#NUOVAMUSICA: Mosche feat. Nevruz Joku, Talent

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“L’artista viene spesso messo nello stesso grande calderone di chi non ha la minima cognizione di cosa sia l’arte (intesa in tutte le sue accezioni) ma ha solo interesse ad apparire e a farsi plasmare per far ingrassare le major. Assistendo all’ennesima dimostrazione di un’Italia in cui non viene premiata la meritocrazia, l’unico posto dove far sentire la propria voce resta la strada”. 

Così le Mosche raccontano il loro nuovo singolo, Talent, che vede anche la partecipazione di Nevruz Joku, noto al pubblico per essersi guadagnato il terzo posto proprio grazie a un talent show, X Factor.

Il progetto Mosche nasce nell’ottobre 2014 a Roma e si manifesta come naturale bisogno di esprimere, come osservatori esterni, la disillusione che caratterizza gli inizi di questo secondo millennio. Le persone credono e cercano continuamente di sentirsi al centro del mondo, celebrando invece un isolamento ed una povertà spirituale potenti: non cercano mai dentro se stessi la causa del proprio malessere.
Attraverso un “ronzio” ad alto volume, le Mosche fanno luce sul “letame” attorno al quale volano e di cui sempre si sono per necessità nutrite.
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“Sono pigro, torno alle cover”: Giuliano Palma torna con Groovin’

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Dagli Aristogatti a Elton John, passando per Vasco Rossi.

Dopo Old Boy, uscito due anni fa, per il nuovo progetto discografico, Giuliano Palma torna al mondo delle cover,e lo fa con Groovin’. Il motivo di questa scelta è lui stesso a rivelarlo, tra il serio e il faceto: “Sono pigro, di una pigrizia che a volte rasenta l’accidia: inizialmente volevo tornare con un album di inediti, poi ci sono state delle vicissitudini personali e professionali che mi hanno tenuto lontano dalla scrittura, e la pigrizia ha preso il sopravvento: non volevo pubblicare un disco di cui non fossi convinto, così ho scelto le cover”.
Per la prima volta nella sua carriera, durante la lavorazione di Groovin’ non ha curato personalmente tutti i dettagli – a cominciare dai fiati -, ma si è affidato alle mani del nuovo team, di cui fanno parte Fabrizio Ferraguzzo, Riccardo “Deepa” Di Paola e Riccardo “Jeeba” Gibertini, perché – confessa – aveva capito di potersi fidare e di aver trovato in loro il giusto feeling, il “groove” che dà il titolo all’album.

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E lui il groove è uno che ce l’ha sempre avuto, a differenza di altri che si sono persi, distratti, e che il groove non hanno saputo mantenerlo: sono proprio queste persone quelle che, metaforicamente, compaiono sulla copertina del disco girate di spalle, mentre lui prosegue per la sua strada guardando dritto l’obiettivo (“Dicono che sono un crooner, e quindi croono“), sempre attraverso gli immancabili occhiali neri.
E proprio parlando di groove e del nuovo gruppo di lavoro, Giuliano non riesce a trattenersi dall’esprimere il rammarico e la rabbia per la fine del rapporto professionale con il suo storico collaboratore e amico Fabio Merigo: “Insieme avevamo una missione, e dopo tanti anni non avrei immaginato che finisse così, invece l’ho visto perdersi per strada per una donna. E’ stato come un tradimento”.

