“Non ti amo più”, l’anti-amore di Diodato


“Non ti amo più. Che in una vita intera chi ha avuto la fortuna di amare e di essere amato ha probabilmente avuto anche la sfortuna di non amare più o di non essere più amato.È un gioco che si ripete, in continuazione, fino a che non ci si sente troppo stanchi per dirselo ancora, per continuare a giocare, per ricominciare daccapo. Questa non è una storia vera, almeno non una soltanto.”

Su un tappeto sonoro che fa eco ai più colorati anni ’60 dei Beach Boys, il nuovo singolo di Diodato racconta con ironia e sarcasmo il momento in cui la quotidianità prende il sopravvento nella vita di coppia: quando ci si rende conto che l’entusiasmo delle prime volte è scomparso, che la passione è calata e che il fastidio provocato da un dentifricio lasciato aperto sul lavandino vale più di mille baci.
Tutto questo è Non ti amo più.

Nel frattempo prosegue anche l’attività live di Diodato:
29 giugno Senigallia (AN) – CaterRaduno
7 luglio Fasano – Festival Costa dei Trulli
10 luglio – Arezzo – Men/Go Fest
16 luglio – Cosenza – Festival delle invasioni
14 agosto – Rispescia (GR) – Festambiente Legambiente

“5 Giorni di Musica contro le mafie”: a Cosenza dall’11 al 15 dicembre. Premio speciale a Levante

La nona edizione del Premio Musica contro le mafie ha terminato la fase delle iscrizioni, battendo ogni suo precedente record: 350 artisti. E il risultato è sorprendente, perché indica un accresciuto interesse o bisogno da parte degli artisti verso la composizione di canzoni impegnate. Dall’analisi dei concorrenti, si evincono le seguenti informazioni: il 76% ha presentato opere inedite; il 50% ha meno di 35 anni; il 32% proviene dal Nord Italia, il 20% dal Centro ed il 48% dal Sud-Italia e/o Isole. Adesso è in corso la fase delle votazioni (ad oggi il sistema di voto ha raccolto più di 28000 voti). Dal 6 al 28 novembre sono operative le 3 giurie coinvolte (“giuria social” che vota da qui https://pr.easypromosapp.com/p/828690, “giuria studentesca” e “giuria responsabile”) per stabilire la classifica di tutti gli artisti e scegliere i 10 finalisti che vanno a esibirsi a Cosenza durante la “5 Giorni di Musica contro le mafie”.

Alle prime rivelazioni sulla “5 Giorni di Musica contro le mafie”, che ha annunciato come capisaldi del programma il magistrato anti-ndrangheta Nicola Gratteri e lo sceneggiatore e giornalista Claudio Fava, si aggiungono altri nomi degli ospiti nel grande cartellone di eventi, spettacoli, concerti, mostre, incontri, a Cosenza dall’11 al 15 dicembre.

Il programma completo sarà svelato alla Milano Music Week nell’incontro dedicato del 20 novembre ore 17.00, Palazzo dei Giureconsulti.

Insieme agli Ex-Otago e a Diodato, anche Levante è invitata alla sera del 15 dicembre sul palco del Teatro Morelli a ritirare il premio speciale per Non me ne frega niente, che invita le persone a muoversi a commuoversi, ad alzarsi e staccarsi dalle finestre affacciate sull’asettica piazza virtuale dei social network, per tornare fisicamente per le strade, criticando senza mezzi termini l’apatia, il giudizio non costruttivo e il disinteresse sociale.

#MUSICANUOVA: Diodato, Essere semplice

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“Succedono cose che stravolgono tutto, colpi di scena che sembrano scritti da uno sceneggiatore sapiente che sa come lasciarti col fiato sospeso, come metterti con le spalle al muro di fronte alle tue incertezze, alle scelte fatte, alle occasioni perdute. Sono stato un pazzo forse, ho seguito il cuore più della testa, ho preferito continuare a correre nel buio assetato di luce. Che ci vuoi fare caro mio, sei complicato, lo eri già da bambino in fondo, anche se quel faccino che ti hanno dato sembrava raccontare un’altra cosa, una semplicità che nel vuoto di certe notti ti è capitato spesso di desiderare. Vi chiedo scusa se non vi ho ascoltato, se ho preferito rompere tutto e cominciare daccapo, se vi ho spesso messo a disagio col mio essere a disagio, fuori posto, se ho sempre preferito andare a vedere cosa c’era dietro ogni limite imposto. Chiedo scusa, ma era più forte di me.”

