Per il nono anno consecutivo One Day Music Festival anche questo 1 maggio infiammerà la spiaggia di Catania trasformandola in un dancefloor con live e dj set per migliaia di giovani, coinvolgendo artisti italiani ed internazionali che spaziano dalla techno al rap, dall’elettronica fino al reggae, al rock e alla drum and bass.
Dai 2.500 spettatori della prima edizione il festival è cresciuto in modo esponenziale fino alle 20.000 presenze nel 2016, numeri importanti che fanno del One Day Music Festival una delle rassegne musicali più rilevanti del nostro Paese.
Un evento unico che trova la sua coinvolgente forza in un cast artistico eccezionale e una location incredibile: lo splendido litorale di Catania. Quest’anno saranno due i palchi principali e cinque le aree musicali che ospiteranno dalle 10 del mattino una 24 ore no-stop di musica con un’area village, punti ristoro, scuola di windsurf, canoa, kayak e sup.
Sono disponibili le prevendite ad un prezzo speciale su onedaymusic.it.
Oltre a tantissime band e artisti locali quest’anno il festival ha voluto portare ancora una volta a Catania grandissimi nomi della scena musicale italiana e internazionale che quest’anno si esibiranno su due grandi palchi principali: la SUNDANCE ARENA, dedicata all’elettronica che vedrà esibirsi il leggendario dj tedesco Sven Väth con un dj-set speciale di ben tre ore e la SPRING ARENA, dedicata alle sonorità black e drum and bass, che ospiterà la storica band inglese Asian Dub Foundation in versione Soun System, punte di diamante del rap italiano come Gemitaiz, Kaos One e Nitro, il producer drum and bass più amato degli ultimi anni Audio, la regina della dancehall Mama Marjas e il Sound System inglese Mungo’s Hi Fi insieme al vocalist Tom Spirals.
Tutte le info: www.onedaymusic.it
BITS-RECE: Tinie Tempah, Youth. I suoni della gioventù
BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
Non di sola America vive il rap, ovviamente, anche se spesso un po’ ce ne dimentichiamo. Una prova provata ne è, per esempio, Tinie Tempah, che già da qualche anno ha fatto circolare il suo nome nel circuito internazionale e che ora con Youth porta a tre il numero dei suoi lavori.
La “gioventù” di cui si fa menzione nel titolo è naturalmente la sua, quella di un ragazzo cresciuto alla periferia di Londra, che se anche per caso non fosse torbida come quella di Detroit o Chicago, non offre comunque una vita facile. Tinie ha voluto parlare del suo mondo di ragazzo, di come “ce l’ha fatta” a sopravvivervi e soprattutto in questo terzo lavoro ha voluto rendere omaggio alla sua formazione musicale, fatta di ascolti diversissimi che se hanno avuto il rap come punto di partenza arrivano poi a esplorare tanti territori circostanti, dall’r’n’b al grime, dal garage alla house, fino al pop. Mille sfaccettature di un disco che non perde comunque la sua anima fortemente “urbana”.
Dal singolone tropical Mamacita a Text From Your Ex e Girls, Youth annovera tra gli ospiti Wizkid, Tinashe, Zara Larrson, Jess Glynne e tanti, tanti altri, tra rapper e popstar, a colorare il mondo di un ragazzo cresciuto nel sud di Londra con in testa il sogno della musica.
#MUSICANUOVA: TLC, Way Back
Le TLC hanno segnato il corso dell’r’n’b e dell’hip-hop femminile degli ’90, diventando uno dei gruppi di maggior successo di tutti i tempi. La loro storia venne tremendamente funestata nel 2002, quando Lisa “Left Eye”, morì in un incidente durante le registrazioni del quarto album, 3D, che vide comunque la luce.
Da allora, le pubblicazioni del gruppo si sono limitate a un paio di raccolte e a qualche sporadica apparizione in pubblico, fino a quando non sono iniziate a circolare le voci di di un ritorno.
