Maria Antonietta porta in reading-concerto le sue “sette ragazze imperdonabili”

Sette ragazze imperdonabili è il primo libro di Maria Antonietta, uscito per Rizzoli lo scorso 19 marzo: un omaggio a quelle che l’artista considera le sue “sorelle maggiori”: Cristina Campo, Etty Hillesum, Antonia Pozzi, Emily Dickinson, Sylvia Plath, Marina Cvetaeva, Giovanna d’Arco. Sette femmine radicali, impazienti, oneste e spesso antipatiche, che l’hanno ispirata negli anni e alle quali ha voluto dedicare una serie di racconti e poesie.

Il libro diventa ora uno spettacolo, un vero e proprio reading-concerto con letture musicate e canzoni tratte dal repertorio dell’artista pesarese suonate in una veste del tutto inedita.
Sul palco con lei ci sarà Daniele Rossi, che si alternerà tra chitarra baritona, violoncello, tastiere e banjo.

Queste le prime date:
3 maggio – San Benedetto del Tronto, I Luoghi della Scrittura (presentazione)
4 maggio – Rovigo, Rovigoracconta (presentazione)
11 maggio – Parma, Galleria San Ludovico – Inaugurazione Mostra Joan Cornellà
17 maggio – Firenze, In Flore – Dialoghi tra musica e letteratura (presentazione)
19 maggio – Urbino, Urbino e le Città del Libro

30 maggio – Soliera (MO), Festa del Racconto
1 giugno – Brescia, Sottovuoto Festival
2 giugno – Bologna, Biografilm
23 giugno – Correggio (RE), gARTen
28 giugno – Putignano (BA), Fatti di Storie
29 giugno – San Gimignano (SI), Nottilucente
11 luglio – Cagliari, Waves Festival
19 luglio – Vialfrè (TO), La Tempesta nel bosco @ Apolide Festival (presentazione)
20 luglio – Cortemaggiore (PC), Fillmore Festival
29 agosto – Roma, Giardino di Monk
27 settembre – Cori (LT), inKiostro – Chiesa di Sant’Oliva

Il nuovo live di Marco Mengoni è un volo “essenziale” sopra l’Atlantico


Più passano gli anni e più diventa chiaro perché Marco Mengoni quel famoso “x factor” ce l’ha davvero addosso.
E non solo per una voce obbiettivamente notevole – e affinata nel tempo – e una padronanza della scena da vero animale da palco, ma anche perché album dopo album Marco ha saputo spostarsi dall’immagine pop da teen idol per delineare su di sé il profilo di un artista con una personalità vivace e scalpitante, che non teme di manifestarsi anche attraverso scelte non così ovvie.
La prova tangibile di questo percorso in ascesa è l’ultimo disco, Atlantico, pubblicato lo scorso novembre, in cui sono riassunti i suoni del mondo, dalla Spagna al Brasile all’Africa al fado portoghese. E da qui prende le mosse naturali il nuovo tour, Atlantico live, partito il 27 aprile dal Pala Alpitour di Torino e già ricco di appuntamenti sold out, dopo il “grande riscaldamento” delle anteprime europee.
Un concerto “in divenire”, due ore di show pensato dallo stesso artista e calibrato nei minimi dettagli in cui tutto ruota attorno a quello che succede sul palco. Nei tre grandi grandi blocchi dello spettacolo si assiste infatti a una progressiva composizione delle scenografia, che da scarna e minimale nei primi brani diventata man mano un’esplosione di luci ed effetti video grazie anche all’allestimento di uno speciale schermo progettato, appositamente per questo tour, in grado di annullarsi sullo sfondo per lasciar intravedere una grata industriale, unendo così il mondo analogico a quello digitale, come è da sempre nella natura di Mengoni: “Avevo la voglia di fare uno show in trasformazione. Sono un assiduo frequentatore di concerti e guardo molto quello che fanno gli altri artisti. Il progetto del palco è nato già tre anni fa – ha dichiarato Marco alla stampa al termine del concerto – e nel tempo è diventato qualcosa di molto diverso. Ci abbiamo lavorato molto, su Whattsapp c’era una chat di messaggi rovente…”.
A completare la scenografia anche due passerelle laterali che si alzano portando Marco letteralmente sopra al pubblico.

