Scritto dall’autore e produttore di San Francisco BUSBEE e prodotto da Corrado Rustici, Higher è il nuovo singolo della cantante italo eritrea Senhit, che anticipa l’uscita dell’album di inediti Hey Buddy prevista per la prima metà dell’anno.
L’album raccoglierà il repertorio inedito che in parte la cantante sta già presentando live, come Rock Me Up, di cui è co-autrice insieme a Steve Daly & Jon Keep, Please Stay prodotto da Tony Fennell, Something On Your Mind prodotto da Brian Higgins, e il singolo italiano Living For The Weekend ft. Marracash prodotto sempre da Brian Higgins.
Dopo oltre venti tappe del tour #SENHITLIVE nei club italiani, e dopo le tappe di Amsterdam, Parigi, Senhit e Manchester , Senhit si esibirà il 2 febbraio a Londra al The Tabernacle, una chiesa sconsacrata del 1887 nel quartiere di Notting Hill.
#MUSICANUOVA: Ketty Passa, Caterina
Ketty Passa è una delle nuove esponenti della scena urban italiana.
Nei mesi scorsi aveva dato il via a una campagna su MusicRaiser per poter realizzare la “bella copia” del suo nuovo album, il primo da solista dopo l’esperienza con i Toxic Tuna.
A fine novembre la campagna si è conclusa positivamente è l’album vedrà quindi presto la luce.
Ad anticiparlo – dopo Sogna, rilasciato a ottobre – è il singolo Caterina ,un concentrato di bollicine elettroniche.
La canzone era già stata presentata alle selezioni di Sanremo Giovani per la 67° edizione del Festival di Sanremo.
Per festeggiare il traguardo raggiunto con il crowdfunding, Ketty Passa si esibirà sul palco dell’ARCI Ohibò di Milano il 30 gennaio (ore 22.00) e sul palco del Monk di Roma il 2 febbraio (ore 21.30). Le due date live costituiscono l’anteprima del tour.
Coloro che hanno contribuito alla campagna scegliendo di partecipare al release party del disco, potranno accedere gratuitamente al concerto del 30 gennaio.
#MUSICANUOVA: Goldfrapp, Anymore
Dopo una pausa di quattro anni, i Goldfrapp annunciano il ritorno con il settimo album, Silver Eye, in arrivo il prossimo 31 marzo, e anticipato dal singolo Anymore, un suadente incontro di elettronica e melodie pop.
L’album si preannuncia ricco di profondi e oscuri colori elettronici.
Per la stesura del nuovo lavoro, Alison Goldfrapp e Will Gregory hanno collaborato con John Congleton, John Grant, Wild Beasts, Bobby Krlic, Leo Abrahams.
Questa la tracklist di Silver Eye:
1. Anymore
2. Systemagic
3. Tigerman
4. Become The One
5. Faux Suede Drifter
6. Zodiac Black
7. Beast That Never Was
8. Everything Is Never Enough
9. Moon in Your Mouth
10. Ocean
s a r a s a r a, tra Nietzsche e Björk
Ha intitolato il suo album di debutto a m o r f a t i, stilizzazione che sta per Amor fati, espressione latina presa in prestito da Nietzsche che indica l’accettazione del proprio destino da parte del superuomo.
s a r a s a r a ad accettare il proprio destino ha dovuto imparare molto presto, dal momento che ha perso entrambi i genitori in un incidente quando aveva solo 14 anni.
Come lei stessa spiega, non ha avuto tempo di vivere un adolescenza pazzerella come i suoi coetanei, ma dopo aver vissuto per un breve periodo con la nonna, ha da subito dovuto crescere e guadagnasi l’indipendenza: prima gli studi in lingue straniere, economia e legge, poi per alcuni anni un lavoro in un’azienda che progettava app per smartphone (competenza che si era acquisita da autodidatta), e poi ancora il ritorno agli studi (serali) di filosofia e storia del pensiero. In tutto questo, la ragazza ha trovato tempo e spazio anche per la musica.
Da sempre amante dell’elettronica e della techno, la prima volta che ha messo piede in un club aveva 16 anni ed è rimasta folgorata da tutta la gente che ballava insieme, le luci (e sì, pure le droghe), e ha capito che quello era il mondo di cui voleva far parte: come molti ha iniziato a suonare e fare piccoli dj set per gli amici, fino a quando ha iniziato a pensare a creare la sua musica.
Tra le sue innumerevoli ispirazioni, che non escludono filosofia, libri e film, S A R A S A R A cita Riccardo Vilallobos, Aphex Twin, Vanessa Paradis, Massive Attack, Depeche Mode, David Bowie, ma anche Joseph Haydn e Richard Wagner.
Su tutti però, svetta il nome di Björk, con le sue visioni e le sue foreste sonore.
E a giudicare da quello che si ascolta in a m o r f a t i non si stenta a crederlo. Quella creata da s a r a s a r a è una vera e propria bolla musicale fatta di elettronica, battiti irregolari, echi di voci, sospiri, distorsioni, dimensioni stirate, colori che colano.
