#MUSICANUOVA: Alan Walker, The Spectre

The Spectre è un remake di un brano strumentale che ho pubblicato qualche anno fa con il titolo di Spectre.
Come già accaduto nel 2015 con Faded, alla strumentale originale è stata aggiunta tutta la parte vocale.
Alcuni di voi riconosceranno questo brano perché l’ho suonata in tutti i miei recenti show e i feedback e la reazione del pubblico è sempre stata entusiasmante. Sono felicissimo che sia finalmente arrivato il momento della release ufficiale perché questo brano è dedicato ai miei fan più veri, quelli che mi seguono sin dal giorno uno.”
Parola di Alan Walker.

Dal dicembre 2015 l’artista norvegese ha pubblicato quattro singoli, Faded, Sing Me To Sleep, Alone e Tired (feat. Gavin James), prendendosi la scena nei dancefloor internazionali. The Spectre è il quinto capitolo della sua fortunatissima saga dance.

Ma che belli i remix di Malibu!

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La svolta al lieve sapor di country e soft rock di Miley Cyrus con Malibu ha spiazzato un po’ tutti, diciamolo, perché tutto da lei ci si aspettava meno che si mettesse a seguire le impronte dell’amata (e madrina) Dolly Parton.

Però è anche vero che il pezzo – dopo un paio di rodaggi – si mostra in tutta la sua limpida semplicità, con quella melodia rasserenante e i suoi scenari di quiete.
Adesso del pezzo sono arrivati anche i remix ufficiali, alcuni dei quali portano firme dorate delle consolle, tra cui TiëstoAlan Walker e Dillon Francis.
Quelle che ne vengono fuori sono riletture elettroniche interessanti e a loro modo sorprendenti…

…. e poi la mia versione preferita, realizzata da Lost Frequencies: un piccolo pezzo di paradiso ricreato dai sintetizzatori.

BITS-RECE: Sia, This Is Acting (Deluxe Edition). L’abbagliante luce della musica

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
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In mezzo alla tantissime stelle, stelline e stelline dello showbiz, Sia è un caso a parte.

Una popstar atipica. È partita dall’essere semplicemente una voce che dava anima ai pezzi di David Guetta ed è diventata in pochi anni uno dei nomi più luccicanti dello scenario pop-dance mondiale.

Mondana al limite del necessario, praticamente assente nei suoi video, è persino riuscita a trovare un modo per scomparire anche quando c’è, nascondendo il volto dietro a quelle parruccone bianche e nere che ormai portano il suo marchio. Un modo di giocare con l’immagine quasi dispettoso e provocatorio. D’altronde, Sia è l’esempio di come una musicista possa toccare i vertici delle chart anche senza fare bella mostra del suo corpo, ma mettendosi in mostra con ben altre doti.

Prima che il grande pubblico vedesse comparire la sua figura, Sia era esclusivamente una voce, una grandissima voce. Potentissima e quasi illimitata, dava alle canzoni dance una lucentezza unica. Ecco, la voce di Sia brilla, scoppia di luce, esplode come una manciata di glitter sul viso.

Se troppo spesso le parti vocali nei brani dance si sono ridotte a poco più di riempitivi, Sia ha messo la voce indiscutibilmente al centro, esercitando con forza in ogni singolo brano un’intensità interpretativa praticamente unica, quasi una sofferenza commovente che lascia a bocca aperta e occhi sbarrati.

Il suo ultimo album, This Is Acting, è stato un successone globale, trainato da pezzi come Alive e Cheap Thrills.

Ora il disco viene ripubblicato in una versione deluxe in cui all’album in edizione standard si aggiungono tre inediti, il singolo The Greatest (in doppia versione, con e senza Kendrick L’amaro), un featuring di Sean Paul in Cheap Thrills e Move Your Body remixata dal nuovo idolo del dancefloor Alan Walker.

Una rispolverata all’abbagliante fascio di luce emanato da quest’artista straordinaria che sì, fa riempire le piste da ballo, ma regala in ogni occasione anche un nuovo pezzo di anima. Un’anima che balla, si contorce, soffre, splende.