BITS-CHAT: Un omaggio a Tenco e il sogno di Sanremo. Quattro chiacchiere con… Carmen Alessandrello

Originaria di Comiso (Ragusa), classe nel 1994, Carmen Alessandrello è una giovane cantante scoperta da Fonoprint, lo storico studio di registrazione bolognese che l’ha scelta tra i primi quattro artisti su cui puntare come etichetta discografica. 
Dopo aver pubblicato Un giorno dopo l’altro, brano con cui omaggia Luigi Tenco, è stata selezionata tra gli 8 finalisti di Area Sanremo, dove concorre con Quell’attimo di noi, nella speranza di poter calcare a febbraio il palco dell’Ariston nella categoria dei Giovani.
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Perché la scelta esordire con quella canzone di Tenco?

Io sono una cantante all’inizio della sua carriera e ho molti modelli ideali di riferimento. Sicuramente Luigi Tenco ha avuto un ruolo chiave nel rinnovamento della musica leggera italiana mettendosi in gioco completamente regalando delle poetiche di intimità e di malinconia che possono definirsi universali.
Come hai lavorato alla reinterpretazione del brano? Mai avuto qualche timore del confronto con una personalità “importante” come quella di Tenco?
Ho lavorato alla canzone coadiuvata dallo staff di Fonoprint per adattarla ad un nuovo momento storico ed una personalità musicale molto diversa come la mia. In questo lavoro è stato fondamentale il contribuito di Bruno Mariani che non solo ha prodotto il brano ma che mi ha letteralmente guidata in questo percorso di avvicinamento al grande cantautore.
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Un giorno dopo l’altro anticipa un intero album di cover italiane a cui stai lavorando: puoi già dire qualcosa sugli altri brani, sui criteri con cui sono stati scelti o sul nuovi “volti” che vuoi dare ai brani per l’album?
Non posso ancora svelare i titoli degli altri brani che andranno a comporre l’album. Tuttavia posso affermare che si tratterà di canzoni di grandi cantautori, i maestri che mi hanno formata musicalmente e che io considero come riferimenti non solo personali ma universali per la musica italiana. Un omaggio all’italianità ed al cantautorato di grande spessore.
Sei uno dei quattro artisti su cui Fonoprint ha deciso di puntare come etichetta discografica: come ti sei avvicinata a quella storica realtà bolognese e qual è stato il tuo percorso al suo interno?
E’ successo tutto molto velocemente, quando ancora vivevo con la mia famiglia a Comiso, un piccolo paese della Sicilia.
Improvvisamente, come in un film, mi sono trovata catapultata in una dimensione molto diversa. Dopo un primo momento quasi di incoscienza, ho preso consapevolezza che il mio sogno più grande si stava in qualche modo avverando. In Fonoprint mi sono trovata subito a mio agio perché sono stata circondata da persone preparate che mi seguono con passione e che credono in me.
Fonoprint è diventata la mia seconda famiglia e mi auguro che questa collaborazione possa continuare con soddisfazione reciproca.
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L’esperienza ad Area Sanremo invece cosa ti ha lasciato?
E’ stato un altro tassello di questo sogno che è la vita, fatto di successi inaspettati, incontri, porte che si aprono, magicamente. Io mi pongo un po’ come Alice che attraversa lo specchio, mi sembra tutto molto luccicante e fantastico. Anche se il lavoro a volte è duro e richiede dedizione e sacrifici.
Quali sono i tuoi riferimenti musicali? Hai un disco o un singolo brano a cui ti senti particolarmente legata?
Sin da bambina ho avuto un mito musicale: Whitney Houston. Amo profondamente l’universo sonoro che, con la sua voce incredibile, ha saputo interpretare.
Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato dai al concetto di ribellione?
Il concetto di ribellione significa imporre una visione nuova agli stilemi che non corrispondo più all’epoca in cui viviamo e soprattutto agli ideali e le speranze di una giovane ragazza, come me, di 22 anni che si affaccia alla vita.
Il video di Quell’attimo di noi è disponibile a questo link.