BITS-RECE: The Chainsmokers, Collage. Quando l'EDM diventa un gioco
BITS-RECE: radiografia di un in una manciata di bit.
Non c’è dubbio che se andiamo a indagare i campioni del 2016 in campo musicale, Andrew Taggart e Alex Pall, meglio noti come The Chainsmokers, sono tra costoro.
Dopo il grande botto con #SELFIE nel 2014, nell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle i due DJ hanno macinato successi su successi, monopolizzando a lungo i piani alti delle classifiche di mezzo mondo con la loro EDM allo zucchero. Una furba combinazione di dance e pop che ha dato vita a pezzi come Don’t Let Me Down e Closer, e che si ritrova anche negli altri tre brani dell’EP Collage ognuno accompagnato da rispettivo featuring femminile.
Una ricetta sonora lontana dal far assaporare qualche novità, e che appare soprattutto come il gioco innocente di due amici che nella loro cameretta si sono messi a pigiare i pulsanti dei synth. Un gioco che però sembra funzionare alla grandissima, almeno per ora, e nell’effimero mondo del pop questo basta e avanza.
#MUSICANUOVA:Lydia Ainsworth, The Road
The Road è il singolo che anticipa Darling Of The Afterglow, il secondo album di Lydia Ainswort, in arrivo a fine marzo.
Graziosamente pop, vagamente sognante e con densi inserti di elettronica, il brano si annuncia come un buon biglietto da visita per il disco.
Il video – diretto da Abby, sorella di Lydia – è ricco di suggestioni, un piccolo spettacolo per gli occhi.
BITS-RECE: Savoir Adore, The Love That Remains
BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
Li avevo scoperti un paio di anni fa con Dreamers, li ritrovo ora con The Love That Remains e la loro musica continua a farmi pensare a un arcobaleno.
I Savoir Adore arrivano da New York, Brooklyn per la precisione, e proprio come il loro distretto che in questi anni sta conoscendo una fase di grande fermento, anche nei loro brani si sente scalpitare una freschezza vitale.
Quella che propongono non è una ricetta esattamente inedita: se avete un minimo di naso per il panorama generale, vi accorgerete che ci sono molti altri gruppi e artisti che mischiano pop, elettronica, funky, atmosfere anni ’80 e ’90, ma i Savoir Adore hanno dalla loro la capacità di farlo mettendoci un tocco di lucentezza in più. Come un pizzico di zenzero nel vostro dolcissimo cocktail alla fragola o una manciata di brillantini sull’intonaco già brillante del vostro salotto.
Per quanto possa sembrare strano, addentrarsi in The Love That Remains significa incontrare riflessioni sull’amore, ma anche sulla perdita e sulla nostalgia dei ricordi, e non è un caso che il lavoro dell’album sia partito dal concetto brasiliano di saudade.
Tutto però sempre spinto in alto da tanta, tantissima leggerezza.
BITS-CHART: Le 30 canzoni del 2016 secondo BitsRebel
Raccogliere un anno in 30 canzoni non è facile, per niente, ma è tanto divertente, anche solo per il gusto di giocare a fare il piccolo musicologo. Ho scelto quindi di riassumere il 2016 – il mio 2016 – in 30 brani perché in 20 mi sarebbe stato ancora più difficile: troppi i ricordi legati a queste canzoni per lasciarne fuori alcune. E anzi, avrei fatto una classifica da 40 o 50 posti, se non fossi sicuro che a chi avrebbe letto sarebbe cresciuta una barba più lunga di quella di Gandalf.
In questa personalissima lista costruita in ordine crescente ci sono le canzoni che più di tutte hanno riempito le mie giornate in questi ultimi 12 mesi: canzoni su cui ho pianto, riso, riflettuto, goduto, amato, odiato, letteralmente e metaforicamente, sono le canzoni che mi hanno lasciato qualcosa in più delle altre, e proprio questo è stato uno dei criteri con cui ho scelto di tenerle dentro escludendone altre: queste mi hanno dato qualcosa che è andato oltre il semplice piacere dell’ascolto. L’altra regola che ho seguito è stata quella di includere solo brani usciti per la prima volta quest’anno: per il resto, non ho guardato al genere, al successo che hanno ottenuto o alla fama dell’artista.
Ho cercato di restare – pur nella soggettività della classifica – più obiettivo possibile, ma con buona probabilità, se dovessi stendere quest’elenco domani, l’ordine sarebbe diverso, soprattutto per le ultime posizioni.
In fondo, è un gioco…
Stay Rebel, Forever!
