Dj Jad ospite speciale ai live di J-Ax al Fabrique. Gli Articolo 31 insieme sul palco dopo 15 anni

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“Eccomi qua. 25 anni di carriera. Perché vado ancora avanti? Che cosa volevo fare 25 anni fa?  Io, in questa vita, sono venuto per vivere ad alta voce. Per dare fastidio. Per far spostare da dov’è seduto comodo il conformismo italiano e fargli cambiare vagone.
Sono partito da zero, dal paese di 1738 abitanti e sono arrivato a riempire lo stadio con 79500 persone.
Per essere felice non mi serve altro che fare musica.
Per questo motivo 25 anni di carriera significa celebrare voi con 5 concerti al Fabrique di Milano. Un modo per vederci dritto in faccia e per farvi vedere il mio futuro.
‘Il problema del mondo,’ diceva Charles Bukowski, ‘è che le persone intelligenti sono piene di dubbi, mentre le persone stupide sono piene di sicurezza’.
Nel dubbio, sono sicuro che questa sarà la scelta migliore”.

Con queste parole J-Ax ha descritto gli ormai imminenti cinque concerti  da solista in programma a ottobre al Fabrique di Milano.
J-Ax 25 – Live, questo il nome dello show, ha già registrato il sold out dell’appuntamento di domenica 21 ottobre.

Nel frattempo il rapper milanese ha dato un annuncio che in molti sperato, ma in cui forse pochi ormai avrebbero scommesso: ospite speciale delle serate sarà infatti Dj Jad, l’altra metà degli Articolo 31, ovvero la più importante realtà hip-hop italiana degli anni ’90.
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Dopo 15 anni sarà così possibile rivedere (e soprattutto risentire) insieme sul palco la storica coppia: per una parte del concerto, durante tutte le cinque date, Dj Jad affiancherà J-Ax sul palco per celebrare insieme a lui i suoi 25 anni di carriera.

Questo il calendario degli show al Fabrique di Milano:
lunedì 15 ottobre 2018
martedì 16 ottobre 2018
mercoledì 17 ottobre 2018
domenica 21 ottobre 2018 SOLD OUT
lunedì 22 ottobre 2018

Prezzo biglietti:
Posto unico: €35,00+5,25 diritti di prevendita

I biglietti sono già disponibili su ticketone.it e in tutti i punti vendita Ticketone e tutte le rivendite autorizzate.

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Eros Ramazzotti: il nuovo album arriva il 23 novembre. Dal 17 febbraio in tour con presale su Spotify

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E alla fine eccole qui le “coordinate”, come erano anticipate nei giorni scorsi, fino all’annuncio di oggi sui social: il nuovo album di Eros Ramazzotti si intitolerà Vita ce n’è ed è in uscita il 23 novembre 2018.
Il 17 febbraio inoltre debutterà a Monaco il tour mondiale che vedrà il cantautore romano protagonista nelle più belle e importanti arene dei 5 continenti.
Il calendario delle prime date è già disponibile sul sito www.ramazzotti.com 

Grazie alla collaborazione con Facebook Italia, Ramazzotti è il primo artista nel nostro paese ad utilizzare la video Premiere, la nuova funzione appena lanciata in Italia.
Eros, da sempre attento alle innovazioni digitali che incontrano il mondo della musica, ha scelto di affidare in esclusiva a Spotify la presale mondiale del suo Vita ce n’è World Tour: i fan di tutto il mondo riceveranno una mail con un link dedicato, dal quale potranno accedere all’acquisto dei biglietti.

La general sale di Vita ce n’è World Tour sarà aperta invece giovedì 13 settembre.

Dalla sera del 10 settembre sarà disponibile anche il presave del disco su Spotify e sarà possibile preordinare l’album nelle versioni standard, deluxe, doppio vinile (anche in versione colorata in esclusiva su Amazon) e il cofanetto.

Il nuovo album di Eros Ramazzotti uscirà in tutto il mondo in lingua italiana e in lingua spagnola per il mercato latino.

