BITS-REPORT: Simple Minds, Cremona, Festival Acquedotte, 2 luglio 2018. Dagli anni ’80 si può uscire vivi

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Non saranno più quel faro pop che ha illuminato le classifiche a cavallo tra gli ’80 e i ’90 ma, nonostante le alterne fortune musicali, i Simple Minds sono ancora dignitosamente fra noi e continuano a godere di un buon seguito, soprattutto in Italia. Dalle nostre parti erano già passati nemmeno due anni fa con un tour acustico teatrale di gran successo, doveroso quindi ripresentarsi ora che sul mercato è arrivata la loro ultima fatica discografica. Che il 2 luglio a Cremona, grazie al Festival Acquedotte, si stia per fare un tuffo negli anni ’80 lo si capisce chiaramente anche dai brani che scorrono appena prima del “calcio di inizio”: Blue Jean di Bowie, Depeche Mode, Once In A Lifetime dei Talking Heads. Quegli stessi anni che hanno visto i Simple Minds toccare il massimo della propria popolarità e che ora, in concerto, vengono guardati sì con affetto ma anche superati dal nuovo sound di Jim Kerr e soci.
Lasciatisi la new wave dietro alle spalle (poche tastiere e synth, saggiamente sostituiti dai potenti assoli del chitarrista “storico” Charlie Burchill), i nuovi Simple Minds versione live non fanno assolutamente rimpiangere i tempi d’oro. Kerr è vocalmente in forma e lo dimostra con l’assalto iniziale di The Signal And The Noise, dall’album appena uscito Walk Between Worlds. Ovviamente la canzone non è (ancora) nota, ma poco importa perchè traccia la linea di quel che sarà il resto della serata: sudore (non solo per Jim Kerr…), chitarre e rock. Con buona pace di Paolo Rossi e di un suo monologo che declamava: “Ci avete tolto il rock e ci avete dato i Simple Minds”. Probabilmente aveva senso ai tempi, nel 2018 a Cremona di rock se n’è sentito molto.
Chi temeva che il concerto fosse solo una vetrina per il nuovo lavoro di studio, ha potuto ricredersi. Nel corso della serata, infatti, tutte le hits dei Simple Minds hanno trovato il proprio posto sul palco: l’impegno di Mandela Day e la nostalgia di Someone, Somewhere In Summertime, i “classiconi” da concerto Waterfront e Let There Be Love, fino ad arrivare alla trascinante She’s A River.
Ma se le hits, per quanto piacevoli da risentire live, rimangono abbastanza risapute, sono i “ripescaggi” a sortire le migliori sorprese. Dolphins, dal poco valutato Black And White 050505 (2005) cantata a due voci dalla corista Sarah Brown e dalla polistrumentista Catherine A.D. (già protagonista strepitosa del “solo” River Of Ice) è uno dei punti più alti della serata, così come Let The Day Begin, cover dei The Call già ripresa in versione “ufficiale” da Kerr e Burchill in Big Music del 2014 e qui riproposta in versione soul, non lascia scampo.
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Il gran finale, trascinato dal manifesto eighties Don’t You (Forget About Me), è ovviamente in crescendo: See The Light, Alive And Kicking e Sanctify Yourself.
Quindi ogni dubbio è stato fugato e, alla fine, solo quattro sono state le canzoni dell’ultimo disco a far capolino nella scaletta della serata: l’iniziale The Signal And The Noise, Summer, Walk Between Worlds e Sense Of Discovery, il cui ritornello a ben sentire tira pericolosamente verso Alive And Kicking. Ma solo di peccato veniale si tratta, poca cosa per un concerto che è filato liscio e trascinante per due ore secche.
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Setlist
The Signal And The Noise
Waterfront
Let There Be Love
Love Song
Sense Of Discovery
Mandela Day
She’s A River
Someone, Somewhere In Summertime
Walk Between Worlds
Summer
Once Upon A Time
All The Things She Said
River Of Ice
Dolphins
Let The Day Begin
Don’ You (Forget About Me)

Encore
See The Lights
Alive And Kicking
Sanctify Yourself

Testo e immagini di Alessandro Bronzini

Lacuna Coil: a novembre il DVD del live di Londra. Data speciale a Milano

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Il 2018 segna i vent’anni dall’esordio dei Lacuna Coil.
Per festeggiare questo avvenimento speciale, la band si è esibita il 19 gennaio scorso all’O2 Forum Kentish Town di Londra.
Questa unica data evento è stata interamente filmata per il DVD The 119 Show – Live In London, che sarà disponibile a partire dal 9 novembre 2018 su Century Media Records. 