Ma al di là del notevole dispiego tecnologico, il protagonista è lui, Marco Mengoni, che però preferisce mettersi al centro della scena insieme tutti quelli che hanno lavorato allo show. Lo dice sul palco alla fine del concerto e lo ribadisce nel backstage: “Questo è un concerto di tutti, compresi i backliner. Nelle prove arrivavano sul palco quasi di nascosto, piegati, invece ho detto di restare a schiena dritta e farsi vedere dal pubblico, perché questo è anche il loro show”.
Mentre racconta come è nato il progetto di questo tour, Mengoni parla di liberazione, di apertura verso altri mondi, di caratteri tribali, persino di psichedelia, tutti elementi che effettivamente si ritrovano nel corso del live, dove sono riassunte e concentrate tutte le sue passioni, compresa una notevole dose di soul: “Non ci posso fare niente, il soul è il richiamo dell’Africa, da dove arriviamo tutti”.

Dall’avvio potente con Muhammad Ali e Voglio, il concerto rincorre i diversi stati d’animo che Marco ha disseminato nei suoi dischi, passando per le discese introspettive di Ti ho voluto bene veramente e In un giorno qualunque, al singolo d’esordio Dove si vola, che si mescola a sorpresa con Someone like you di Adele; e poi Buona vita, in mashup cubano con Chan Chan di Company Segundo. Di grande effetto l’omaggio a Frida Khalo in La casa Azul, con il volto della celebre artista proiettato sullo sfondo con disegni psichedelici, mentre Amalia diventa un coinvolgente numero contaminato dal fado che vede impegnati tutti i musicisti sul palco.
La terza parte dello spettacolo è sicuramente quella più ricca, sotto tutti i punti di vista: si inizia dall’intesa Guerriero, eseguita sulle passerelle mobili sospese sopra il pubblico, per arrivare all’Essenziale, che vede Marco per la prima volta seduto al piano forte. Appena prima dell’unico medley in scalatta (20 sigarette – Le cose che non ho – Non passerai) Mengoni lancia una provocazione al pubblico e chiede di spegnare tutte le luci sul palco per far mettere da parte almeno per un attimo i cellulari.
Efficace e graffiante il mashup di Amazing di Kanye West e Pastime Paradise di Stevie Wonder sulle note di Credimi ancora, mentre Io ti aspetto ha il compito di regalare al pubblico un ultimo scatto di adrenalina che fa tremare l’intero Pala Alpitour.
Una versione inedita e all’insegna del minimalismo di L’essenziale e Hola chiudono definitivamente la serata.

Spazio anche per alcuni momenti di riflessione nei monologhi che dividono le sezioni del concerto: “Sei fatto per il 60% di acqua, per il 30% delle persone che ami e per il 10% di quello che ti manca” recita la voce di Marco nel primo monologo, improntato ad alcune considerazione sulla natura umana. E cosa manca più di tutto oggi a Marco Mengoni? “Sento che mi manca soprattutto il tempo di godermi le cose. Purtroppo il tempo non guarda in faccia a nessuno, non si può recuperare”.
I temi sociali dominano invece il secondo monologo, dove arriva l’occasione per sensibilizzare il pubblico al rispetto per l’ambiente e per ammonire sui rischi portati dai social network. Due argomenti apparentemente lontano e slegati: “Vedo che molti artisti coltivano e mostrano disinteresse verso il mondo che li circonda. Nel mio piccolo cerco di sconfiggere quel male dell’indifferenza che ci allontana da tutto e da tutti”. E “di indifferenza si muore” è proprio uno dei titoli che appaiono sugli schermi.

Quello dell’Atlantico tour è uno spettacolo grandioso, che ha il valore – non sempre rispettato in queste occasioni – di non far disperdere le energie: Marco balla e si mangia in scioltezza il palco, ma non si dimentica che è lì prima di tutto per cantare. Ecco che allora ambizione ed essenzialità trovano il giusto accordo, un compromesso – c’è da crederci – frutto di un lavoro lungo e paziente, che oggi porta in scena un artista ormai cresciuto e maturo, a cui forse, oltre al tempo, manca adesso solo una cosa, l’approdo negli stadi.