Dopo il singolo Bottiglie rotte, i Subsonica annunciano il nuovo tour

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Videomapping a tema 8, proiezioni artistiche, e un minilive: così i Subsonica in collegamento dalla loro sala prove torinese con i Navigli di Milano hanno annunciato, fra il grande entusiasmo del pubblico, l’attesissimo 8 Tour, il tour italiano organizzato da Vertigo, che li vedrà protagonisti nei palazzetti di otto città italiane a partire da sabato 9 febbraio 2019 ad Ancona, Bologna, Padova, Torino, Genova, Milano, Roma e Firenze.

Durante la serata, presentata dal dj Lele Sacchi, la band ha interagito con il pubblico di Milano e con le persone collegate da casa, ricordando le news dei prossimi mesi quali le date dell’European reBoot2018, la tournée europea che, dal 4 al 19 dicembre, toccherà Amsterdam, Londra, Dublino, Zurigo, Parigi, Bruxelles, Colonia, Berlino e Monaco.

Grande sorpresa è stata la presentazione in anteprima assoluta del videoclip (in uscita lunedì 10 settembre) realizzato dal visionario Donato ‘milkyeyes’ Sansone, di Bottiglie Rotte, il singolo inedito dei Subsonica disponibile in radio e in digitale.
“Raccontiamo come sempre quello che vediamo, senza filtri o giudizi morali. Guardandoci intorno con l’ambizione di coinvolgere tutti, il più possibile, nella ‘lettura’ delle cose del nostro tempo. Anche e soprattutto ballando”.

Quando Andy Warhol, nella seconda metà degli anni ‘60, profetizzò “nel futuro tutti avranno diritto a 15 minuti di celebrità”, probabilmente non immaginava una quotidianità nella quale esercitare il “protagonismo” h24. Forse sarebbe rimasto affascinato dall’universo sensoriale di esternazioni e autoscatti che ci vede quotidianamente tutti in vetrina. Chissà se avrebbe apprezzato un mondo nel quale a nessuno interessa più il ruolo di semplice spettatore, in cui i titoli vengono consumati al posto delle notizie, dove i segni vengono utilizzati svuotati del loro significato storico.
In un mondo di star h24 pronte a mettersi in mostra sulla glassa dell’indifferenza, i giovani protagonisti di questa canzone domandano, tra cocci di bottiglie, “chiedimi come stai”.
Ma anche, con cinica lucidità: “chiedimi o no che fa lo stesso”.
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Il brano anticipa il nuovo album 8, disco manifesto, che vede Samuel, Max Casacci, Boosta, Ninja e Vicio tornare insieme dopo 4 anni per l’ottavo lavoro di inediti che verrà pubblicato venerdì 12 ottobre.

Questa la tracklist della versione standard:
Jolly Roger
L’incubo feat. Willie Peyote
Punto critico
Fenice
Respirare
Bottiglie rotte
Le onde
L’incredibile performance di un uomo morto
Nuove radici
Cieli in fiamme
La bontà

Di seguito il calendario e i dettagli delle date live italiane:
Pre-sale Ticketone da venerdì 7 settembre alle ore 20.00
Biglietti in vendita su Ticketone.it da lunedì 10 settembre 2018 alle ore 10.00 e in tutti i punti vendita Ticketone da mercoledì 12 settembre 2018

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

Apertura Porte: ore 18:30
Inizio Show: ore 21

9 febbraio 2019 – Ancona, Palaprometeo
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Tribuna Frontale Numerata: 40,00 € + d.p.
I Anello Numerato: 35,00 € + d.p.
II Anello Non Numerato: 30,00 € + d.p.

11 febbraio 2019 – Bologna, Unipol Arena
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Tribuna Sud Numerata: 35,00 € + d.p.
Gradinata Ovest Numerata 35,00 € + d.p.
Gradinata Est Numerata: 35,00 € + d.p.

12 febbraio 2019 – Padova, Kioene Arena
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Tribuna Frontale Numerata: 40,00 € + d.p.
Tribuna Laterale: 35,00 € + d.p.

