Nel nuovo singolo VOODOOANSIAH “sputa” fuori veleno contro la società che abbandona gli ultimi e gli emarginati, coloro che non riescono a incasellarsi in nessuno schema preciso e rimangono estraniati dal mondo, senza la possibilità di farne davvero parte.
Uno sfogo in versi, un esercizio di stile che mostra un lato più urban e inaspettato dell’artista casertano.
Pregiudicati Spregiudicati
Tutti i miei amici inguaiati
Escono tardi rientrano tardi
Dio perdona quei bravi ragazzi
Penso alle mie tu pensa alle tue
Non ho mai chiesto a nessuno
La Fila ai bancomat dopo le due
Cavalli scattano formula uno
Due sessanta su un BMW
Così bianca guarda che luna
Spilli addosso fanno voodoo
Mi sono perso non torno più
Mi sento
Metà uomo
Metà bestia
Questa vita
Non è più la stessa
E menomale
Faccio differenza
Parla tanto a me non interessa
Ho l’ansia che mi sale
E una vita da rifare
Bambini per la calle
Sanno cosa fare
Milano come colpo grosso
Ho deciso di fare tutto ciò che posso
Leviamo l’amaro col rosso
Niente ha valore però tutto ha un costo
È così che va
Problemi con tutta l’autorità
Siamo gli sbagli della società
Me la godo perché so che finirà
Dopo si vedrà, l’odio accelera
Nessuno che dice la verità tu vuoi scommettere
Tutti che vogliono fare un giro sulla stessa giostra io voglio scendere
Ho l’ansia che mi sale
E una vita da rifare
Bambini per la calle
Sanno cosa fare
Solitudine e alienazione sono i temi al centro di Stare bene, il nuovo singolo di ANSIAH, l’artista misterioso ed eclettico che con la sua musica e il suo immaginario cupo e grottesco, invita gli ascoltatori ad una riflessione distopica sul mondo.
“Ci sono dei giorni in cui mi costringo a stare bene, sorridere, uscire e parlare con le persone, solo che a volte questa cosa mi pesa più del solito ed è un po’ inutile, perché per quanto mi impegni io so di avere una falla nel sistema da questo punto di vista. Tutto il brano ruota intorno al cercare di accettarmi e perdonarmi perché non riesco ad essere contento o espansivo come mi vorrebbero. Non è vittimismo ma consapevolezza, una presa di coscienza di me stesso. Stare bene non è uno sfogo malinconico o triste, ma il manifesto di ciò che sono”.
Il punto di forza del brano è la contrapposizione tra la sensibilità del tema e il sound completamente “da festival”, sospeso in un dualismo tra il sentire troppo e il sentire nulla.
A stare bene non so come si fa
Sto cercando una scusa
Per non dire agli altri
che il loro meglio
Oggi non mi aiuta
Mattina tardi sento già che mordi
Mi ama e mi consuma
Sento solo il sesso e l’hangover
Un altro giorno che muore
Dovrei essere migliore
Mi sento l’ultimo ed apatico
Non centro con questa gente
Non hai pensieri quando ti svegli
non sai cosa ti perdi
È un altro giorno che ci riprovo
Parlo a tutti
Sorrido in foto
Ma a stare bene non so come si fa
Distrarmi, restare tra gli altri,
Calmarmi
Ma a stare bene non so come si fa
Parlarti, cucire i miei sbagli
e perdonarmi
Ma a stare bene non so come si fa
A stare bene non so come si fa
Da un estremo all’altro
Cerco equilibrio
Per restare vivo
Penso ancora quando
Mi divertivo
Si è rotto qualcosa
Sento solo il sesso e l’hangover
Dentro sono giorni che piove
Vorrei essere migliore ma
Mi sento l’ultimo ed apatico
Non centro con questa gente
Non hai pensieri quando ti svegli
non sai che cosa ti perdi
È un altro giorno che ci riprovo
Parlo a tutti
Sorrido in foto
Ma a stare bene non so come si fa
E farò a meno di te
farò a meno della metà
ho fatto pace con me
È tutto inutile
A stare bene non so come si fa
Distrarmi, restare tra gli altri,
Calmarmi
Ma a stare bene non so come si fa
Parlarti, cucire i miei sbagli
e perdonarmi
Ma a stare bene non so come si fa
A stare bene non so come si fa
Classe ‘93, nasce a Caserta e proprio lì muove i primissimi passi nel mondo underground. Si definisce un alieno, un individuo che non trova il proprio posto nella società, nella quale non riesce a rispecchiarsi.
Da piccolo si innamora dell’hip-hop ma alla old school preferirà sempre il rap contaminato da altri generi. Crescendo sposta l’attenzione sul punk e il metal, ma anche, e soprattutto, sulla techno e la drum’n’bass. Questo “dualismo” è alla base della maggior parte dei suoi lavori. I testi, a volte “violenti” e provocatori, raccontano tutto il suo malessere, i dubbi e la rabbia. A novembre 2022 pubblica il singolo d’esordio “TRACCIA 0”, seguito nei mesi successivi da “100 GIORNI”, “TAGLIA” e “Backrooms”.
“Niente di buono”, esce il 16 giugno 2023 e segna l’inizio di un percorso verso un sound più morbido ed elettronico. Segue “MK ULTRA”, uscito il 20 ottobre, un grido nel silenzio, una metafora disturbante sulla società in cui viviamo. A febbraio 2024 pubblica “L’ultima mezz’ora”.