Atlantico live setlist:
Muhammad Ali
Voglio
Ti ho voluto bene veramente
In un giorno qualunque
Dove si vola
Sai che
Atlantico
Pronto a correre
Monologo: Sei tutto
La ragione del mondo
Buona vita
Parole in circolo
Proteggiti da me
Dialogo tra due pazzi
La casa Azul
Onde
Amalia

Monologo: Mondo_Loon
Guerriero
Mille lire

L’Essenziale/piano
20 sigarette / Le cose che non ho / Non passerai
Esseri umani
Credimi ancora
Io ti aspetto
L’Essenziale
Hola

      

L’Atlantico Tour di Marco Mengoni in diretta su Facebook


Dopo l’anticipazione delle date europee a Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid, partirà domani – 27 aprile – dal Pala Alpitour di Torino l’Atlantico Tour di Marco Mengoni.
Per dare a tutti un’anteprima esclusiva dello show che Marco ha ideato per i suoi fan, anche a chi non fosse riuscito ad avere un biglietto per questa prima data da tempo sold out, è stata organizzato un evento unico: una diretta sulla sua pagina Facebook, che con la tecnica del Cross-Posting sarà visibile sulle numerose pagine che hanno voluto condividere questo evento.
Si tratta della prima volta che l’inizio di un concerto viene trasmesso in live streaming e su un numero così ampio di pagine media e digitali.

Con quasi 200 mila biglietti venduti, il nuovo tour di Marco Mengoni si prepara ad attraversare l’Italia con molte date già sold out.

27 APRILE TORINO – PALA ALPITOUR SOLD OUT
28 APRILE TORINO – PALA ALPITOUR
1 MAGGIO MILANO – MEDIOLANUM FORUM SOLD OUT
2 MAGGIO MILANO – MEDIOLANUM FORUM SOLD OUT
4 MAGGIO MILANO – MEDIOLANUM FORUM SOLD OUT
5 MAGGIO MILANO – MEDIOLANUM FORUM
8 MAGGIO ROMA – PALAZZO DELLO SPORT SOLD OUT
10 MAGGIO ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
11 MAGGIO ROMA – PALAZZO DELLO SPORT
13 MAGGIO BARI – PALAFLORIO SOLD OUT
14 MAGGIO BARI – PALAFLORIO
16 MAGGIO CASERTA – PALA DECO’
18 MAGGIO EBOLI – PALASELE
21 MAGGIO FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM SOLD OUT
22 MAGGIO FIRENZE – NELSON MANDELA FORUM
24 MAGGIO VERONA – ARENA DI VERONA SOLD OUT
25 MAGGIO VERONA – ARENA DI VERONA SOLD OUT
26 MAGGIO VERONA – ARENA DI VERONA SOLD OUT
29 MAGGIO RIMINI – RDS STADIUM SOLD OUT
30 MAGGIO BOLOGNA – UNIPOL ARENA

photo: Carolina Amoretti

Luchè: un’estate in tour


Dopo il grande successo dell’ultimo album Potere, entrato direttamente alla numero 1 della classifica, Luchè torna alla dimensione live annunciando la partenza del Potere summer tour, nuovo tour che dal 6 giugno lo vedrà protagonista per tutta l’estate tra principali club, festival e summer arena lungo tutta la penisola.

Le prevendite delle nuove date del Potere summer tour sono disponibili sui canali di Thaurus Music. L’intero tour è ideato e organizzato da Thaurus Live.