14 febbraio 2019 – Torino, Pala Alpitour
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
I Anello Gold Numerato: 45,00 € + d.p.
I Anello Numerato: 35,00 € + d.p.
II Anello Numerato: 30,00 € + d.p.

16 febbraio 2019 – Genova, RDS Stadium
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Parterre Est Numerato 40,00 € + d.p.
Tribuna Nord e Sud Numerata: 40,00 € + d.p.
Tribuna Est I Settore Numerato: 35,00 € + d.p.
Tribuna Est II Settore Numerato: 30,00 € + d.p.

18 febbraio 2019 – Milano, Mediolanum Forum
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Tribuna Gold Numerata: 40,00 € + d.p.
Tribuna A Numerata: 40,00 € + d.p.
Anello B Numerato: 35,00 € + d.p.
Anello C Numerato: 30,00 € + d.p.

21 febbraio 2019 – Roma, Palalottomatica
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Primo Anello Numerato: 40,00 € + d.p.
Secondo Anello Numerato: 35,00 € + d.p.
Terzo Anello Numerato: 30,00 € + d.p.

23 febbraio 2019 – Firenze, Mandela Forum
Parterre in Piedi: 30,00 € + d.p.
Primo Settore Numerato: 40,00 € + d.p.
Secondo Settore Numerato: 35,00 € + d.p.
Terzo Settore Numerato: 30,00 € + d.p.

68: Ernia tra conscious rap, divertimento e rischio di cadere

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L’occhio sulla copertina sembra voler guardare in faccia l’ascoltatore, scrutare i suoi pensieri, cercare di capire se ha compreso davvero il significato dei brani, se ne ha colto i riferimenti. Perché quando si parla di Ernia si può star certi che nulla – soprattutto le parole – non sono buttate a caso.
Dopo l’uscita del doppio Come uccidere un usignolo/67, avvenuta solo lo scorso settembre, per il milanese Matteo Professore è arrivato il momento della prima vera release ufficiale. Il nuovo album si intitola 68 (e non perché segue 67, che invece si intitolava così proprio in vista dell’uscita successiva), come la linea di autobus che collega Bonola, dove Matteo è cresciuto, con via Bergognone, vicino a Porta Genova, decisamente più in centro e soprattutto centro di una nuova movida modaiola. Un viaggio (anche metaforico) dalla periferia al centro, ma che poteva essere compiuto anche in senso opposto, in una sorta di regressione: fuori dal significato simbolico, significa che questo per Ernia è il disco del grande riscatto e della conferma, ma potrebbe anche essere la causa della sua caduta, ed è proprio lui il primo a esserne consapevole. E poi c’è, in minima parte a dire il vero, un riferimento al ’68 dei movimenti rivoluzionari, di cui oggi ricorrono i 50 anni.

