“Una vita sola ci basta? Non credo. Una sola notte? Per niente. L’amore è eterno? Cazzate. Noi vogliamo spremere le nostre serate come un lime dentro al mojito, vogliamo godere, ci conosciamo con un click e ci salutiamo con un bacio la mattina per non vederci mai più. Guardati ragazzo, sei triste, sei ancora innamorato della tua ex, lo leggo nei tuoi occhioni malinconici. Ci siamo passati tutti, dal primo all’ultimo abbiamo creduto alla stessa favola, abbiamo pianto fino all’ultima lacrima e consumato abbonamenti telefonici per cercare di rimettere a posto le cose. Ma adesso basta, è il momento di brindare al futuro, guardala nella pista, è bella come la Carrà da giovane, ti aspetta. Vieni a ballare con noi, siamo i Giovani Playboy stasera.”
Dopo Dirty ti amo, Giovani playboy è la seconda anticipazione del nuovo album di Leo Pari in uscita a maggio 2018, e racconta una storia vecchia come il mondo….
E’ Quando ho incontrato te il nuovo singolo di Cosmo, secondo estratto dal doppio album Cosmotronic. Ilbranoè stato fin da subito uno dei brani-simbolo dell’album, ancor prima di diventare un singolo ha già superato il milione di streaming su Spotify e sono stati proprio i fan a sceglierla immediatamente come una delle tracce guida dell’album.
Frutto di innumerevoli notti insonni che Cosmo ha trascorso in una casa nel bosco in Val Chiusella, durante le fasi finali di registrazione dell’album, questa è l’ultima canzone che è stata scritta per il disco, ispirata proprio da quei giorni strani e intensi, in cui c’era solo lui con il panorama del Canavese davanti a sé, qualche synth, drum machine, percussioni e il computer.
Nel frattempo, prosegue il Cosmotronic Tour, il nuovo tour di Cosmo, partito lo scorso 16 marzo con una doppia data sold out dal Link di Bologna e arrivato in Italia dopo il boom della leg europea che ha collezionato una serie di tutto esaurito a Parigi, Lussemburgo, Londra e anche Berlino nel tempio della musica techno mondiale.
Fuori da oggi, 23 marzo, Sull’orlo di una crisi d’amore, singolo nato dalla collaborazione artistica tra Federica Carta e i La Rua. Il brano anticipa il nuovo album di Federica in uscita ad aprile e quello dei La Rua in arrivo a fine giugno.
“Quando i La Rua mi hanno fatto ascoltare la canzone è stato subito amore. Conoscendo poi la bravura della band e del suo leader, Daniele, non ho esitato ad accettare” (Federica Carta)
“E’ durato oltre un anno il lavoro per questo nuovo singolo. Sull’orlo di una crisi d’amore segna un cambiamento della band verso sonorità elettroacustiche e pop che raccontano, attraverso un viaggio a due, quanta incertezza si celi nelle relazioni, quanto tutto sia così mutevole e soggetto al cambiamento e quanto noi siamo sempre e da sempre alla ricerca di qualcosa. La scelta di duettare con Federica Carta è stata naturale e motivata dalla grande espressione ed intensità della sua voce, che dà grande respiro e gioca su una forte componente emotiva, complice e libera allo stesso tempo. (Daniele Incicco, La Rua)
Il 20 aprile uscirà Inesse, il nuovo album di Erio, che segue di tre anni l’esordio con Für El. Ad anticiparlo è il singolo Limerence.
Nel video – diretto da Gabriele Paoli e girato ai Blundell Street Studios di Londra- Erio canta circondato da donne e uomini che a turno interpretano il romanticismo e l’ossessione espressi nella canzone in una serie di scene sensuali e a volte inquietanti. Ogni trama mostra un lato differente dell’angoscia e paranoia causata dall’amore ossessivo, rappresentato da un liquido nero che sporca i personaggi.
BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
Concentrare in una manciata di pezzi un delirio sonoro come poche altre volte se ne sono ascoltati: sembra essere stato questo il comandamento seguito dal collettivo Superorganism per dare forma all’esordio discografico. Una missione ampiamente compiuta, a giudicare dal risultato. Il progetto del mega-gruppo è nato nel 2017 e vede coinvolti otto musicisti / amici / coinquilini con base a Londra in una sorta di studio-quartier generale, ma provenienti da Inghilterra, Giappone, Australia e Nuova Zelanda. Una sana incarnazione di multicultura. Otto menti affamate di tutto ciò che ruota attorno all’universo pop, ma soprattutto pronte a scoppiare in un tripudio di suoni.
Difficile capire da dove prendano ispirazione questi ragazzi, tanto il loro genere è personale, eterogeneo e inclassificabile: si parte da una spiccata attitudine pop, ma il punto di arrivo straborda ora nell’elettronica, ora nell’indie, ora chissà dove, e quando lo fa abbatte i confini senza chiedere troppo permesso. Nelle 10 tracce di questo primo, omonimo album, ci sono distorsioni, campionamenti di rumori e suonerie di cellulari, armonie vocali, sintetizzatori impazziti, tanto che per rendere un’idea esaustiva di cosa sono i Superorganism si potrebbe parlare tranquillamente di “caleido-pop“.
Se cercate un disco che vi shackeri allegramente la testa, questo è ciò che farebbe al caso vostro.