Essere semplice è il nuovo singolo di Diodato, un freschissimo brano pop che dietro la leggerezza e la spensieratezza della melodia nasconde un messaggio importante, come la scrittura di Diodato ci ha da sempre abituati: un monito fatto a se stessi a prendere le cose con semplicità nonostante le difficoltà della vita. Un messaggio che fa da continuum a quello del carpe diem espresso in Adesso, il brano che Diodato ha presentato al Festival di Sanremo 2018 insieme al collega e amico Roy Paci.
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Girato da Riccardo Petrillo e Giulio Scarano, il video del brano mostra quattro storie di ribellione e definitiva accettazione della propria complessità, piccole epifanie che sanno di liberazione: i quattro protagonisti riscattano il loro diritto a “non vivere come gli altri gli dicevano”, a non seguire schemi imposti, strade tracciate da consuetudini e imposizioni sociali.

Cosa siamo diventati, il ritorno lieve (e doloroso) di Diodato

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“Qui dentro c’è la storia che ho voluto raccontare, una storia probabilmente simile a tante altre, ma in fondo unica, come lo sono tutte.

C’è un vissuto fatto di fragilità, di sensi di colpa, di felicità, di incontri luminosi e distacchi dolorosi, di ombra e di luce, di caduta e di rinascita.
C’è la consapevolezza che tutto si arrende all’inarrestabile divenire delle cose”.
A tre anni dall’album d’esordio E forse sono pazzo, e dopo il tributo ai grandi della musica italiana con A ritrovar Bellezza, Diodato torna con un nuovo lavoro, Cosa siamo diventati: “Ho lavorato a lungo a questo album perché volevo potesse essere una fotografia nitida del mio vissuto e della mia attuale visione musicale. Ho cercato a lungo le parole giuste arrivando a scavare a fondo in un processo che talvolta, non lo nego, è stato anche doloroso. Volevo ci fosse tutta la verità, tutta la sincerità possibile. Cosa siamo diventati doveva rappresentarmi appieno e doveva anche essere un deciso passo in avanti rispetto ai miei precedenti lavori. Oggi posso dire d’essere davvero felice del risultato finale”.
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Anticipato dal singolo Mi si scioglie la bocca, il nuovo album è stato in gran parte registrato in vere e proprie sessioni live in quella che fino a qualche anno fa era la casa di Renzo Arbore e che ancora oggi custodisce parte delle sue collezioni, migliaia di vinili, oggettistica singolare e giocattolini meravigliosi.
Tutto il lavoro produttivo successivo ha cercato di tutelarne l’intensità e di valorizzare il dialogo creatosi tra i musicisti.

Diodato: il 27 gennaio il nuovo album

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Il 27 gennaio 2017 torna con un nuovo progetto discografico, uno dei più talentuosi giovani cantautori italiani. Esce infatti  il secondo disco di inediti di Diodato dal titolo Cosa siamo diventati.
Sono stati tre anni intensi quelli che dal 2013, anno di uscita dell’album di esordio E forse sono pazzo, hanno segnato la vita del cantautore: dalla partecipazione al Festival di Sanremo nel 2014, alla vittoria del premio “Best New Generation” di Mtv, alle dodici puntate consecutive a Che tempo che fa che ispira il disco A ritrovar Bellezza, personale tributo ai grandi della musica italiana.
Da febbraio 2017 partirà anche il tour nei maggiori club italiani.
Queste le prime date:
2 febbraio 2017, Torino – Hiroshima
3 febbraio, Milano – Santeria Social
8 febbraio, Roma – Quirinetta
16 febbraio, Firenze – Spazio Alfieri
24 febbraio, Napoli – Lanificio 25
25 febbraio, Pulsano (Ta) – Villanova