Sulla doppia direzione si muove anche la tracklist di 68, che può essere ascoltata anche dalla fine all’inizio, e in questo senso diventerebbe una carrellata cronologica della carriera del rapper fino ad oggi, dal buio di La paura alla luce di King QT (e qui il riferimento è al quartiere milanese di QT8, oltre a King Kunta di Kendrick Lamar).
Con Ernia ogni stereotipo legato alla figura del rapper cade: non ha la faccia da cattivo ragazzo, non ha il corpo ricoperto da tatuaggi d’ordinanza, non ostenta elogi al denaro e alle donne, ma anzi non di rado infila nei testi citazioni colte, riferimenti letterari, e si ritaglia spazi di riflessione.
Per questo viene considerato uno degli esponenti del conscious rap italiano: “Fino a non molto tempo fa il conscious rap rimandava all’immagine di uno studente fuori sede sfigato, che non amava molto lavarsi e beveva birra calda. A riabilitare il genere sono stati in America artisti come J Cole e Kendrick Lamar, che è forse il miglior rappresentante della corrente: grazie a loro oggi il conscious rap ha trovato legittimazione, si è reso appetibile per le radio e le classifiche ed è considerato cool. I loro numeri lo dimostrano. In Italia invece il rap cita pochissimo, e quando accade spesso il pubblico non riesce a cogliere i riferimenti o li usa in modo sbagliato: c’è una sorta di sofisticata ignoranza. L’obiettivo è farlo diventare solo sofisticato”.
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Ma non si pensi che con 68 Ernia si sia rinchiuso in un circolo vizioso alla strenua ricerca dei “contenuti”, perché scorrendo le tracce dell’album non si possono non cogliere i riferimenti alla disco dei Flaminio Maphia della titletrack (“Lo considero il mio brano migliore perché non è una marchettata, ma il giusto equilibrio tra quello che vuole ascoltare il pubblico dell’hip-hop e quello che passano le radio”), o le influenze black, r’n’b, persino i campionamenti di classici jazz e le atmosfere old school. Il pazzo nasce addirittura dall’ascolto di Non al denaro, non all’amore né al cielo di De André, mentre No pussy è un pezzo “cafone” di puro divertimento: “In Italia il rap ha avuto il filtro del centro sociale, e oggi tutti sembrano cercare solo i contenuti, come se la musica fatta per divertimento fosse un male, invece il rap nasce anche con questo spirito e in America le diverse correnti convivono e si accettano tranquillamente. Da noi se riesci a svoltare e a guadagnare facendo rap diventi subito un venduto, mentre ci si dimentica che negli anni ’80 non si contavano i titoli di album che avevano la parola businness nel titolo. Spesso inoltre chi sui forum online critica il rap di oggi accusandolo di superficialità, negli anni ’90 ascoltava Gigi D’Agostino o si piastrava i capelli per andare alle serate del Diabolika: lì il contenuto dov’era? Quale messaggio si veicolava?” 
Non sfugge però, proprio in No pussy, un riferimento politico: “Un quindicenne conosce il rap meglio di me e capisce subito se gli stai proponendo un pezzo impegnato o di contenuto politico, e non lo ascolta perché non gli interessa. Con quel riferimento a Salvini ho voluto indorare un po’ la pillola, mettendo una nota di impegno in un pezzo che è tutto l’opposto”.
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Anche per quanto riguarda l’ondata della trap, le idee di Ernia sono molto chiare: “Mi piace la trap, la ascolto, anche se non sono un artista trap. Sono convinto che sia un trend destinato a finire, e quando succederà saranno in moltissimi a cadere. Sfera Ebbasta resterà, perché lui in quello è il numero uno, e anche se ha un vocabolario molto ristretto è stato quello che ha focalizzato l’attenzione dei media e dei discografici su un genere che in Italia non era ancora arrivato. E’ divisivo, certo, ma per lui è un valore aggiunto. Ma non esistono carriere infinite, e anch’io posso cadere domani, ma quando succederà non sarà per colpa della fine della trap, ma per causa mia“.

Anche nell’epoca del dominio dei social, al live resta un ruolo di fondamentale importanza: “Potrai fare tutte le visualizzazioni che vuoi, ma i risultati si vedono sotto al palco, nel mondo reale. Il live è il momento massimo del nostro lavoro”.

Dal 7 settembre Ernia sarà impegnato nel “68 instore tour” per la presentazione del nuovo album d’inediti.
Gli appuntamenti partiranno partiranno venerdì 7 settembre con un doppio appuntamento prima a Varese presso Varese Dischi e poi a Milano presso il Mondadori Megastore di Piazza duomo per poi proseguire sabato 8 settembre a Monza e poi a Brescia, il 9 settembre a Padova e Bologna, il 10 settembre a Genova e Torino, l’11 settembre a Firenze e Roma, il 12 settembre a Napoli e Salerno, il 13 settembre a Bari e Lecce, il 14 settembre a Mestre e Verona, il 15 settembre a Modena e Forlì, il 16 settembre a Lucca e Massa, il 17 settembre a Frosinone e Caserta, il 18 Settembre a Palermo, il 19 settembre a  Messina e Catania, il 20 settembre a Como e Arese e il 21 settembre a Cagliari.