Oggi quel ritorno trova conferma in Way Back, nuovissimo singolo che vede T-Box e Chilli collaborare con un altro asso dell’hip-hop mondiale, Snoop Dogg. Il brano non tradisce la storia delle TLC ed è l’inizio di un nuovo capitolo che si concretizzerà il prossimo 30 giugno con il nuovo album.
“It’s Been A Long, Long Time Coming”, recitano le primissime parole di Way Back: abbiamo aspettato davvero a lungo, ma l’attesa è finita, e di colpo sono di nuovo gli anni ’90…
#MUSICANUOVA: Rose Villain, Kitty Kitty
Kitty Kitty è il nuovo singolo di Rose Villain, milanese di stanza a New York, dove si è formata studiando musical e arti drammatiche e si è stabilita dopo aver frequentato il conservatorio di musica contemporanea di Los Angeles.
Rose è la prima artista italiana che canta in inglese ad aver firmato con una major all’estero, ovvero la Universal in Germania. Qui in Italia si è fatta conoscere anche per aver collaborato con Salmo per il singolo Don Medellin.
Appassionata di horror, cinema – trae i suoi registi preferiti, Quentin Tarantino, i fratelli Coen, Stanley Kubrick e David Lynch – e devota alla moda, i suoi interessi spaziano tra mondi diversi portando nei testi sprazzi di poesia, rimandi ad alieni, catastrofi naturali, spunti presi dalla criminologia.
Cresciuta da amante del rock, Rose è stata presto attratta dall’hip hop e la sua musica fonde elettro-pop underground con beat hip hop.
Dopo aver pubblicato in Italia, i primi due brani Get The Fuck Out Of My Pool e Geisha, rilancia ora il nuovo singolo.
Stupendo il video, tra horror e splatter, immerso in un’ambientazione notturna in cui una coppia vaga per portare a termine una missione non del tutto prevedibile…
E’ arrivata una nuova, cattivissima ragazza: tenetela d’occhio.
Ave Cesare, il potente esordio di Laioung
Madre sierraleonese, padre pugliese e un carisma fuori dal comune. Laioung, il cui nome d’arte deriva dalla fusione delle parole “lion” e “young”, è nato nel 1992 a Bruxelles, il suo vero nome è Giuseppe Bockarie Consoli, ed è l’astro nascente e già il punto di riferimento della scena trap italiana.
Il rapper, trapper e producer pubblica ora il suo disco d’esordio, Ave Cesare – veni, vidi, vici con 8 inediti e per la prima volta in fisico (2 cd con 18 brani).
L’album include Giovane Giovane, featuring di Izi e Tedua, Quello che voglio, e l’ultimo singolo Vengo dal basso, con la partecipazione di Guè Pequeno.
Nell’album trovano spazio anche un omaggio a Pino Daniele in Fuori (Je so pazz) e un Petrolio, che racconta danni provocati dal petrolio all’ambiente e l’importanza di sviluppare una coscienza ecologista, temi molto lontani da quelli solitamente proposti dal genere.
Cresciuto in una famiglia di artisti (nonno paterno tenore, madre cantante, rapper e straordinaria performer dal vivo, un padre con un passato da sassofonista-flautista in gruppi progressive anni ’70 e uno zio cantautore blues-soul), Laioung vive in continuo movimento fra Bruxelles, Parigi, Londra, il Canada e varie città italiane – tra cui Milano, sua base attuale, che cita a più riprese nel disco – e si definisce dunque un cittadino del mondo, tratto che si riflette sia nei suoi testi sia nei suoni e ritmi che produce.
Nella sua musica, Laioung riesce a distillare diversi generi e a incrociare differenti culture nell’intento di produrre un sound originale e lanciare un messaggio positivo. Un mix di personalità, consapevolezza, rivalsa, spocchia ma anche romanticismo veicolato da ritmi urbani con bassi di impatto e melodie distorte dall’autotune che hanno il sapore di un r’n’b quanto mai contemporaneo.
