Guarda decisamente Oltreoceano per il suo EP d’esordio, FAR, Kaput Blue, producer italiano classe 1994 e uno spiccato gusto per il panorama urban: The Weeknd, Drake, Future, Chris Brown, Bruno Mars, Zayn, ma anche classici come Stevie Wonder, Mariah Carey, Whitney Houston, Berry White, Michael Jackson, sono questo gli artisti che Antonio Caputo – questo il suo vero nome – riconosce come suoi modelli di riferimento.
Soul, neo-soul, r’n’b, hip-hop, fino ai nuovi impulsi della trap e del future groove, tutto si mescola nelle quattro tracce che danno forma FAR (“scritto volutamente tutto in maiuscolo, ndr): “Erano tanti i brani che avevo scritto ma che, purtroppo, avevo accantonato nel cassetto sperando che un giorno, venissero considerati in maniera seria da qualcuno che avesse le mie stesse vedute. Non mi andava di sprecare alcuni concetti che mi sembravano validi in produzioni caserecce pronte a schernire l’atmosfera che i brani avevano creato in me ma è stata inaspettata e carica di genuinità la chiamata che gli Uponcue mi hanno fatto, proponendomi di vederci e giocare un po’ con il materiale a nostra disposizione dopo avermi seguito per un bel po’ nella scena locale. La sintonia dal punto di vista umano, di attualità, ricercatezza e collaborazione è stata immediata. La capacità creativa degli Uponcue viaggia a vele spiegate. Per questo EP abbiamo utilizzato elementi musicali comuni a brani attuali distorcendoli in modo da renderli autentici; d’altronde questa è una grande particolarità di Uponcue. Tutti i pezzi del puzzle si univano ed avevano una bella resa in una velocità pazzesca e così, si è aperto un mondo composto da generi musicali sperimentali e non tra cui Neo Soul, future groove e in parte trap. Dopo aver prodotto alcuni brani con l’estetica musicale e l’intento che ci rappresentava maggiormente, abbiamo deciso di raccoglierli in un EP dando il nome di FAR“.