Il ritorno dei Dead Can Dance con Dionysus. A maggio due date live in Italia

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I Dead Can Dance annunciano l’attesissimo ritorno con il nuovo album Dionysus, in uscita il 2 novembre su [PIAS] Recordings.

Sin dalla nascita nel 1981, il duo australiano formato da Brendan Perry e Lisa Gerrard è sempre stato affascinato dalle tradizioni folk europee, non solo dal punto di vista musicale, ma anche da quello secolare, religioso e spirituale. Prendendo ispirazione da ciò, Brendan Perry esplora le feste del raccolto e della primavera tipiche della tradizione religiosa legata a Dioniso, un viaggio che porta alla luce le cerimonie e i riti che vengono praticati ancora oggi.

Durante questi due anni di lavorazione, Perry ha accumulato una gamma di strumentazioni folk, ispirandosi alle tradizioni di tutto il mondo.
I brani del nuovo album si sviluppano meno come canzoni e più come frammenti di un insieme compatto. Dionysus segue un sentiero familiare, utilizzando la tecnica del field recording (registrazione sonora prodotta al di fuori di uno studio di registrazione) e registrando così cantilene, alveari neozelandesi, il cinguettio degli uccelli latinoamericani e i caprai svizzeri.
L’obiettivo nella mente di Perry non è solo quello di evocare le atmosfere e i riferimenti simbolici, ma è anche quello di dimostrare che la musica può essere trovata ovunque, in una forma o nell’altra.

L’album comprende due atti attraverso sette movimenti che rappresentano le diverse sfaccettature del mito di Dioniso e del suo culto, e assume la forma musicale di un oratorio nello stile cinquecentesco. Le voci utilizzate in questi movimenti rappresentano alcune comunità in festa che cantano e il loro scopo è quello di trasmettere emozioni oltre ai confini del linguaggio stesso.
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Nonostante l’album prenda ispirazione principalmente dalla storia di Dioniso, la copertina richiama le maschere fatte dagli Huichol, una popolazione della Sierra Madre in Messico, famosa per le perline e per i quadri di filato, ma anche per i riti sacri con il peyote, utilizzato per guarire ed per espandere la mente.
Questo è il cuore di Dionysus, una celebrazione dell’umanità che lavora fianco a fianco con la natura con rispetto e riconoscenza.

ACT I: Sea Borne – Liberator of Minds – Dance of the Bacchantes
ACT II: The Mountain – The Invocation – The Forest – Psychopomp

Inoltre, i Dead Can Dance partiranno per un tour europeo tra maggio e giugno 2019 e passeranno per l’Italia per due appuntamenti live il 26 e il 27 maggio a Teatro Degli Arcimboldi di Milano.

Supereroe Tour: a dicembre Emis Killa sui palchi italiani

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Dopo l’annuncio del nuovo album Supereroe in uscita in autunno e le due anteprime del 12 ottobre a Milano e del 13 ottobre a Roma, andate sold out in poche settimane, Emis Killa torna live a dicembre con il Supereroe Tour.

Il rapper milanese sarà di nuovo nella sua città domenica 9 dicembre e Roma mercoledì 12 dicembre 2018, per poi incontrare il suo pubblico a Firenze (giovedì 13 dicembre 2018), Bologna (venerdì 14 dicembre 2018) e Torino (venerdì 14 dicembre 2018).

Il ritorno di Emis Killa arriva a due anni di distanza da Terza Stagione, a cui sono seguiti nel corso dell’ultimo anno i singoli LindaSerio.

