Achille Lauro senza sosta: dopo il rock di “1969”, arriva la dance di “1990”

Vulcanico Achille Lauro!
Dopo la fortunata partecipazione a Sanremo e a neanche 6 mesi dall’uscita di 1969, l’artista romano è già ponto a inaugurare una nuova era discografica.
Con la consueta strategia del messaggio diretto rivolto alla stampa, Lauro ha annunciato l’uscita in radio del nuovo singolo, Delinquente, ma soprattutto ha anticipato i suoi prossimi progetti: dopo il samba-trap di Pour l’amour e il rock di 1969, la prossima svolta del rapper e cantautore sembra che sarà… la dance!
Il nuovo album ha già un titolo, 1990, un tributo al decennio glorioso della italo-dance, ma anche l’anno di nascita di Lauro.

“Ciao,
sono felice di scrivervi di nuovo. Continuo a ringraziarvi per quello che è stato fatto per me quest’anno, è così incredibile che, anche se dovesse interrompersi, comunque vi sarei debitore per sempre.
Sono successe tante cose. 1969 è stato un disco apprezzato da tantissime persone, comprese voi. Da oggi è in radio Delinquente, un brano punk / rock and roll a cui personalmente sono molto legato perché lo considero parte fondamentale dell’anima dell’album. Poi il tour, che parte ‪il 3 ottobre da Firenze e arriva a Roma (per due date), Milano, Bologna, Venaria Reale e Napoli. Con me ci saranno anche degli amici, dei colleghi e ovviamente sempre Boss Doms. E poi un grande onore, aprire il Premio Tenco ‪il 17 ottobre.
Ma tutto questo lo avete visto sui miei social, lo sapete già.
Vi scrivo per dirvi una cosa nuova.
Avrei potuto continuare su questa strada e ricalcare all’infinito lo stesso sound. Ma la mia mente va altrove.
Quello che ci imprigiona in qualcosa ci fa scomparire.
Il tempo è un’illusione.
Il senso d’amore, il senso del nulla.
Questa piccola poesia ci accomuna.
A volte ho paura di accorgermi un giorno di aver sbagliato, di aver perso del tempo che non tornerà, di aver trascurato le cose importanti per vivere una vita che non esiste.
Mi sto fidando di voi.
Siete i primi a cui svelo che sto fondendo tutto in un unico insieme.
Non esiste più nulla per me, i generi musicali sono solo gabbiette per topi.
Pop, punk, rock, grunge, musica contemporanea.
Sono un’unica cosa.
Sto tornando con un’anima intima, malinconica, che è parte della vita.
Sto prendendo i ricordi di quando ero bambino, che sono la parte migliore di noi, quella che forse tutti nascondono.
Quel dolce rimpianto che ci lega profondamente.
Sono nato nel ‘90.
Ricordo che da bambino, e poi da adolescente, la musica che ascoltavo creava emozioni talmente forti da diventare oggi un ricordo a tratti malinconico.
Erano gli anni delle boy band, la musica dance anni ‘90 dominava i dancefloor di tutto il mondo, con quel suo sound inconfondibile e quel suo spirito libero ed euforico, emblema di una giovinezza spensierata. Erano gli anni in cui sono comparsi i ‪Daft Punk, Corona, gli ‪Eiffel 65 e Gigi D’Agostino solo per citarne alcuni. Alla fine del 2017, dopo aver scritto Rolls Royce e quasi l’intero album 1969, i ricordi d’infanzia e della mia adolescenza mi hanno portato alla mente le sonorità anni ‘90 e la musica dance. È così che a gennaio 2018 abbiamo buttato giù il primo brano ispirato a ‪La Bouche.
Da lì il passo è stato breve e abbiamo iniziato a scrivere la musica che ascolterete nel futuro disco, chiaramente rivista a mio modo ed in chiave estremamente intima e autoriale.
Cosa vi sto svelando?
1990 sta arrivando.
Il prossimo passo mi vedrà volare negli U.S.A. per completare questo lavoro che mi auguro possa piacervi tanto quanto Rolls Royce.
Intanto un’anteprima del nuovo mood ve la svelerò durante questo tour. Spero ci sarete e che mi accompagnerete anche in questa nuova prova.
Spero di non deludervi.

Achille Lauro”

Pónteme: tra Macarena e dembow, l’estate d’oro di Jenn Morel

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Tra tormentoni e tormentini di questa estate, ce n’è uno uscito in primavera e rimasto per qualche mese in sordina, ma che adesso si sta facendo strada a colpi di vigorose fiancate di dembow, una sorta di “cugino” del reggaeton e della dancehall: si tratta di Pónteme, il super pezzone d’esordio di Jenn Morel, cantante, ballerina e modella domenicana.

Nata e cresciuta nelle montagne della Repubblica Dominicana, Jennifer – nome poi tagliuzzato in Jenn – è emigrata negli Stati Uniti a 6 anni. Il suo inizio nel mondo dello spettacolo è stato come go-go dancer e cubista a New York, per poi fare l’ingresso nel corpo di ballo di LMFAO e Neyo e apparire nei video di Drake, Nicki Minaj e Trey Songz.
Alla musica è arrivata quasi per caso, proprio grazie a Pónteme: il brano è apparso sul profilo Instagram di Jenn come uno dei suoi #FlowFridays, una vetrina rap settimanale in cui improvvisava rime su basi strumentali: “Il mio passaggio alla musica è stata un’esperienza straordinaria. Quello che era iniziato come uno dei miei ‘flow’ da un minuto è cresciuto fino a diventare qualcosa di più grande di me, un modo per altre donne di avere fiducia ed esprimere loro stesse”.
Complici un astuto campionamento della Macarena e una coreografia sufficientemente provocante, Pónteme si è diffusa su Instagram con l’hashtag #PóntemeChallenge e i video di utenti alle prese con le sue mosse non si contano.

E proprio mentre la canzone stava facendo il giro dei dancefloor e delle radio di mezzo mondo, Jenn ha assestato un nuovo colpo con un nuovo singolo, 1990.
Anche in questo caso c’è di mezzo la ripresa di un altro successo, 1977 di Ana Tijoux, mentre il testo racconta la storia di una ragazza cresciuta nella Repubblica Dominicana con grandi sogni in testa.
Il pezzo è tratto dal mixtape #FlowFriday Vol.1.

E’ nata una stella o sta passando l’ennesima meteora? Vedremo. Intanto, nel dubbio balliamo…