Nelle 13 cover dell’album non mancano le partecipazioni, come quella di Cris Cab nella versione italiana di Bada Bing, scelta come primo singolo (“Per la versione italiana la casa discografica si è rivolta a me: è la prima volta che metto in un mio album un pezzo di cui sono solo ospite”), Fabri Fibra per Splendida giornata di Vasco Rossi, riletta in chiave reggae, Clementino in I say I’ sto cca di Pino Daniele (“La presenza di Fabri Fibra e Clementino mi aiuta ad avvicinare a miei suoni un pubblico che altrimenti ne resterebbe distante: sono felice che Fibra abbia accettato, perché è un artista per nulla mondano, Clementino ha spaccato rappando in slang”), e Chiara in Don’t Go Beaking My Heart, portata al successo a Elton John e Kiki Dee (“Chiara l’ho conosciuta perché abbiamo lo stesso management: per questo pezzo è perfetta”).
Tra gli altri brani, menzione speciale meritano Eternità dei Camaleonti, You’ll Never Walk Alone, scritto nel 1945 dal duo statunitense Rodgers/Hammerstein e così popolare da divenire l’inno ufficiale del Liverpool (“Quando ci sono le partite è bellissimo vedere tutto il pubblico, dal bambino alla vecchietta con la sciarpa della squadra, intonare la canzone”), Qui e là di Patty Pravo, e Alleluja! Tutti jazzisti, tratta dal cartone animato Gli Aristogatti e già presente in We Love Disney (“Questo era il pezzo che tutti gli artisti coinvolti nel progetto volevano fare, ed è stato affidato a me!”).

A chiudere l’inedito Un pazzo come me (“Parla degli inquieti”).

Groovin’ è dedicato a Carlo Ubaldo Rossi, musicista e produttore scomparso nel 2015 in un incidente: “La sua perdita è uno strazio, non saprei definirla diversamente”.

#NUOVAMUSICA: Rihanna, Sledgehammer

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Direttamente dalla colonna sonora del nuovo episodio cinematografico di Star Trek, Beyond, Rihanna ci sbatte nelle orecchie Sledgehammer.

Dopo il dubbio gusto di Anti, finalmente un gran pezzo. Quando vuole, RiRi sa fare le cose in grande stile (soprattutto se la penna per scrivere le canzoni la prende in mano Sia…).

E vogliamo parlare del video?? Visionario al cubo!!

#NUOVAMUSICA: Moreno,Un giorno di festa

Frutto dell’incontro con Big Fish, Un giorno di festa è il nuovo singolo di Moreno, antipasto estivo del nuovo album in arrivo il 2 settembre.
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Il brano, ultra-light e “colorato”, sembra riproporre un po’ la ricetta che lo scorso anno fece scoppiare la bomba di Roma-Bangkok: base tra dancehall, pop ed elettronica, una forte dose di hip hop touch e testo spensieratissimo, dove il sole e le spiagge sono i protagonisti.

Tutti i presupposti per farne una nuova mega-hit.

Furbino, il ragazzo, furbino!! 

DAVID GILMOUR: in concerto nel nostro paese dal 2 all’11 luglio 2016

DAVID GILMOUR

in concerto nel nostro paese dal 2 all’11 luglio 2016 

Il suo ultimo album solista ‘Rattle That Lock’

è da 40 settimane in classifica in Italia

DAVID GILMOUR arriverà in Italia questa settimana con il suo attesissimo tour mondiale ‘Rattle That Lock’. Sei sono le date dove la leggendaria voce e chitarra dei Pink Floyd si esibirà in incantevoli contesti storici, 2 – 3 luglio al Circo Massimo di ROMA, 7 – 8 luglio POMPEI e 10 – 11 luglio all’Arena di Verona (VR). Un’occasione straordinaria per ascoltare dal vivo i brani contenuti nel suo quarto album solista da studio, pubblicato lo scorso 18 settembre e arrivato ai vertici delle charts mondiali. Anche in Italia ‘Rattle That Lock’ ha raggiunto la prima posizione e da allora da ben 40 settimane è presente nella classifica FIMI.

Questo straordinario disco è prodotto da David Gilmour e Phil Manzanera dei Roxy Music. A firmare cinque dei dieci testi delle canzoni dell’album è Polly Samson, storica collaboratrice e compagna di vita di Gilmour (Rattle That Lock – A Boat Lies Waiting – In Any Tongue – Girl In A Yellow Dress – Today). L’ispirazione di “Rattle That Lock” parte dall’idea di rappresentare una “giornata tipo” e abbraccia la miriade di pensieri e stati d’animo che ognuno di noi prova nella quotidianità, dai più intimi e personali a quelli più materiali e leggeri.