Questi i dettagli delle date live:

9 dicembre – Milano, Fabrique
Apertura Porte: ore 19.30
Inizio Concerto: ore 21.00
Prezzi Biglietti: posto unico – € 30,00 + € 4,50 diritti di prevendita

12 dicembre – Roma, Atlantico
Apertura Porte: ore 19.30
Inizio Concerto: ore 21.00
Prezzi Biglietti: posto unico – € 30,00 + € 4,50 diritti di prevendita

13 dicembre – Firenze, Viper
Apertura Porte: ore 19.30
Inizio Concerto: ore 21.00
Prezzi Biglietti: posto unico – € 30,00 + € 4,50 diritti di prevendita

14 dicembre – Bologna, Estragon
Apertura Porte: ore 19.30
Inizio Concerto: ore 21.00
Prezzi Biglietti: posto unico – € 30,00 + € 4,50 diritti di prevendita

16 dicembre – Torino, Hiroshima
Apertura Porte: ore 19.30
Inizio Concerto: ore 21.00
Prezzi Biglietti: posto unico – € 30,00 + € 4,50 diritti di prevendita

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali

Rock Contest: aperte le iscrizioni alla trentesima edizione

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compie 30 anni.

Il contest dedicato agli artisti e alle band emergenti under 35 ha aperto le iscrizioni alla nuova edizione che si svolgerà a Firenze il prossimo novembre, con la finale a dicembre presso l’Auditorium Flog.
La manifestazione è rivolta ai giovani musicisti italiani, organizzata da Controradio e Controradio Club in collaborazione con Comune di Firenze, Regione Toscana e SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Tante le iniziative collaterali per festeggiare il trentesimo compleanno del contest che saranno presto svelate.

Numerose le opportunità per i partecipanti grazie ai molti premi in palio.
Rock Contest già sostiene i vincitori delle selezioni live con un supporto produttivo alla loro attività con premi in denaro (primo premio 2000 euro) da investire nell’attività musicale ed in giorni di studio di registrazione (secondo premio: 5 giorni presso il SAM Recordings).
Inoltre Regione Toscana mette in palio 3000 euro per il vincitore dello speciale Premio Fondo Sociale Europeo, in collaborazione con Giovanisì, il progetto regionale per l’autonomia dei giovani, assegnato all’artista o band partecipante al Rock Contest, che ha prodotto il brano cantato in italiano che meglio esprime desideri e inquietudini del mondo dei giovani e più in generale la condizione giovanile.
2.000 euro saranno assegnati per il Premio SIAE alla miglior composizione musicale presentata dagli artisti iscritti alla Società Italiana Autori ed Editori tra i 30 selezionati per il concorso.
Si conferma anche lo speciale Premio Ernesto de Pascale, dedicato alla memoria del conduttore radiofonico (RAI Stereonotte), giornalista, musicista e storico presidente di giuria del RockContest, prematuramente scomparso; al vincitore la registrazione del brano in studio.
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Per partecipare al concorso, ed essere uno dei 30 artisti selezionati a esibirsi di fronte a una platea di esperti del settore e musicisti, basta avere meno di 35 anni (per le band la cifra di 35 è da intendersi come l’età media massima).
Fino al 7 ottobre, sarà possibile iscriversi sul sito www.rockcontest.it, compilando il modulo di preselezione, caricando sull’apposita pagina 3 brani inediti (sono escluse le cover version), una o più foto della band o dell’artista, una scheda biografica e uno stage plan (scheda tecnica live).
Per gli artisti provenienti da fuori Toscana è previsto un rimborso spese di trasferta relative alle serate della loro esibizione (sono previste agevolazioni per gli eventuali pernottamenti).

Rock Contest darà inoltre ai giovani artisti e gruppi musicali, assieme ai corposi premi, le migliori condizioni di visibilità e di relazione con la stampa specializzata e le realtà discografiche italiane, al fine di facilitare lo sviluppo di un percorso artistico e professionale. I migliori gruppi realizzeranno poi progetti musicali, partecipando a importanti festival nazionali o internazionali e faranno tournée, grazie alle collaborazioni con promoter, direttori artistici e manager di locali di tutta Italia. Anche quest’anno SIAE conferma il supporto come sponsor del Rock Contest, un riconoscimento al concorso che da sempre si batte per la crescita e la tutela di gruppi e singoli artisti che suonano musica originale. A tale proposito per i giovani autori con età inferiore ai 31 anni, l’iscrizione a SIAE è gratuita. Si conferma anche la collaborazione con Audioglobe, una delle più consolidate realtà produttive e distributive in Italia.