Queste le date confermate:
6 giugno – Napoli, Ex Base Nato
7 giugno – Barzio (LC), Nameless Music Festival
8 giugno – Treviso, Core Festival
9 giugno – Pescara, Tortuga Beach Club
15 giugno – Riazzino (Svizzera), Vanilla Club
24 giugno – Bologna, Botanique
28 giugno – Milano, Carroponte
13 luglio – Follonica (GR), Disco Village
25 luglio – Chianciano Terme (SI), Festa della Musica
26 luglio – Roma, Rock in Roma
27 luglio – Senigallia (AN), MamaMia Festival Estate 2k19
7 agosto – Zrce Beach (Croazia), UDJ Kalypso Club
9 agosto – Termoli (CB), Musurplage
10 agosto – Gallipoli (LE), Sottosopra Fest @ Praja
11 agosto – Taranto, Yachting Club
24 agosto – Brescia, Festa di Radio Onda d’Urto
21 settembre – Mondovì (CN), Wake up

All’Alcatraz la festa rock dei Tre allegri ragazzi morti

Lo hanno ricordato anche loro, i Tre allegri ragazzi morti mancavano da Milano da qualche anno. Eppure per il live del 16 aprile il loro pubblico meneghino non ha mancato di rispondere alla chiamata a raccolta all’Alcatraz. C’era chi li seguiva dal ’94, ed è cresciuto con loro, e chi invece li ha conosciuti in corso d’opera. Tutti però si sono subito calati nello perfetto spirito che contraddistingue i live della band di Pordenone, in uno show di due ore che pur soffermandosi molto sui pezzi dell’ultimo album, Sindacato dei sogni, non ha ovviamente tralasciato di guardare al passato.
Rock minimale, indie, reggae, punk, fino alla psichedelia, c’è stato spazio per tutto quello che la band ha offerto durante oltre 20 anni di carriera, compresi i riferimenti alla tanto cara cumbia.
Indossando la maschera d’ordinanza e con Davide Toffolo perfetto regista della serata, i tre hanno regalato un concerto potente ed euforico in pieno stile TARM.
La psichedelica C’era un ragazzo che come me non assomigliava a nessuno è stata accompagnata dal sax di Andrea Poltroneri, mentre Il mondo prima, classicone del repertorio, si è guadagnato il maggior boato del concerto. A chiudere, La tatuata bella, rigorosamemte intonata a cappella dall’intero parterre.

Menzione d’onore ai tre artisti che hanno avuto l’onore di aprire la serata, Deiby, Cristina Erhan e Fabrizio Lavoro, vincitori dello speciale Talent TARM lanciato dalla band per dar vita a una “cosmogonia” dei Tre alleri ragazzi morti.
Mica male per tre musicisti “quasi adatti”. E la storia continua.

Nesli, guerriero pacifico e solitario

Sale sul palco incappucciato quasi come fosse un pugile sul ring, con il microfono come il sacco contro cui riversare tutta la sua forza. Sale sul palco incappucciato quasi in assetto da battaglia, ma lo chiarisce subito, “Vengo in pace”. “Vengo in pace”, come un manifesto, come il titolo del suo ultimo album, ma ancora di più come una netta dichiarazione di intenti.
Nesli viene in pace in tempi di guerra sociale e verbale, di intolleranza, di indifferenza.
La sera di giovedì 11 aprile, sul palco dell’Alcatraz di Milano, Francesco Tarducci ha chiuso il tour di presentazione del suo ultimo album. Lo ha fatto nella sua città d’adozione, quella Milano che – senza mai essere nominata – è stata la protagonista e la causa silenziosa di molte sue canzoni.
Lo guardi sul palco mentre se ne sta immobile, e ti chiedi cosa starà passando nella sua testa; poi lo vedi muoversi, saltare, fremere, e il palco diventa quasi troppo piccolo per contenere quella sua affascinante follia. Ed è proprio in quei momenti che vedi la scintilla del guerriero: un guerriero solitario e pacifico che da anni si fa orgogliosamente portavoce della filosofia del “bene che genera bene”, ed è chiaro che lui non ha mai smesso di crederci, gli altri forse sì.

