Il 10 marzo esce Era ora, il primo album di Ketty Passa

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Arriva il 10 marzo Era ora, l’album d’esordio da solista di Ketty Passa.

Il progetto è stato finanziato da una campagna su Musicraiser che ha coinvolto i fan, superando i risultati prefissati, ed è stato presentato in anteprima con due showcase a Milano e a Roma.

Era ora strizza l’occhio all’urban, tra l’electro rock e il tribal hip hop, pur mantenendo il cantato in lingua italiana.

Il nuovo singolo, Caterina, sarà in radio dall’8 marzo, in occasione della Festa della Donna: il brano era stato presentato alle selezioni di Sanremo Giovani per la 67° edizione del Festival di Sanremo, dove è rientrato tra i 60 finalisti.

#MUSICANUOVA: Soulcè & Teddy Nuvolari, Soundtrack

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Soundtrack è title track, apripista e manifesto del progetto: una serie di istantanee di forte impatto visivo che hanno nella paura il loro fil rouge. Nel ritornello, la sintesi di tutto il disco. Colonne sonore da un altro mondo.”
Così Soulcè & Teddy Nuvolari parlano dell’omonimo primo estratto del nuovo album di prossima uscita per Greenline Label, etichetta indipendente siciliana nata nel 2013.
Una svolta per il duo di Ragusa: il loro rap d’autore, con una ricerca di linguaggio e stile, proposto nella trilogia composta dall’esordio Sinfobie, Cromosuoni e Pentadrammi, qui fa un passo nella modernità. L’approccio vocale in bilico tra quello del rapper, dell’attore, del poeta e del cantautore di Soulcè trova una nuova dimensione sull’electro-soul intriso di pathos di Teddy Nuvolari.

ASPETTANDOSANREMO: Al Festival con il nu soul. Quattro chiacchiere con… Lele

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In meno di un anno è passato dalla finale di Amici al palcoscenico di Sanremo, dove concorre tra le Nuove Proposte (con i suoi 20 anni è il più giovane in gara quest’anno) con Ora mai.
In mezzo, Lele ha aperto alcun date di Emma ed Elisa e ha pubblicato il suo primo disco, Costruire, in cui ha messo la sua firma in molti brani e che il 10 febbraio sarà ripubblicato in una versione 2.0 con alcuni pezzi inediti.
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C’è un motivo particolare per cui hai scelto di proporre alla commissione del Festival proprio Ora mai?