Oltre a mettere in campo la sua storia personale, ricca di esperienze e all’insegna del multiculturalismo, Laioung dà voce alle seconde generazioni, parlando di quartieri metropolitani occidentali ma anche di Africa, rivendicando la possibilità concreta di farcela partendo dal basso e senza contare su appoggi esterni, dando vice e sostanza ad un modello positivo per i tantissimi giovani di G2.
Laioung è membro fondatore di RRR Mob, il primo collettivo musicale nato in Italia interamente composto da ragazzi di seconda generazione, meticci o figli di immigrati. Due membri di RRR Mob, Momoney e Isi Noice, sono altri due ospiti in di un disco che è il biglietto da visita di una nuova personalità artistica, con una forza che arriva da una storia di vita vissuta che in Italia non si era mai sentita prima.
CD 1
1 Giovane Giovane Ft. Izi, Tedua (Prod. Laioung)
2 Senza Nessun Dubbio (Prod. Laioung)
3 Petrolio (Prod. Laioung)
4 6.000 € (Prod. Laioung)
5 Poco Ma Sicuro (Prod. Laioung)
6 Don Vito (Prod. Larry Joule & Laioung)
7 La Nuova Italia (Prod. Laioung)
8 Quanto Ci Tieni (Prod. Laioung)
9 Veri Per Sempre (Prod. Laioung)
CD 2
1 Vengo Dal Basso Ft. Guè Pequeno (Prod. Laioung)
2 Quello Che Voglio (Prod. Laioung)
3 Gente Sveglia (Prod. Laioung)
4 48 ORE Ft. Momoney e Sedrick (Prod. Laioung)
5 Fuori! (Je So Pazz) (Prod. Laioung)
6 Andrea Bocelli (Prod. Laioung)
7 Milano City Gang feat. Isi Noice (Prod. Laioung)
8 Porta Venezia (Prod. Laioung)
9 Soluzioni (Prod. Laioung)
IZI: ospiti e tracklist del nuovo album
A meno di una settimana dall’uscita del video di 4getu, IZI ha annunciato tracklist, collaborazioni e featuring di Pizzicato, il suo nuovo album d’inediti in uscita 5 maggio, già disponibile in pre-order, e in esclusiva in edizione autografata su Amazon (link).
Anticipato da Pianto e 4getu, l’album ha importanti collaborazioni con alcuni dei rapper del panorama italiano, sia della nuova che della old school.
Da Dopo Esco, brano in feat con Fabri Fibra, a Bad Trip con Caneda e Come me con Enzo Dong, fino alla collaborazione con i fratelli Tedua e Vaz te’ nel singolo Wild Bandana.
Le produzioni sono invece affidate a Shablo, Charlie Charles, Sick Luke, Simoo, David Ice, Marz, Noise, Estremo e Marco Zangirolami.
Questa la tracklist:
1 Fuori
Prodotto da Simoo (D.Germini / S. Cappuccio)
2 RSCN
Prodotto da Sick Luke – (D. Germini / L.A.Barker)
3 Pianto
Prodotto da Shablo (D.Germini / P.M.Lombroni Capalbo)
4 Na na na
Prodotto da Shablo & Charlie Charles
(D.Germini / P.M. Lombroni Capalbo, P.A.Monachetti, L.Mauceri)
5 Distrutto
Prodotto da David Ice (D.Germini / D.Melacca)
6 Tutto torna
Prodotto da David Ice & Shablo
Chitarra: Parix
Piano: Marco Zangirolami
Batteria: Nko Drumz
(D.Germini / D.Melacca, P.M. Lombroni Capalbo)
7 Pizzicato
Prodotto da Marz – (D.Germini / A.Pulga)
8 Wild bandana featuring Tedua, Vaz Tè
Prodotto da Estremo
(D.Germini, M.Molinari, A.Guzzo / E.Botta)
9 Volare
Prodotto da Sick Luke
(D.Germini / L.A.Barker)
10 Dopo esco featuring Fabri Fibra
Prodotto da Shablo
(D. Germini, F.Tarducci / P.M.Lombroni Capalbo)
11 Come me featuring Enzo Dong
Prodotto da Shablo
(D.Germini, V. Mazzarella / P.M. Lombroni Capalbo, M.Zangirolami)
12 Bad trip featuring Caneda
Prodotto da Marco Zangirolami
(D.Germini, R.Canu / M.Zangirolami, D.Melacca)
13 4GETU
Prodotto da Noise
(D. Germini / A. Moreo)
#MUSICANUOVA: IZI, 4GetU
Sonorità elettroniche, note sporche ed effetti casuali, 4GETU è lo street single che anticipa l’uscita dell’album d’inediti di Izi Pizzicato, prevista per il prossimo 5 maggio.