Nesli solitario e indomabile lo è sempre stato, da quando ha lasciato il rap per il pop mentre la moda dettava tutt’altro comandamento; o quando si è drasticamente ricoperto il corpo di tatuaggi all’epoca di Kill Karma, il disco con cui Francesco uccideva metaforicamente Nesli.
Davanti al suo pubblico, su un palco ridotto all’essenziale senza led e scenografie e infilando una canzone dopo l’altra, Nesli porta in concerto tutto quello che è stato in questi anni: oltre a presentare quasi tutti i nuovi brani, ci sono alcuni passaggi obbligati come La fine, autentico manifesto di una vita e di una carriera, Buona fortuna amore, Davanti agli occhi, e poi Un bacio a te. Ma in scena arriva anche Alice Paba per la prima esibizione dal vivo in coppia di Do retta a te dai tempi di Sanremo 2017.

Per ora il tour di Nesli finisce qui, ma possiamo stare certi che il “maldito” proseguirà sulla sua strada a testa bassa e armato di follia. Sempre in pace.

A questo link è disponibile la gallery della serata (foto di Luca Marenda).

Apple porta la musica live in Piazza Liberty a Milano: si inizia con Mengoni


Apple porta la musica live nella suggestiva cornice di Piazza Liberty a Milano.

A partire dal 28 marzo, e poi ogni mese fino a ottobre, Piazza Liberty sarà la location una serie di performance live completamente gratuite a cura di Apple Music.

A inaugurare l’iniziativa il 28 marzo sarà Marco Mengoni, mentre la chiusura sarà affidata all’artista classico più ascoltato su Apple Music, Ludovico Einaudi, che concluderà la serie di appuntamenti live.
Le registrazioni dal vivo delle esibizioni saranno disponibili su Apple Music e presto saranno annunciati altri importanti artisti italiani.

Il negozio Apple Piazza Liberty, recentemente inaugurato, ha rivitalizzato una piazza nel centro di Milano a pochi passi dal Duomo e rappresenta una grande location per Today at Apple. La piazza, rivestita in beola grigia, è aperta al pubblico 24 ore su 24 ed è già sede di eventi speciali durante tutto l’anno in collaborazione con il Comune di Milano e il suo Assessorato alla Cultura.

“La partnership tra Comune di Milano ed Apple testimonia ancora una volta come l’alleanza tra pubblico e privato sia in grado a Milano di aumentare l’attrattività della città, ampliando l’offerta culturale con iniziative sempre nuove e di grande qualità”, ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno

Marco Mengoni ha invece espresso con queste parole l’emozione per essere il primo protagonista dell’iniziativa: “Essere il primo artista italiano che Apple ha voluto per questo progetto esclusivo, è davvero una grande emozione, sono onorato che le prime note che Piazza Liberty ascolterà dal vivo siano proprio quelle di Atlantico”.

Per assistere alle esibizioni sarà sufficiente visitare il sito https://ticketing.apple.com/livemilano, dove è possibile richiedere i biglietti gratuiti.
Tutti i biglietti sono gratuiti per il pubblico e verranno assegnati per estrazione.

“Vengo in pace”: Nesli tra vecchie inquietudini e nuovi equilibri


Se è vero che in genere non si deve giudicare un libro – o un disco – dalla sua copertina, per il nuovo album di Nesli possiamo fare un’eccezione.
Vengo in pace, questo il titolo dell’album in uscita il 22 marzo, è infatti il disco con la copertina più colorata che Francesco Tarducci abbia mai realizzato, e quell’immagine con la mano tesa all’ascoltatore racconta più di mille parole lo spirito con cui il cantautore si ripresenta sulle scene.
Lo avevamo lasciato nel 2017 con la riedizione di Kill Karma, inizialmente pubblicato nel 2016 e rimesso in commercio dopo la partecipazione sanremese con Do retta a te: un disco che non nascondeva le inquietudini, tanto da aprirsi con un brano intitolato Anima nera. Era l’album con cui Francesco “uccideva” artisticamente Nesli, in attesa di mostrare qualcosa di nuovo.
Quella novità ha preso ora le forme di Vengo in pace, anche se – come Nesli tiene a specificare – questo nuovo lavoro è nato quasi per caso, in un arco di lavorazione di oltre due anni sotto la supervisione di Brando, e viene pubblicato senza seguire obblighi contrattuali e per la prima volta senza alcun tipo di pressione. La conclusione di un’ideale trilogia iniziata con le “montagne russe pop” di Buona fortuna amore e proseguita appunto con Kill Karma.