“Quello che è successo all’O2 Forum Kentish Town a Londra il 19 gennaio è stato davvero magico. Un’esperienza che vivi una volta nella vita, sia come persona, sia come band. Il lavoro che c’è stato dietro, la tensione prima di salire sul palco, l’intensità della performance, l’energia del pubblico, sembrava tutto completamente nuovo per noi. Andava oltre tutto quello che avevamo vissuto fino a quel momento. Non si è trattato di un semplice show. È stato un evento, una festa di compleanno, la celebrazione di un anniversario e, prima di ogni altra cosa, un immenso ringraziamento a tutti quelli che ci hanno accompagnato in questo viaggio. E adesso, con la pubblicazione di The 119 Show – Live in London abbiamo la possibilità di condividere la magia anche con quei fan che purtroppo non erano riusciti a partecipare alla nostra festa”.
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Questa la tracklist:
A Current Obsession 
1.19 
My Wings 
End Of Time 
Blood, Tears, Dust 
Swamped 
The Army Inside 
Veins Of Glass 
One Cold Day 
The House Of Shame 
When A Dead Man Walks 
Tight Rope 
Soul Into Hades 
Hyperfast 
I Like It 
Heaven’s A Lie 
Senzafine 
Closer 
Comalies 
Our Truth 
Falling 
Wide Awake
I Forgive (But I Won’t Forget Your Name) 
Enjoy The Silence 
Nothing Stands In Our Way
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Quella di Londra è stata una performance realmente incredibile, accompagnata dal gruppo circense Incandescence, e costellata non solo dai successi di una carriera ormai ventennale, ma anche da molti brani mai eseguiti prima dal vivo.

Il prossimo 15 novembre Lacuna Coil chiuderanno proprio a Milano il loro 119 SHOW TOUR in una location intima, la Santeria Social Club (biglietti disponibili a questo link).
Il MEI (Meeting Annuale degli Indipendenti), ha inoltre annunciato che darà loro uno speciale riconoscimento per i vent’anni di carriera, consegnandolo di persona il 29 settembre a Faenza (Ravenna).

The Pineapple Thief e Gavin Harrison in Italia a febbraio

The Pineapple Thief feat. Gavin Harrison
The Pineapple Thief
, la band britannica considerata tra le formazioni più interessanti nel panorama del progressive rock degli ultimi anni, porterà in Italia il Dissolution Tour per due uniche e imperdibili date a Roma e a Milano, rispettivamente il 22 e il 23 febbraio 2019.

Dopo il successo mondiale di Your Wilderness (2016), The Pineapple Thief sono pronti ad imporsi nuovamente sulle scene musicali con Dissolution, il nuovo lavoro in studio in uscita il 31 agosto per la Kscope e già anticipato dal singolo Far Below.

Dissolution è il primo album che si avvale della partecipazione di Gavin Harrison, membro storico dei Porcupine Tree e poliedrico batteristica di un altro grande nome del rock progressive come quello dei King Crimson.
“The Pineapple Thief è una proposta diversa con Gavin”, dichiara di Bruce Soord, leader e fondatore della band, “è stato con me fin dall’inizio di Dissolution e insieme abbiamo portato le canzoni in un territorio che non avrei mai esplorato da solo”.

The Pineapple Thief feat. Gavin Harrison + Special Guest:
Roma, Largo Venue (Via Biordo Michelotti 2)

venerdì 22 febbraio 2019 ore 21.00
Infoline: 06 8760 0746
Prezzo (diritti di prevendita già inclusi): 25 €

Milano, Santeria Social Club (Viale Toscana 31)
sabato 23 febbraio 2019 ore 21.00
Infoline: 02 2219 9381
Prezzo (diritti di prevendita già inclusi): 30 €

David Garrett: quattro date in Italia a ottobre

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David Garrett
, il “violinista del diavolo”, colui che ha fatto convivere le note di Mozart con i Metallica, colui che ha con corde e archetto ha reinterpretato classici come Purple Rain, They Don’t Care About Us, Viva la vida, L’estate di Vivaldi o “la Quinta” di Beethoven, si prepara a tornare in Italia per quattro appuntamenti dal vivo a ottobre con l’Explosive – Live.

Queste le date:
17 ottobre 2018 – Roma, Palalottomatica
19 ottobre 2018 – Firenze, Nelson Mandela Forum
20 ottobre 2018 – Milano, Mediolanum Forum
21 ottobre 2018 – Bolzano, Palaonda

I biglietti sono disponibili, in prevendita sul circuito Ticketone e presso tutti i punti vendita abituali.
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David Garrett sarà accompagnato da una band di cinque elementi: Franck van der Heijden (direttore musicale e chitarrista principale), John Haywood (tastiera/piano, co-produttore.), Marcus Wolf (chitarrista ritmico e cantante), Jeff Allen (basso), Jeff Lipstein (batteria).