Per tutte le informazioni, il regolamento completo e le schede di iscrizione:
www.rockcontest.it
tel. 055.73.999.46 (dal lunedi al venerdi ore 11.00-13.00 e 14.00-16.00)
contest@controradio.it.
Facebook: Rock Contest Controradio

BITS-REPORT: Supersonic Blues Machine, Carroponte, 16 luglio 2018. Polvere e sudore di una supersonica macchina blues

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E’ uno strano progetto quello dei Supersonic Blues Machine, super-gruppo U.S.A. dall’anima tutta italiana. A voler rischiare nel gioco, si potrebbe azzardare un paragone con la Rolling Thunder Revue del Bob Dylan in anno di grazia 1975, non tanto per il genere di musica che la band porta sui palchi di mezzo mondo, ma per il concetto stesso di “gruppo aperto”, pratica che in Italia non è mai stata del tutto presa in considerazione e men che meno messa in pratica.

E’ cosa nota infatti che ai concerti della band – così come nelle sessioni di registrazione in studio -, le porte siano aperte a ospiti e amici in un clima di passione musicale spontanea e genuina. Ed è questa l’aria che ha respirato il pubblico del Carroponte, accorso in buon numero lunedì 16 luglio per vivere una serata di blues fatto come Dio comanda.
Il programma d’altronde non lasciava scampo: sul palco, oltre a due dei titolari (Fabrizio Grossi e il leggendario batterista Kenny Aronoff) e al potente Kris Barras a sostituire il terzo fondatore Lance Lopez impegnato in sala di registrazione, due veri pilastri del blues: il “Puma di Lambrate” Fabio Treves e il leggendario Billy Gibbons, in licenza premio dagli ZZTop. A completare la line up, Serge Simic, le coriste, il tastierista Alessandro Alessandroni Jr. e, a quasi sorpresa, al posto dell’inizialmente annunciato Steve Lukater (Toto), lo storico chitarrista di Vasco Rossi Stef Burns. Ed è stato un concerto che ha messo al bando molti dei tecnicismi sterili e un po’ “fighetti” di tanto pseudo-blues odierno, per dare spazio a una musica fatta di sudore e polvere.

Kris Barras, voce e chitarra, traccia già da subito la linea della serata con I Am Done Missing You, accompagnato da Fabio Treves all’armonica (che tornerà poco dopo anche per L.O.V.E.): lunghi assoli e folgoranti jam session con i compagni di palco, per un blues che guarda sia alle proprie radici americane, sia alle riscritture inglesi anni ’60/’70. Soprattutto, fra una notevole Let It Be (no, non quella…) con Burns e Barras intenti a incrociare le chitarre, e una intensa Hard Times, fa piacere constatare che tutta la prima parte del concerto non è approntata in funzione della successiva presenza di Billy Gibbons. Il pubblico, sebbene in fremente attesa, lo capisce e partecipa con sempre maggior calore, soprattutto se la scaletta riserva dei blues torridi come Elevate o taglienti come Can’t Take It No More. Calore che ovviamente raggiunge l’apice quando il barbuto Billy sale sul palco e dà il via alle danze con La Grange, un classico degli ZZTop, subito seguito da Broken Heart e dal “classico” di Robert Johnson Dust My Broom.
Di fatto, la seconda parte del concerto diventa un mini-live apocrifo degli ZZTop, con i membri della Supersonic Blues Machine a fare da pards al mescalero Gibbons che piazza en passant una strepitosa Sharp Dressed Man prima di richiamare sul palco il “puma” Treves e Burns per l’infuocata jam finale a base di Muddy Waters (Got My Mojo Working) e Freddie King (Going Down).

Due standard a chiudere una perfetta serata dove il rock-blues, quello vero, quello fatto di sudore e polvere, l’ha fatta da padrone.