30. Brooke Candy, Changes
29. Daphne Guinness, The Long Now
28. L’Orso, Chiudi gli occhi siamo nello spazio
27. Giorgia, Oronero
26. Ghost feat. Ornella Vanoni, Hai una vita ancora
25. Emis Killa feat. Jake La Furia, Non è facile
24. Stadio, Un giorno mi dirai
23. Elisa, No Hero
22. Alessandra Amoroso, Vivere a colori
21. Boosta, 1993
20. Ligabue, Made in Italy
19. Noemi, Fammi respirare da tuoi occhi
18. Alessandra Amoroso, Comunque andare
17. Loredana Errore, Luce infinita
16. Honor, You And My Nightmares
15. Lady Gaga, Grigio Girls
14. Loredana Errore, Bugiardo destino
13. Paola Iezzi, LoveNight
12. Annalisa, Se avessi un cuore
11. Patty Pravo, Cieli immensi
10. Francesco Guasti, Universo
L’anno scorso Guasti si è visto sfumare la partecipazione a Sanremo a due passi dal traguardo, e pare si sia arrabbiato tantissimo. Quest’anno ci ha riprovato e ce l’ha fatta con questa canzone intensa e “scalcitante”. Inutile dire che tiferò per lui.
9. Elodie, Un’altra vita
Un brano ruvido, che se la vede con il più grande rimpianto che almeno una volta ha attraversato la mente di ognuno di noi.
8. Patty Pravo, Se
Samuel Romano dei Subsonica ha regalato a Patty Pravo la gemma più preziosa e splendente di Eccomi, il suo ultimo album. Una dichiarazione d’amore potente e fragile nello stesso tempo, pura come un ghiacciaio in una mattina di marzo.
7. Loredana Bertè, È andata così
Ligabue ha firmato il brano del gran ritorno in scena della Bertè: pur mostrando chiarissima l’impronta del suo autore, la canzone veste alla perfezione l’anima di Loredana, al punto che può essere considerata il sincero testamento artistico di un’interprete che non si è mai risparmiata, salendo ogni volta “a cuore nudo” sul palco.
6. Raphael Gualazzi, L’estate di John Wayne
In genere Gualazzi non rientra tra i miei ascolti, ma questa sua parentesi da ombrellone venata di vintage quest’estate mi ha fatto innamorare.
5. Tricarico feat. Arisa, Una cantante di musica leggera
Due mondi, ognuno a suo modo folle, si sono incontrati dando vita a una bomba elettropop: prendi un testo semplicissimo e brillante, mettilo su una melodia appiccicosa come marmellata e chiama a duettare una delle voci più limpide che ci siamo in Italia. Un dialogo ideale tra un ascoltatore e la sua diva.
4. Anna Oxa, L’America non c’è
È la canzone-outsider. Dopo anni di silenzio, la Oxa è tornata con un brano di grande modernità e sperimentazione: mi è bastato un ascolto per capire che non me lo sarei tolto dalle orecchie. Al momento in cui scrivo, il brano non è ancora stato ufficialmente pubblicato: l’unica traccia che se ne ha risale a questa primavera, durante una puntata di Amici.
(Piccola nota fuoricampo: provate ad ascoltare il testo alla luce dell’elezione di Trump…)
3. Soltanto, Tutta la vita davanti
È il brano di apertura di Skye, secondo album del busker milanese Soltanto. Una toccante canzone-manifesto di un’esistenza, riassunto di una filosofia di vita, che lascia traspirare libertà da ogni singola nota.
2. Thegiornalisti, Completamente
Una musica leggerissima per un testo di parole pesanti come macigni. Un pezzo di puro pop che odora di umano, amore e lenzuola ancora calde; un’ammissione di sconfitta da parte di un uomo che non teme di mettersi a nudo mostrando tutta la sua vulnerabilità.
1. Noemi, Amen
La perfetta incarnazione di ciò che di solito chiedo alla musica, e probabilmente il più bel pezzo della discografia di Noemi fino a oggi: melodia da brivido alla schiena e testo che ti gratta l’anima. Una solenne preghiera laica in cui si parla di un cuore sanguinante, preso a calci, un’anima rotolata nel fango, stanca di camminare, si chiede scusa all’amore e al Signore e si chiede finalmente pace. Meraviglia.
La playlist dei brani è disponibile a questo link.
BITS-SCOPRENDO: Aemil
BITS-SCOPRENDO: il piacere di scoprire, più o meno per caso, un artista, un disco o un brano da tenere d’occhio.
Aemil è un progetto tecnopop-dark nato nel 2007 che cha il corpo e soprattutto la voce di Emiliano Benassi.
Tra brani originali e cover stravolte, Depeche Mode, Kraftwerk, Frozen Autumn, Rammstein e tutto il mondo anni’80 sono alla base delle sue influenze.
In questi anni Aemil è stato presente sui palchi di diversi locali delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Mantova.
#MUSICANUOVA: Austra, Utopia (Ikonika Remix)
Dietro allo pseudonimo di Austra si nasconde la canadese Katie Stelmanis, interprete produttrice di area elettronica.
Il prossimo 20 gennaio uscirà il suo terzo album, Future Politics, un lavoro incentrato sulla speranza nel futuro, annunciato come il più ambizioso.
Ad anticiparlo il singolo Utopia, presente ora anche nella versione remixata da Ikonika.