con la superstar latina Maluma nessuno sentiva francamente la mancanza; così come non si sentiva la mancanza del mood reggaeggiante di Future, soprattutto se messo a confronto con la produzione dei No Doubt, che sulle interpolazioni tra reggae, rock e pop ci hanno costruito la carriera. Ma anche la tanto decantata I Rise non ha il giusto mordente per lasciare il segno. Solo Dark Ballet offriva spunti interessanti: vera e propria suite pop in mid-tempo con inserti operistici che si aprono nel bridge alla contaminazione tra sintetizzatori e Čajkovskij, opera di quel geniaccio dell’elettronica di Mirwais, producer francese che aveva già fatto la fortuna dell’elettro-country di Music.


Superata la soglia delle anticipazioni, ecco però che Madame X rivela tutta la sua ricchezza: un tributo alla cultura latina in diverse declinazioni, senza tralasciare altre influenze etniche e gustosità elettroniche. Come quelle di God Control, altro pastiche sonoro firmato da Mirwais, nel quale convivono, in oltre 6 minuti, pop, gospel e disco music. O Batuka, vibrante di cori e di percussioni africane di Capo Verde, per passare subito dopo alle malinconiche seduzioni del fado portoghese in Killers Who Are Partying, in cui confluiscono anche segmenti urban di hip-hop.
Si cospargono invece di polveri orientali le corde pizzicate di Extreme Occident, mentre la cover di Faz Gostoso, realizzata insieme ad Anitta, torna in area latina per esplodere in festose tonalità carioca. Il reggaeton torna a farsi sentire più prepotentemente, sempre con Maluma, in Bitch I’m Loca (con tanto di autocitazione nel titolo rivisitata e corretta) e lo splendore dei primi anni ’90 si affaccia in I Don’t Search I’m Find, sempre grazie alla mano di Mirwais.
Appena prima della chiusura con I Rise, l’intensa e ispirata ballad Looking For Mercy è un altro momento di grazia.

Curiosamente, resta confinata tra le bonus track della versione in doppio CD Ciao Bella, che avrebbe forse meritato un po’ di visibilità in più.

Se la cultura latina è entrata nella discografia di Madonna già dagli anni ’80 (impossibile non ricordare Who’s That Girl e ancora di più La Isla Bonita), mai come adesso la Signora ci aveva preso familiarità e se ne era impossessata, grazie soprattutto al lungo soggiorno a Lisbona per seguire il figlio nella squadra di calcio.
Come la misteriosa e inafferrabile Madame X del titolo, ispirato al nomignolo dato a Madonna da Martha Graham, per il quattordicesimo album della carriera la Ciccone ha trovato un altro modo per reinventarsi, e lo ha fatto percorrendo le strade musicali del mondo e riunendole sotto l’egida del pop. Canta in inglese, in spagnolo e in portoghese, allunga i brani ben oltre la durata consentita dalle radio e per la prima volta dopo anni sembra non avere più paura di sbagliare mira.

Madonna si è trasformata in Madame X, e Madame X ci ha riportato Madonna. Finalmente.

Madonna celebra la cultura latina in “Madame X”


Uscirà il 14 giugno Madame X, il quattordicesimo album di inediti di Madonna.
Il disco, di cui si chiacchierava molto già da alcuni mesi sui social, arriva a quattro anni da Rebel Heart ed è stato anticipato dal singolo Medellín, in collaborazione con Maluma.

Mercoledì 24 aprile, alle ore 22:00 (ora Italiana), Madonna presenterà in esclusiva la premiere mondiale del video del nuovo singolo durante l’evento di MTV MTV Presents Madonna Live & Exclusive: Medellín Video World Premiere”.
Durante la serata in diretta da Londra, la superstar incontrerà il dj inglese Trevor Nelson e i suoi fan per parlare delle influenze presenti nel nuovo album e delle forze creative dietro la sua trascendente carriera.
Madonna risponderà inoltre alle domande che le verranno fatte via satellite da Sway Calloway e dai fan in diretta da New York, con ulteriori ospiti e eventi di MTV da Milano e San Paolo.

Per Madonna vivere a Lisbona, in Portogallo, negli ultimi anni ha influenzato creativamente il lavoro dietro la realizzazione di Madame X. L’album, infatti, sarà una collezione di 15 tracce che celebrano la lunga relazione di Madonna con la musica e la cultura latina.
Cantate in portoghese, spagnolo e inglese, oltre al nuovo singolo nell’album troveranno posto l’inno I Rise, la dancehall giamaicana Future in collaborazione con Quavo e co-prodotta con Diplo, e l’innovativa Dark Ballet, prodotta da Mirwais.
Registrato per 18 mesi tra Portogallo, Londra, New York e Los Angeles, il nuovo album vede Madonna tornare a collaborare con il produttore Mirwais, oltre ad altri nomi come Mike Dean e Diplo.

“Il mio disco è nato a Lisbona. Ho trovato lì la mia tribù e un magico mondo di incredibili musicisti che hanno rafforzato la mia convinzione che la musica di tutto il mondo sia veramente connessa e che sia l’anima dell’universo”.

Madame X sarà disponibile in più versioni con tre copertine diverse: una versione standard, una versione deluxe digital con due bonus track, una versione deluxe international con tre bonus track non ancora annunciate, un doppio vinile, una musicassetta e un box set con all’interno i due cd deluxe, un 7” picture disc, una musicassetta, un poster e dei tatuaggi.

Questa la tracklist:
Medellín (featuring Maluma)
Dark Ballet
God Control
Future (featuring Quavo)
Batuka
Killers Who Are Parying
Crave (featuring Swae Lee)
Crazy
Come Alive
Extreme Occident (deluxe edition)
Faz Gostoso (featuring Anitta)
Bitch I’m Loca (featuring Maluma)
I Don’t Search I Find 
Looking For Mercy (deluxe edition)
I Rise