 

Cesare Cremonini: il live di San Siro diventa uno speciale in TV e in radio

SPECIALE CREMONINI
Nelle scorse settimane Cesare Cremonini ha tagliato un importante traguardo per la sua carriera portando per la prima volta la sua musica negli stadi di Milano, Roma e Bologna.
Ora la data del 20 giugno allo stadio San Siro di Milano, che ha visto la partecipazione di 55mila persone, diventa uno speciale televisivo: Cesare Cremonini: una notte a San Siro andrà infatti in onda il prossimo 17 luglio su Rai2 in prima serata e in simulcast su Rai Radio2.

A questo link è possibile vedere le immagini della serata (foto di Luca Marenda).

BITS-REPORT: St. Vincent, Segrate, Circolo Magnolia. L’arte della seduzione di massa dal vivo

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Già all’uscita del suo primo album (Marry Me, 2007), i detrattori ne parlarono come di un fenomeno costruito a tavolino, ma se davvero così fosse stato St.Vincent ora avrebbe tranquillamente tutti i numeri per essere la popstar del nuovo millennio, una delle tante Katy Perry adatta a ogni palato.
In realta, la “costruzione” di Annie Clark è più complessa e stratificata: ci sono le influenze pop, certo, ma di alta qualità (su tutti ovviamente David Byrne, i cui echi si trovano in moltissima produzione dell’artista americana), c’è uno stile personale a metà strada fra la sperimentazione e il prodotto di massa, ma soprattutto c’è uno sguardo contemporaneo forse non per tutti facile da afferrare, ma che trasforma canzoni come Slow Disco, ballata presente nell’ultimo album Masseducation, in Fast Slow Disco, un nuovo inno alla (in)differenza sessuale.

E tutto questo, ai concerti del Fear The Future Tour, si sente.
Ridimensionata l’impostazione teatrale dello show – più presente nei tour precedenti e qui limitata all’inquietante presenza mascherata di Daniel Mintseris (tastiera) e Matt Johnson (batteria) -, la St. Vincent andata in scena il 27 giugno al Magnolia di Segrate lascia dominare la serata alle chitarre (fluo) e ai suoni distorti, spesso virando l’impostazione techno-elettronica degli originali verso il rock. E’ forse questo che lascia parte del pubblico piuttosto freddo a inizio concerto: Sugar Boy, Los Ageless, Masseduction e Savior, tutte dal nuovo album, sono già altro rispetto agli originali e l’effetto può essere spiazzante per un parterre troppo spesso abituato a una riproduzione live fedele nota per nota di quanto già messo su disco.
Ma è uno spaesamento che dura poco, una volta capito il “gioco”, e con la comparsa dei “classici” Marrow, Cruel o Cheerleader si entra tranquillamente nel mondo di St. Vincent. Un mondo fatto di distorsioni e riscritture (la già citata Fast Slow Disco, e New York, parafrasata per l’occasione in una improvvisata Milano, con tanto di citazioni “locali” al Plastic e al quartiere Ticinese), contrasti musicali e aggressioni visive. Annie, spesso coadiuvata dalla quarta musicista presente sul palco, la bassista/tastierista/corista Toko Yasuda, gioca il ruolo di rockstar vestita da modella pop (o viceversa?), inquieta con Huey Newton, distorce la già acida Rattlesnake, e cerca, trovando, la complicità del controcanto col pubblico su Digital Witness, riuscendo mettere in pratica quella “Mass Seduction”, titolo-manifesto dell’ultimo album.
Dopo la tempesta elettrica di Fear The Future a chiudere il main act, i bis “riportano tutto a casa” spogliando il palco di elettronica e distorsioni e lasciando St. Vincent sola di fronte al parterre.
E’ in questo contesto intimo, dove Hang On Me, la splendida e atroce Happy Birthday, Johnny e Severed Crossed Fingers risuonano nel silenzio, che ancor di più balza all’occhio la “reale” St.Vincent, in perenne equilibrio fra reali capacità autoriali e tentazioni, finora più o meno volutamente arginate, di musica di massa.