Alessandro Bronzini

Maneskin: a ottobre il primo album, da novembre in tour

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Il primo album dei Måneskin uscirà a ottobre.
Il progetto includerà anche il singolo Morirò da Re, il primo inedito in italiano della band rivelazione dell’ultima edizione di X Factor.

Intanto, in attesa dell’uscita del disco, dopo le date live di giugno all’Hurricane Festival di Scheeßel e al O Son Do Camiño a Santiago De Compostela, insieme a Jamiroquai, Lenny Kravitz, Martin Garrix e The Killers, il 6 settembre la band si unirà al cast di Milano Rocks all’Area Expo, insieme a Imagine Dragons, The National, Franz Ferdinand e 30 Seconds To Mars, mentre sabato 10 novembre partirà un tour di 15 date in tutta Italia, che si concluderà al Fabrique di Milano il 20 dicembre.

Questo il calendario:
10 novembre 2018 – SENIGALLIA (ANCONA) – MAMAMIA – DATA ZERO
14 novembre 2018 – FIRENZE – OBIHALL – NUOVA DATA
15 novembre 2018 – PADOVA – GRAN TEATRO GEOX
17 novembre 2018 – BOLOGNA – ESTRAGON – SOLD OUT
18 novembre 2018 – BOLOGNA – ESTRAGON
23 novembre 2018 – MILANO – FABRIQUE – SOLD OUT
24 novembre 2018 – MILANO – FABRIQUE – SOLD OUT
30 novembre 2018 – BARI – DEMODE’
1 dicembre 2018 – NAPOLI – CASA DELLA MUSICA
6 dicembre 2018 – BRESCIA – GRAN TEATRO MORATO
9 dicembre 2018 – VENARIA (TORINO) – TEATRO DELLA CONCORDIA
12 dicembre 2018 – FIRENZE – OBIHALL – SOLD OUT
14 dicembre 2018 – ROMA – ATLANTICO
15 dicembre 2018 – ROMA – ATLANTICO – SOLD OUT
20 dicembre 2018 – MILANO – FABRIQUE – NUOVA DATA

Giardini Rock: il 25 e 26 agosto a Colico con Bud Spencer Blues Explosion e Populous. Ingresso gratuito

Il 25 e 26 agosto Giardini Rock 2018 riaccende i riflettori a Colico, sul Lago di Como, per la quinta edizione del festival ideato e organizzato dall’Associazione Culturale La Preferita, con Andrea Maglia (chitarrista di TARM e Manetti!) e Alessandro Mariano (batterista di Manetti! e Minnie’s).

La prima serata del 25 agosto vedrà protagonisti i Bud Spencer Blues Explosion che porteranno sul palco l’ultimo album Vivi muori blues ripeti, uscito a marzo per La Tempesta Dischi. In apertura, direttamente da Orleans, Have The Moskovik, per la presentazione del nuovo disco Papier Vinyle.
La sera dopo salirà invece su palco Populous, dj e producer salentino, tra i progetti più apprezzati dello scenario elettronico italiano e non solo. Prima di lui Erio, che presenterà il suo secondo lavoro in studio, Inesse.

Sul palco di Giardini Rock 2018 potranno inoltre esibirsi i due progetti vincitori del contest Road To Giardini Rock, decretati quest’anno da una giuria composta da Andrea Maglia (Tre Allegri Ragazzi Morti), Enrico Molteni (La Tempesta Dischi), Alessandro Mariano (Manetti!), Carlo Pastore (Direttore Artistico MiAmi Fest).
Il voto della giuria si aggiungerà a quello del pubblico presente durante le selezioni e a quello dell’associazione La Preferita di Bellano, fondata dagli stessi organizzatori.

PROGRAMMA

25 agosto: Bud Spencer Blues Explosion + Have The Moskovik + vincitore del contest Road To Giardini Rock + Mother Inc. DJ set
26 agosto: Populous + Erio + vincitore del contest Road To Giardini Rock + Vito War DJ set

Le serate sono a ingresso gratuito.
Contatti: https://www.facebook.com/giardinirock/

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