Avvalendosi di un linguaggio diretto e grazie ad un sound magnetico, capace di catturare sin dal primo ascolto 4GETU cerca di oltrepassare le mille problematiche intrinseche all’essenza dell’uomo contemporaneo dimostrando come nella vita ognuno sia invece artefice del proprio destino. 4getu diviene così al contempo denuncia sociale e veicolo d’espressione per i tanti giovani che devono poter vivere nella libertà di fare ciò che vogliono ma nel rispetto consapevole di se stessi, un grido d’appartenenza per non dimenticare il proprio passato, sognando prospettive e orizzonti migliori.
BITS-REPORT: Tinie Tempah, il ciclone rap venuto d'oltremanica. Milano, Magazzini Generali, 1 aprile 2017
Fino a qualche giorno fa, quello di Tinie Tempah era per me poco più di un nome. Forse è una di quelle ose che non si dovrebbero dire, ma è inutile che stia qui a raccontare cose che non sono: sapevo dell’esistenza di questo rapper inglese, ma non avevo ascoltato mezza nota di quello che aveva fatto. Avevo intercettato solo il singolo radio killer Mamacita, uscito la scorsa estate.
Poi mi è capitata l’occasione di assistere al suo concerto ai Magazzini Generali di Milano lo scorso 1 aprile, e, caspita, che rivelazione!
Un live filatissimo, forse un po’ cortino, ma sicuramente ad altissimo tasso di decibel e di coinvolgimento, tra hip hop e urban nelle loro innumerevoli declinazioni. Sul palco il ragazzo si è dato un gran fare e ha tirato fuori una capacità scenica da vero mattatore, riempiendo per bene l’ambiente con la sua presenza.
Peccato per l’affluenza non proprio alle stelle, perché un concerto così avrebbe meritato molta più attenzione e sicuramente avrebbe fatto ancora più effetto in una location a più alta capienza, ma chi c’era ha assistito a una potente celebrazione rap.
E dopo aver passato in rassegna molti dei suoi singoli e parecchie anticipazioni del nuovo album, l’ultima parte della serata si è trasformata in una specie di mini rave e l’elettronica ha dato a tutti a tutti la buona notte.
Tinie Tempah, segnatevelo.
L’intera gallery è disponibile a questo link (foto di Luca Marenda).
BITS-GALLERY: Emis Killa, " Terza stagione Tour", Roma, Atlantico Live, 27 marzo 2017
Clementino, l'Uomo vitruviano del rap italiano
Nel sempre più articolato panorama del rap italiano, quello di Clementino è uno stile a sé. Non tanto per l’uso quasi esclusivo del dialetto, che a ben vedere non è una sua prerogativa esclusiva, quanto soprattutto perché il rapper napoletano – o meglio, nolano – segue un percorso tutto suo, lontano nella stessa misura dal machismo esasperato, dai toni torvi e cattivissimi e dal populismo in odore pop dei suoi colleghi.
Non è un caso che per il suo ultimo album, Vulcano, non abbia voluto featuring e non abbia scritto un pezzo per “dissare qualcuno”.