Un motivo in particolare no: è un brano che fin da subito è sembrato adatto ad essere proposto a un’orchestra, per cui la scelta è stata quasi naturale. Inoltre, è una canzone sulla fine di una storia d’amore, ma se ne parla con consapevolezza, nonostante io abbia solo 20 anni.
Cosa significa sentire per la prima volta un’orchestra che suona un tuo brano?
È come immaginarsi di vedere un figlio crescere nella pancia della mamma e poi ritrovarselo tra le braccia. La sensazione che ho avuto durante la prima prova con l’orchestra è stata quella di sentire la realizzazione fisica di quello che avevo scritto insieme a Fabrizio Ferraguzzo, è stato come poter osservare a occhio nudo qualcosa che non si può vedere, qualcosa di immateriale.
Rispetto a quando sei arrivato ad Amici come ti senti cambiato?
Mi sento molto più consapevole. Grazie ad Amici sono cresciuto umanamente e professionalmente, anche con l’aiuto di Elisa ed Emma, e fortunatamente ho potuto vivere quel percorso fino alla fine. Quindi ho voluto trasportare tutto quello che ho imparato negli cinque nuovi brani che fanno parte della riedizione dell’album: ho proprio notato un passo in avanti sia nell’approccio tecnico sia in quello interpersonale. Per la mia età mi considero ancora in costruzione.
Questa partecipazione a Sanremo per te cosa rappresenta, un nuovo inizio, un arrivo, una continuazione?
È un’altra tappa del mio percorso. Un punto di partenza no, perché non lo è stato nemmeno Amici, e ancora prima nemmeno The Voice, ma è stato quando ho iniziato a studiare musica da piccolino. Tutto quello che è successo da lì in avanti lo considero parte di un cammino che ha come filo conduttore la mia passione per la musica.
Come ti trovi nell’ambiente discografico?
Dal primo giorno in cui sono entrato in Sony ho trovato intorno a me un ambiente coeso, determinato e affettuoso, cosa che non mi aspettavo nel mondo della discografia. Ho sempre avuto la percezione di un team di persone che lavoravano per me e con me: mi piace molto il lavoro di squadra, credo che faccia la differenza per la creazione di un progetto univoco. Spero che si possa andare avanti lavorando in questo modo.
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Per i nuovi brani che su quali sonorità ti sei mosso?
Poco tempo fa mi è capitato di leggere una recensione in cui si parlava di Ora mai come di un classico brano sanremese, ma non penso sia così, mi risulta sia che di solito a Sanremo si usino le tastiere in quel modo. Negli altri brani mi sono spinto ancora di più attraverso le influenze dell’hip-hop straniero e del nu soul, e mi sono divertito molto.
Anche alla luce dei talent, oggi partecipare al Festival tra le Nuove Proposte è diverso rispetto a dieci anni fa?
Sì, è sicuramente diverso, ma arrivare a Sanremo dopo la notorietà del talent è un’arma a doppio taglio: ti porti dietro il pregiudizio di uno che vuole solo apparire e arrivare alle ragazzine, senza essere mosso da un reale interesse per la musica. Questa purtroppo è una deriva che la televisione ha preso da un po’ di anni, ma è un metro di giudizio qualunquista. Io spero di essere giudicato solo per la canzone, anche perché poi alle persone è quello che resta in testa, non se arrivi da un talent o da un’accademia. È tutta gavetta.
Cosa ti aspetti e come ti aspetti Sanremo?
Voglio restare concentrato sulla canzone, spero di eseguirla al meglio e che possa arrivare al pubblico. Il festival invece me lo aspetto come il grande evento che ogni anno ferma l’Italia per una settimana, un evento totale.

Davide Shorty: arriva Straniero

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“Sono un fiero cittadino del mondo, dedito alla ricerca e alla celebrazione della diversità in quanto chiave della bellezza degli esseri umani. Mi sono sentito per assurdo straniero nel mio paese, e adesso lo sono di fatto in una città come Londra che però mi ha dato la possibilità di crescere a contatto con una dimensione multiculturale. Come diceva Nina Simone, gli artisti hanno il dovere di rispecchiare i tempi che vivono, ed é proprio questo il mio obiettivo”.

Arriverà il prossimo 24 febbraio, a un anno di distanza dalla partecipazione ad X-Factor, Straniero, il primo album di Davide Shorty.
L’indipendenza artistica ottenuta con la sua nuova etichetta Macro Beats è stata necessaria all’artista per essere pienamente soddisfatto del suo progetto d’esordio, in cui ha voluto parlare non solo a se stesso, ma a una generazione che si sente “straniera”, isolata ed emarginata in un mondo pieno di divisioni.
Straniero unisce il classico e il moderno, tra sonorità hip hop, soul, funk e jazz e testi figli della grande tradizione cantautorale italiana
Un lavoro ricco di collaborazioni importanti: Daniele Silvestri e la sua band, la neo soul band romana ThrowBack, il rapper Tormento e la stella del rap underground Johnny Marsiglia.
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Shorty ha composto e prodotto i brani del disco in prima persona con la collaborazione del tastierista Claudio Guarcello e del chitarrista Alessandro La Barbera dei Retrospective For Love, e si è avvalso di un vasto team di musicisti.
Dopo la pubblicazione a sorpresa del nuovo album di Mecna Lungomare Paranoia lo scorso 13 gennaio, Straniero continua i festeggiamenti per il decennale di Macro Beats, una delle più importanti etichette indipendenti italiane.
Questa la tracklist:
Terra
Sentirò
Fare A Meno (ft. Tormento)
Ci Amo
Plastica
Fenomeno (ft. Daniele Silvestri)
Nessuno Mi Sente
Tutto Scorre/Good Times (ft. ThrowBack)
Se Solo Ti Lasciassi Andare
Viaggio Breve
Dentro Te (ft. Johnny Marsiglia)
Sono già disponibili i pre-order iTunes ad un prezzo speciale con il download immediato del brano “Terra”, che da oggi è anche disponibile su Spotify. Inoltre solo su www.musicfirst.it sono aperti i pre-order del disco in formato Cd e Vinile autografati.