In attesa del loro primo album, atteso in primavera, lemandorle presentano il video del nuovo singolo, Le 4.
La storia descrive uno spaccato notturno che in modo giocoso rappresenta la complessità delle relazioni affettive: un’improvvisa battaglia che scoppia fra due ragazzi per un motivo futile e inaspettato e degenera passando per una fase onirica che allenta la tensione portandoci in una realtà parallela, sino a culminare in un finale che scioglie tutte le tensioni in una risata.
Una dimensione notturna tra la realtà e il mondo onirico per un ritratto di coppia scarabocchiato all’ultimo minuto: mosso, fuori campo ma con colori ancora troppo vividi per essere già dimenticati.
Luca Ciccarelli è nato a Pescara nel 1995 e ha fatto il suo esordio da DJ a 14 anni, prendendo contatto con il pubblico e facendo esperienza per quattro anni fino a quando ha dato vita al suo progetto musicale con il nome di Kelvin. Il debutto avviene ora con Normale, singolo prodotto da The Ceasars e che tra elettronica e hip-hop richiama gli artisti a cui Kelvin si ispira, come Chris Brown, Post Malone, French Montana e The Weekend.
Le chitarre folk che incontrano l’elettronica per raccontare un amore “semplice, spontaneo e potente”. E’ questa l’essenza di Monday Morning Light, il brano con cui Andrea Fornari anticipa il nuovo album Era, in uscita il prossimo 6 aprile.
… e la luce del lunedì mattina non è mai stata così piacevole.
BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
Da quando abbiamo iniziato a conoscerla, ormai sette anni fa ad Amici, di Annalisa abbiamo visto lo spirito sbarazzino, l’abbiamo apprezzata come elegante e abbiamo ballato quando si buttata nell’elettropop. Mai però la ragazza era apparsa in gran forma e finalmente “a fuoco” come in questo suo ultimo lavoro, Bye Bye, pubblicato all’indomani della sua quarta partecipazione al Festival di Sanremo.
Se le sue doti, e in particolare l’intonazione curatissima, erano da sempre i suoi punti di forza, Annalisa non si era ancora presa la completa libertà di espressione che la porta invece a volare a briglie sciolte nel nuovo album. Bye Bye è infatti un vero manifesto di libertà e di leggerezza, come dichiara già il titolo, un congedo a tutti quei vincoli a cui fino ad oggi Annalisa si era sottomessa per imposizioni morali o autoconvincimenti. Un capitolo discografico che si stacca dai precedenti anche stilisticamente, puntando verso un pop freschissimo e sporcato di spunti urban, come aveva lasciato intuire Direzione la vita, il primo singolo pubblicato lo scorso anno. Se il brano sanremese, Il mondo prima di te, rappresenta forse l’episodio di stampo più tradizionale, che Annalisa sa però vestire perfettamente alleggerendolo dalle banalità, il resto dell’album si snoda scioltissimo tra decorazioni elettroniche, tuffi e capriole nell’R&B, fino ad arrivare al featuring con Mr. Rain in Un domani, che fa incontrare Annalisa e l’hip-hop. Bye Bye è un invito azzardare, il disco del prendersi “tutto e subito” non per avidità, ma perché la vita non aspetta, quel che oggi c’è domani potrebbe non esistere più (“come le storie di Instagram”), perché il presente non torna più. Annalisa mette da parte le noie e le paranoie, le ansie da prestazione del piacere per forza, e in cambio si guadagna una nuova (e forse definitiva?) credibilità di interprete.
BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
Alive In New Light, ovvero “Vivo nella nuova luce”. Il titolo la dice già lunga. Dopo alcuni anni e un paio di dischi passati nel buio della depressione, IAMX – ovvero il progetto di Chris Corner – risale dall’oscurità e va incontro a una drastica metamorfosi personale e musicale. Le nove tracce del nuovo lavoro non si collocano certo in paradiso, ma sono sensibilmente lontane dagli abissi oscuri e mortiferi in cui l’artista si era confinato: la sua è una trasformazione ancora in corso, un passaggio ancora in divenire, ma dalle ceneri si osservano già i palpiti di una nuova vita. Registrato nel deserto della California all’interno di una roulotte, Alive In New Light è il grido di una creatura che vuole manifestare la sua rivincita, e per farlo usa ancora gli abiti fascinosi del synthpop, spogliati però di aura funerea.
IAMX sta riemergendo dalla notte, puntando il suo sguardo su una timida alba fatta di luci sintetiche, peccaminose seduzioni esotiche e richiami quasi circensi. Ad accompagnarlo nel suo percorso è, in ben 4 brani, Kat Von D, modella, tatuatrice e qui cantante, ma soprattutto perfetta alter ego di Corner.
Mile Deep Hollow, scelta anche come colonna sonora della seria della ABC Le regole del delitto perfetto si svela per essere un imponente inno di gratitudine, mentre la chiusura dell’album è affidata alla liturgica The Power And The Glory, una sorta di preghiera laica (o profana) che lascia intravedere la speranza di un nuovo giorno.
Privo forse della stessa potenza e del fascino di Metanoia del 2015, Alive In New Light regala all’anima dark e teatrale di IAMX i bagliori per imprevedibili evoluzioni future.