Godiamocela ora, fintanto che riesce a giocare così bene su questo filo teso.
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Setlist
Sugarboy
Los Ageless
Masseduction
Savior
Huey Newton
Year of the Tiger
Marrow
Pills
Hysterical Strength
Cruel
Cheerleader
Digital Witness
Rattlesneake
Young Lover
Fear the Future
Fast Slow Disco
New York
Hang on Me
Happy Birthday, Johnny
Severed Crossed Fingers

testo e immagini di Alessandro Bronzini

Laura Pausini regina di Cuba per una notte


Lo aveva lasciato intuire già a marzo, quando ha presentato alla stampa Fatti sentire, dichiarando che era da sempre un suo sogno, ma che non aveva mai avuto l’occasione di realizzarlo: Laura Pausini ha cantato a Cuba.
Ospite del concerto dei Gente de Zona, la “Laurona” nazionale è salita sul palco della Ciudad Deportiva fasciata in abito Versace davanti a una folla di 250 mila persone e ha cantato La Soledad, versione spagnola de La Solitudine, e insieme al duo cubano si è scatenata sulle note di Nadie ha dicho, versione remixata e in spagnolo di Non è detto.
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Ghali primo e unico artista italiano all’OpenairFrauenfeld

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Il 5 luglio Ghali salirà sul palco del OpenairFrauenfeld, il festival di musica hip-hop e urban più importante d’Europa che ospiterà i più grandi nomi della scena internazionale tra i quali Eminem, N*E*R*D*, Joey Bada$$, Migos, French Montana, J Cole e Skepta.

Sarà la prima volta nella storia del festival (nato nel 1985), che un artista italiano salirà sul quel palco che ogni anno raduna più di 100.000 persone a Frauenfeld, in Svizzera.

Dopo la partecipazione all’ Openair Frauenfeld, Ghali sarà impegnato con la preparazione di Ghali in Tour, il suo primo tour nelle più importanti arene indoor italiane che partirà il 20 ottobre dal Pala Alpitour di Torino e si chiuderà al Palalottomatica di Roma il 13 novembre.

Queste le date:
20 ottobre – TORINO – PALA ALPITOUR
25 ottobre – FIRENZE – MANDELA FORUM
26 ottobre – GENOVA – RDS STADIUM
27 ottobre – BOLOGNA – UNIPOLARENA
29 ottobre – MILANO – MEDIOLANUM FORUM
2 novembre – PADOVA – KIOENE ARENA
3 novembre – ANCONA – PALA PROMETEO
4 novembre – BARI – PALA FLORIO
8 novembre – NAPOLI – PALAPARTENOPE
10 novembre – ACIREALE – PAL’ART HOTEL
13 novembre – ROMA – PALALOTTOMATICA

Goa-Boa 2018: la nuova edizione al via il 13 luglio a Genova. Tutta la line up

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Aprirà i battenti il prossimo 13 luglio la 21esima edizione del Goa-Boa, che avrà come scenario l’Arena del Mare del Porto Antico di Genova.
Tra presente e futuro, la line-up del 2018 è italianissima e affiancherà nomi già acclamati a nuove leve rock autoriali, protagonisti della trap – genere in cui Goa Boa ha creduto per primo in Italia, dimostrando ancora una volta grande attenzione ai nuovi linguaggi – e, più in generale, alle nuove tendenze pop.

Ecco il calendario con la line-up definitiva:

MAIN STAGE
Venerdì 13 luglio
Preview: NEGRITA + KIOL

Venerdì 20 luglio
MOTTA + MINISTRI + PINGUINI TATTICI NUCLEARI + MAKAI + VIITO

Sabato 21 luglio
CAPAREZZA + MUDIMBI + VOINA

Domenica 22 luglio
TEDUA + ACHILLE LAURO + FRAH QUINTALE
BILOGANG + ARASHI
Aftershow MYSS KETA

Mercoledì 25 luglio
COEZ + COMA_COSE+ FRANCESCO DE LEO

RED BULL TOUR BUS // OFFICIAL 2nd STAGE
THE ANDRÈ ~ L’ULTIMODEIMIEICANI ~ SAAM ~
MARTIN BASILE ~ KALT+AMEDANCE~ BANANA JOE
MUSIC RAISER ARTISTS E MOLTI ALTRI

Goa-Boa insiste nel guardare l’orizzonte in quel modo originale che l’ha reso un punto di riferimento nel calendario nazionale ed europeo dei festival di settore. Ed è così che a Genova, dal 1998, all’interno di uno dei luoghi più affascinanti del Vecchio Continente, Goa~Boa continua a ospitare sullo stesso palco il sangue nuovo della musica italiana accanto a formazioni che ne hanno fatto la storia, preservando la capacità di intercettare anche quei giovani talenti a km zero che, auspicabilmente, scriveranno il domani.