#MUSICANUOVA: Missy Elliott, I'm Better (feat. Lamb)

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Missy Elliott
è viva e lotta insieme a noi!
È da un sacco di tempo che la grande Signora del rap non si fa sentire con un vero nuovo progetto discografico: il suo ultimo album, The Cookbook, è di ben 12 anni fa, mentre nel 2015 era arrivato WTF e nel 2016 Pep Rally, che avevano dato l’illusione di precedere qualcosa di più sostanzioso. Che però, al momento, non è arrivato.
Ora è la volta di I’m Better, in collaborazione con Lamb.
Nulla di particolarmente sconvolgente (anche se il video non è niente male!), ma almeno lascia aperta la speranza di vedere prima o poi il vero ritorno di un’artista che ci manca davvero tanto…

I Grandi non piangono mai: Mr. Rain arriva alla Major

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Classe 1991, Mr. Rain si è fatto conoscere con Carillon, il suo primo singolo da indipendente, certificato disco d’oro per le vendite, arrivato a quasi 10.000.000 di visualizzazioni su Youtube e colonna sonora di uno spot TV.

Il rapper e produttore bresciano torna ora con I Grandi non piangono mai, un nuovo singolo in uscita il 27 gennaio per Warner Music Italy.
Dedicato alla madre, il brano è “una lettera di scuse, un ringraziamento alla persona che mi ha cresciuto”.

Mecna, a sorpresa è arrivato Lungomare Paranoia

E’ arrivato a mezzanotte praticamente a sorpresa, anticipato solo da countdown su Facebook, Lungomare Paranoia, il terzo album di Mecna.
Disponibile ovunque in streaming e in tutti i negozi reali e virtuali, l’album è inoltre acquistabile su www.musicfirst.it in uno special-pack in edizione limitata a 150 pezzi contenente cd, t-shirt esclusiva e libro-fanzine che raccoglie appunti, grafiche e opere di vari artisti sull’immaginario del disco, il tutto curato dallo stesso Mecna.
Lungomare Paranoia arriva a due anni di distanza dall’acclamato Laska, che ha consacrato il rapper come una delle voci più originali e uniche della scena musicale italiana.
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Lungomare Paranoia è il disco che ho composto con più libertà, nel senso che non mi sono posto limiti di tematiche e suoni. Sono cresciuto e al mio terzo album ho voluto fare le cose completamente a modo mio, un approccio che comunque ho sempre avuto, ma mai così evidente e deciso come ora. Forse prima non ero così sicuro dei miei mezzi, ma questa volta credo sia arrivato il momento di essere davvero me stesso, senza paura delle critiche, soprattutto in un momento di grande fermento e apertura tra le diverse realtà della scena musicale italiana”.
Un lavoro che prende le distanze dagli schemi e dalle sonorità che caratterizzano il rap italiano, con riflessioni ancora più intime e personali, capaci di parlare a una generazione che guarda con paura al futuro.
Come sempre Mecna ha dato massima importanza alla ricerca sonora, cercando formule innovative ed esplorando territori elettronici sempre più sperimentali ed evocativi, con la collaborazione di produttori fidati come Iamseife, Lvnar e Alessandro Cianci, beatmaker come Fid Mella, The Night Skinny e 24SVN, il talento dell’elettronica Godblesscomputers e il giovanissimo producer francese Nude.
Questa la tracklist:
01. Acque profonde
02. Vieni via
03. Infinito
04. Malibu
05. 71100
06. Soldi per me
07. Labirinto
08. Nonostante sia
09. Superman
10. Non serve
11. Il tempo non ci basterà
12. Buon compleanno
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#MUSICANUOVA: Rkomi, Fuck Tomorrow

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Fuck Tomorrow
 è il nuovo singolo di Rkomi, giovanissimo rapper milanese tra i più apprezzati della nuova scuola, nonché membro del collettivo Thaurus.  