Vulcano è un album di Clementino, e solo di Clementino, e per rendere l’idea il ragazzone di Cimitile usa il paragone dell’Umanesimo e del Rinascimento, in cui al centro di ogni cosa vi era l’uomo. Ecco, qui al centro di tutto c’è lui, l’uomo Clementino, e lui, che dell’ironia fa larghissimo uso, spiega che ci si vede nella posa dell’Uomo vitruviano del rap italiano.
Fin dal titolo, questo è un disco che Clemente Maccaro sente suo, quel vulcano è lui, nessun altro avrebbe potuto pubblicare un album con titolo così, “dovevo essere io il primo”. Dopo la valanga di collaborazioni nel precedente Miracolo!, qui non ci sono featuring: negli ultimi anni Clementino ha dato retta a tanti, troppi, concedendo featuring a chiunque glielo chiedesse, adesso si è voluto tenere spazio solo per sé, lavorando con produttori noti – vedi Shablo e Deleterio – o nuovi – vedi David Ice.
E, si diceva, non ci sono dissing. O meglio, c’è un pezzo, A capa sotto, in cui se la prende un po’ con tanti, ma senza fare nomi. Insomma, featuring con nessuno e dissing con quasi tutti.
Vulcano arriva a più di in mese dalla seconda partecipazione a Sanremo, con Ragazzi fuori. Un bilancio tutto sommato positivo, se non fosse per il rammarico di non aver potuto far ascoltare la cover di Svalutation. Mentre ne parla le sue parole tradiscono però anche una certa insofferenza verso quel contesto, e infatti alla domanda su una terza presenza in gara la sua risponda non lascia posto a dubbi: “Se sarà, sarà tra qualche anno. L’ho fatto per due anni di seguito, ma non ne posso più di essere concorrente, di quelle situazioni abbottonate, in cui devo misurare le parole per non rischiare di essere frainteso, per non rischiare di offendere. In questo sono un rapper”.
Musicalmente parlando, si dice un fiero (e forse il primo) esponente del “black Pulcinella”, uno stile che molto deve a Pino Daniele per la componente “nera” e che altrettanto discende dal “napoletan power”.
Dentro al nuovo disco, accanto a pezzi di pura matrice clementiniana come Keep calm e sientete a Clementino e Joint c’è spazio per momenti più riflessivi come Stamm ccà e Deserto, fino a una canzone d’amore, La cosa più bella che ho. A chiudere, Paolo Sorrentino, un personale tributo al regista di cui Clementino è grande estimatore.
Come la vede oggi la scena rap italiana? “Sta cambiando tutto, si dà sempre più spazio al rap da battaglia, Salmo fa il disco di platino senza singoli in radio. Ci sta avvicinando all’America dove può arrivare al primo posto in classifica uno come Kendrick Lamar”.
Non manca poi l’impegno sociale, portato avanti più con i fatti (tra questi, la IENA Soccer, di cui Clementino è presidente onorario, una squadra di calcio in cui accanto a schemi e tecniche si insegnano i valori e si portano i bambini lontano dalle strade) e le denunce (“Nola è ancora terra dei fuochi, la gente continua a morire di tumore”) che con i freestyle: “Le battaglie di freestyle le ho già fatte, vengo da quel mondo, adesso voglio dire cose intelligenti”.
Intanto il nuovo singolo, Tutti scienziati è accompagnato da un video di spassosa ispirazione cinematografica: “Avevamo pensato a Ritorno al futuro o a Frankenstein Junior, poi è arrivata l’idea di Non ci resta che piangere”. Sul finale, un’improbabile full immersion di uso dei social network impartita a un interdetto Leonardo Da Vinci.
Grandi cose sono attese infine per il tour, che a maggio vedrà Clementino anche in giro per l’Europa (Stoccarda, Amsterdam, Colonia, Londra): “All’estero farò allenamento, poi quest’estate arrivo in Italia, e in inverno mi piacerebbe salire sul palco con una band e suonare. Non dico che porterò in scena un vero vulcano, ma quasi”.