E’ il disco che segna il raggiungimento di un equilibrio, di una “presa bene“, come la definisce Nesli: “Non c’è stato nessun percorso terapeutico, nessun atteggiamento zen, nessun viaggio. Mi dà fastidio quando sento parlare di un valore terapeutico della musica, perché per me non è mai stato così. Semmai, il mio è stato un percorso terapeutico al contrario, che mi ha fatto entrare nel dolore. Oggi mi sento di dire che vengo in pace perché sono in pace: mi identifico completamente in questo stato d’animo, e vengo in pace in un momento in cui in giro c’è la guerra verbale, la guerra delle parole, che per un cantautore come me sono l’ingrediente principale. E’ successo semplicemente che un giorno mi sono svegliato, fuori era una bella giornata e ho pensato che tutto sommato la mia vita non andava poi così male. E lo stesso è successo il giorno dopo. Questo è lo spirito del disco, mi sento davvero ‘preso bene’, sono propositivo e per il futuro mi auguro di continuare a svegliarmi sempre con il sole”.
I nuovi brani sono arrivati tutti dopo l’esperienza di Kill Karma: “Kill Karma è stato uno spartiacque per me e quando è uscito c’erano già alcuni nuovi spunti, ma tutto ha preso forma dopo. Non ho avuto nessuna ansia di scrittura: prima se mi accorgevo di scrivere poco andavo nel panico, adesso so aspettare”.

Impossibile non notare in Vengo in pace una certa affinità con La fine, il brano che anni fa ha dato la vera svolta alla carriera di Nesli: “L’ho scritta una vita fa, e all’epoca nessuno ha capito la forza di quel pezzo, nemmeno io. E’ un brano che parla di quello che mi sta intorno, è una riflessione sulla vita, non è una dedicata a una persona e non è un brano d’amore. In questo si avvicina molto a Vengo in pace, perché nell’album non ci sono canzoni d’amore, non si parla di relazioni di nessun tipo, ma parlo soprattutto di sensazioni. L’analogia però non è stata volontaria, è capitata: ho recuperato quello spirito libero e selvaggio“.
E d’altronde, libero e un po’ selvaggio Nesli lo è sempre stato: ecco perché a chiudere l’album è un pezzo come Maldito, forse quello che incarna più di tutti la personalità del suo autore: “Le inquietudini di prima restano, ma adesso ne ho la consapevolezza. Maldito è il ritratto dell’inquieto, l’ho iscritto in un momento nero, in una mansarda, con la voglia di scappare via”. E se questa può apparire una contraddizione rispetto al clima di serenità che caratterizza l’album, la risposta Nesli la trova in un altro brano, Ma che ne so: “So che questa filosofia mi aiuterà spesso in futuro a uscire da situazioni difficili; “ma che ne so” è la risposta di chi viene in pace“.

Anche verso nel rapporto con i social Nesli sente di aver trovato un equilibrio: “Mi trovo in un limbo tra la generazione abituata all’analogico e quella digitale, sono stato tra gli ultimi della mia generazione ad arrivare a Facebook e Instagram perché di solito ci metto un po’ a cogliere i cambiamenti. Riesco ancora a parlare ai giovani anche se non più un ragazzino, ma mi rendo conto che a differenza del passato oggi l’arte ha una scadenza, l’età è diventata più importante. Non mi sento invece molto rappresentato dalle classifiche, perché mescolano le copie fisiche allo streaming, che invece andrebbero tenuti separati: un disco comprato in negozio ha più valore di un disco ascoltato con un abbonamento online”.

Ancora prima dell’uscita dell’album, il 21 marzo Nesli darà il via al nuovo tour: “So di essere in controtendenza rispetto a quanto si fa di solito, perché farò un concerto quando il disco sarà ancora in buona parte inedito per i fan”.

