“Ogni tentativo di azione o reazione nella vita di questi ragazzi è quasi sempre prontamente stroncato dall’ennesima nuova delusione. Questo racconto nella canzone: per tutto il testo cerco di essere ottimista, programmo viaggi esotici, canto addirittura un ritornello in maggiore, ma, nel brano come nella vita, succede sempre qualcosa che non manca di ricordarci che “Domani è un altro giorno… infame e senza un sogno”. L’unica è riderci sopra, seppure amaramente. E, sinceramente, ammetto di avere riso davvero tanto scrivendo il testo”.
Scritta da Lene insieme a Theo Girardi, Domani è un altro giorno parla del contrasto tra i sogni di quando si era ragazzini e la realtà quotidiana di oggi.
Lene ha scritto il brano pensando a se stessa, ma soprattutto ai suoi amici e coetanei: l’amica commessa con turni sfiancanti, sottopagata e con sempre meno diritti; l’amico che risponde al call center, si lascia maltrattare per ore e deve abbassare la testa per essere produttivo e per non rischiare che l’agenzia interinale non lo richiami; gli amici camerieri la cui schiena invecchia prima del dovuto.
Ha pensato alla gente che da giovane ha sognato altro, addirittura studiato altro e che invece torna a casa del tutto spersonalizzata perché non si riconosce più in quello che fa.