Eloquente sin dal titolo, Fuck Tomorrow vede rappare Rkomi su una base contenente un sample di NAS, accompagnato da uno street video girato sotto l’attenta guida dei registi e videomaker Edoardo Bolli e Antonio Ragni.
Il brano induce i giovani di oggi a pensare con la propria testa, a riprendere in mano la loro vita non lasciandosi trasportare passivamente dagli eventi.
Appena ventenne, Rkomi è in grado di descrivere la realtà delle strade con la consapevolezza di un veterano, attraverso lo sguardo critico e attento di chi quella realtà l’ha vissuta per davvero.
In Fuck Tomorrow i flow di Rkomi e le musiche di The Night Skinny, da oltre 10 anni uno dei più visionari producer della scena rap italiana, dialogano perfettamente.
“Sono molto legato a questo nuovo progetto – dichiara The Night Skinny – è il frutto del lavoro di una continua ricerca musicale che trascende il tempo tra passato e presente per abbracciare il futuro…. il rap italiano sta vivendo un forte ricambio generazionale, solo chi saprà rendere il presente futuro sarà in grado di ritagliarsi la propria fetta di torta nella scena, grande o piccola che sia”.

Luchè ai Magazzini Generali di Milano il 20 gennaio

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Venerdì 20 gennaio
Luchè farà tappa ai Magazzini Generali di Milano (via Pietrasanta 16) per un attesissimo ed esclusivo appuntamento live previsto dal suo Malammore Tour.

Il rapper napoletano presenterà dal vivo Malammore, suo terzo album in studio uscito lo scorso 16 luglio per Universal.
Il disco vede la partecipazione dei principali artisti della scena rap italiana tra cui Gué Pequeno, Da Blonde, Cocò e Baby K. Un lavoro ancorato alle sue radici, ma allo stesso tempo contraddistinto da sound e atmosfere di livello internazionale che si avvalgono di rime esplicite, situazioni gangster e una produzione sonora di altissimo livello.
In Malammore si affiancano sorprendenti confessioni di fragilità: ci sono canzoni d’amore in cui agli adulti può toccare solo l’adulterio, dove un uomo ammette di essersi messo nudo in ginocchio davanti a una donna, dove un amante cerca di spiegare alla donna perduta da dove viene e perché non è riuscito a darle quello che voleva, dove un uomo deluso sogna bambini da crescere in un altro modo e mondo.
Accanto ai suoi maggiori successi, durante la speciale performance ai Magazzini, Luchè proporrà tutti i brani tratti dal suo ultimo lavoro. Da Bello in feat con Guè Pequeno a E’ sord sino a Che Dio Mi Benedica e Il Mio nome, non mancherà inoltre la possibilità di riascoltare O’ Primmo Ammore, nonché colonna sonora delle celebre serie tv Gomorra.
L’apertura della serata sarà affidata a Cocò, giovanissimo rapper campano di grande talento della scuderia di Roccia Music.
I biglietti per assistere all’evento sono già disponibili in prevendita su mailticket al seguente link o acquistabili direttamente in loco.
Apertura porte ore 19:00
Inizio show ore 21:00

Per maggiori informazioni:
www.magazzinigenerali.it
info@magazzinigenerali.it

#MUSICANUOVA: MenInSkratch, Inferno

unnamed-6Dj Myke, Dj Aladyn e Dj Yaner. La squadra MenInSkratch è tornata sulla scena con Inferno: cinque minuti e trenta di scratch tra i versi della prima cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Sei mani e tre diversi modi di graffiare il vinile sfidano le terzine incatenate in endecasillabi del poeta fiorentino e il risultato è semplice poesia di crossover.
La voce è di Giancarlo Cattaneo.

Ad accompagnare il rientro dei MenInSkratch ci ha pensato il brand streetwear milanese Dolly Noire, sul mercato con una linea dedicata proprio alla Divina Commedia.