Queste le date:
21 marzo – Roma, Largo Venue
26 marzo – Bolzano, Teatro Cristallo
28 marzo – Firenze, Flog
29 marzo – Bologna, Estragon
31 marzo – Torino, Hiroshima Mon Amour
4 aprile – Napoli, Casa della Musica
5 aprile – Bari, Demodè
6 aprile – Catania, Land
11 aprile – Milano, Alcatraz

Sempre il 21 marzo al via anche l’instore tour:
21 marzo – Roma, Instore al Largo Venue in occasione del concerto
22 marzo – Napoli, Mondadori Via Luca Giordano h. 18:00
24 marzo – Milano, Mondadori Duomo h. 17:30 –
25 marzo – Torino, Feltrinelli Stazione h. 18:00
27 marzo – Padova, Mondadori Piazza dell’insurrezione
28 marzo – Firenze, Instore all’Auditorium Flog in occasione del concerto
30 marzo – Stezzano (BG) ,CC Le Due Torri h. 17:00

Miracolo (sonoro) a Milano: Elettro Acqua 3D Live


Non sempre i miracoli fanno rumore: qualche volta per realizzarsi cercano angoli di pace dove poter prendere forma.
E un miracolo musicale ha preso una forma “tridimensionale” a Milano la sera di venerdì 15 marzo, quando si è tenuto il live di Elettro Acqua 3D, il progetto iper-sperimentale di Marco di Noia e Stefano Cucchi: un app-album (gratuito) interamente incentrato sul tema dell’acqua e realizzato in 3D audio, una tecnica cioè che permette un’immersione totale nella musica e dà all’ascoltatore la sensazione di trovarsi realmente circondato dai suoni, come se si trovasse davanti a una sorta di realtà aumentata.
Un progetto del genere – idealmente pensato per i viaggiatori, ma ricco di enormi potenzialità su cui l’intero mercato discografico dovrebbe iniziare a riflettere – non poteva che avere la sua trasposizione dal vivo in un ambiente che fin dal nome richiamasse il mondo acquatico e “immersivo”: ecco allora la scelta del Mare Culturale Urbano di via Gabetti, una vecchia cascina recuperata e riconvertita in luogo di incontri e manifestazioni culturali.

Una serata all’insegna della sperimentazione per il pubblico e per gli artisti stessi, che con la partecipazione del tecnico del suono Alberto Cutolo si sono cimentati nella prima esperienza live in 3D audio mai realizzata.

Un concerto, dicevo, “immersivo”, sia per il tema trattato sia per l’esperienza vissuta da ogni singolo ascoltatore presente in sala.
L’audio del concerto è stato infatti trasmesso attraverso speciali cuffie wireless fornite da SilentSystem, prima azienda leader nel mercato italiano ed europeo nella fornitura e nel noleggio di sistemi audio senza fili, mentre sul palco Marco di Noia ha avuto a disposizione anche un prototipo di microfono binaurale che consentiva di dare ai suoni un effetto tridimensionale e di simulare la percezione dei suoni nella realtà.

Ripercorrendo il viaggio raccontato nelle tracce dell’album attraverso Italia, Africa, Bosnia, India, ma anche nella Terra di mezzo di tolkieniana memoria, Di Noia, Cucchi e Cutolo hanno dimostrato come restando anche nel solco dell’indipendenza si possano realizzare piccoli-grandi miracoli all’insegna della vera sperimentazione.
La grande discografia dovrebbe prendere appunti….

Elettro Acqua 3D Live: il 15 marzo a Milano il primo concerto in assoluto in 3D audio

Photo Claudio Villa

Il 15 marzo al Mare Culturale Urbano di Milano (Via Giuseppe Gabetti, 15 – ore 21), Marco Di Noia e Stefano Cucchi presenteranno dal vivo Elettro Acqua 3D Live, il primo concerto in 3D audio in assoluto.
Il concerto ripercorrerà la scaletta di Elettro Acqua 3D, l’innovativo app-album nato dalla collaborazione tra i due artisti con la partecipazione del fonico ed esperto di sintetizzatori analogici Andrea Messieri.
Il live sarà introdotto dal giornalista Luca Varani, che farà un breve excursus storico sugli esperimenti binaurali, supportato da esempi audio in cuffia. Sponsor ufficiale della serata sarà LEM INTERNATIONAL SRL, titolare Silentsystem, prima azienda leader nel mercato italiano ed europeo nella fornitura e nel noleggio di sistemi audio senza fili per eventi musicali e non.

Si tratta di un evento sperimentale, uno speciale concerto a numero chiuso per 100 partecipanti, in cui sia gli artisti sia il pubblico indosseranno cuffie wireless per un’esperienza unica di musica live in realtà aumentata.
Durante il concerto i brani di synth-pop cantautorale ed elettro prog, cantati da Marco Di Noia, saranno intervallati dagli interventi di musica elettronica live electronics di Stefano Cucchi.

Sul palco sarà presente anche Alberto Cutolo, una vera autorità nell’ambiente italiano del mastering audio (ha lavorato, tra gli altri, per Mina, Laura Pausini, Jovanotti, Robert Miles, Adriano Celentano, Franco Battiato e Giorgio Gaber), che interverrà creativamente sul mix inserendo effetti binaurali in “real time”.
“Ho trovato molto stimolante la possibilità di collaborare a questo silent concert” – dichiara Alberto Cutolo – “unisce l’unicità di una performance dal vivo a materiali binaurali, che hanno fornito interessanti spunti di lavoro a mostri sacri come Pearl Jam e Pink Floyd, solo per citarne alcuni”.

L’audio della voce, dei sintetizzatori suonati e delle basi preregistrate saranno processati in tempo reale tramite computer e elaborati dal vivo. Inoltre, l’uso di microfoni panoramici ambientali posti nella sala, il cui audio sarà rimandato agli spettatori sommato a effetti binaurali, arricchiranno il concerto di una originale realtà aumentata a livello sonoro. Indossando le cuffie wireless il pubblico potrà rimanere seduto oppure passeggiare all’interno della location, godendosi il concerto.
“Sarà un’esperienza anche per noi – afferma Marco Di Noia – dato che stiamo lavorando a questo progetto da settimane e non abbiamo avuto riferimenti su cui basarci essendo una modalità del tutto innovativa. Fortunatamente, la partecipazione di un fonico di esperienza e di fama come Alberto Cutolo ci rende molto ottimisti verso l’idea di riuscire a portare ai nostri ascoltatori una nuova esperienza sonora”.
“Sono felice e orgoglioso della nuova ‘dimensione’ che sta prendendo il nostro progetto –dichiara Stefano Cucchi – dall’app-album al concerto 3d in cuffia, si aprono nuovi spazi e prospettive sonore da esplorare”.

La performance si animerà seguendo il viaggio letterario tracciato dal concept-album, un percorso in cui l’acqua, protagonista e spettatrice, partendo da Milano arriva a toccare il Kenya, Roma, la Bosnia, l’India, ma anche luoghi fantastici come la Terra di Mezzo di Tolkien, una fogna metropolitana in cui si muove il Re dei Topi di Hoffmann e Tchaikovsky o il mare delle Sirene di Ulisse. L’ambientazione geografica di ogni brano sarà anticipata ed “espansa” da un interludio in 3D audio composto in sintesi sonora e da registrazioni di ambienti (dai rumori della metropolitana a quelli della savana africana) che Marco Di Noia ha campionato durante i suoi viaggi.

Per le tematiche sociali, letterarie, ecologiche ed esistenzialiste trattate nei brani, il progetto Elettro Acqua 3D ha da poco ricevuto il patrocinio di AMREF Health Africa, la più grande organizzazione non governativa sanitaria che si occupa di salute in Africa. In virtù di questo, il disco-app, che ad oggi conta download registrati da 35 paesi del mondo, sarà presto stampato fisicamente, a supporto di AMREF, nella versione stereo, in una tiratura limitata di cd e vinili.

Il download gratuito di ELETTRO ACQUA 3D è disponibile ai seguenti link:
iOS: https://itunes.apple.com/us/app/elettro-acqua-3d/id1411416322 

Android: https://play.google.com/store/apps/details?id=it.marcodinoia.elettroacqua3d