David Jon Gilmour CBE nasce il 6 marzo 1946 nel Cambridgeshire. Suo padre Douglas era un docente all’Università di Cambridge e sua madre Sylvie lavorava come film editor alla BBC. A 16 anni, nel 1962, David entra nella sua prima band chiamata The Rambles e l’anno successivo comincia un corso di livello A al College di Arts Technology nel Cambridgeshire. È lì che incontra lo studente d’arte Roger “Syd” Barrett. Dopo aver lasciato il college nel 1964, Gilmour collabora alla formazione di una delle semi-pro band di maggior successo della scena di Cambridge: i Jokers Wild. La decisione di Gilmour di entrare nei Pink Floyd nel dicembre 1967 cambia il corso della sua vita, proiettandolo ai vertici della storia del rock globale. Con i suoi 54 anni di carriera, David Gilmour è considerato uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi ancora in attività e continua a entusiasmare il pubblico con la sua chitarra e il suo modo di cantare.

STEVE VAI: doppio appuntamento con il Passion and Warfare 25th Anniversary Tour

STEVE VAI

Doppio appuntamento in Italia con il suo Passion and Warfare 25th Anniversary Tour

Tra i più virtuosi chitarristi del nostro tempo, Steve Vai sarà un vero grande protagonista in Italia il prossimo luglio: in aggiunta ai tre concerti con i G3 di Satriani, il chitarrista sarà in Italia per altre due date da headliner, con il suoPassion and Warfare 25th Anniversary Tour. Gli appuntamenti sono fissati per mercoledì 6 luglio all’Anfiteatro del Vittoriale di Gardone Riviera (BS) nell’ambito del Festival Tener-a-mente e giovedì 7 luglio al Castello di Udine. Ibiglietti per entrambi i concerti sono disponibili sul circuito Ticketone.

Passion and Warfare, considerato una delle più grandi registrazioni per chitarra rock di tutti i tempi, è l’album simbolo di Steve Vai che, per celebrare il 25° anniversario dell’uscita del disco, ha deciso di intraprendere un tour mondiale davvero speciale. In ogni tappa di questo tour, Vai eseguirà da cima a fondo tutte le musiche di Passion and Warfare e anche nuove composizioni che andranno ad arricchire uno spettacolo già di per sé grandioso. Nelle prossime settimane, la Sony Music Entertainment e Legacy Recordings annunceranno l’uscita dell’edizione celebrativa del 25° anniversario di Passion and Warfare: una pubblicazione speciale che, oltre alle ben note tracce dello storico album, conterrà anche i brani inediti .

Steve Vai è un alchimista musicale di prim’ordine: mentre molti musicisti si inseriscono con facilità in una singola categoria, la sua visione musicale rimane unica e inclassificabile. Virtuosismo e versatilità rappresentano per il chitarrista due facce della stessa medaglia: i fan di ogni genere musicale sono stati catturati nel corso della sua carriera dalle straordinarie abilità chitarristiche che lo contraddistinguono e dalla sua capacità di sfruttarle per esplorare l’ampio spettro delle emozioni umane. È stato in tour in ogni angolo del mondo, come solista, come membro dei G3, con Frank Zappa e anche con band quali gli Alcatrazz, The David Lee Roth Band e Whitesnake. Vai ha composto, prodotto e progettato tutti i suoi album da solista e li pubblicati per la sua etichetta discografica, la Favored Nations.

Nel corso della sua carriera, Steve Vai ha raggiunto cifre da capogiro: 15 milioni di dischi venduti, la vittoria di 3 Grammy Awards e 15 nomination. L’uscita del suo sedicesimo album da solista, The Story of Light del 2012 è stata accompagnata da un tour epico con 253 date in 52 paesi. La sua ultima pubblicazione, il doppio cd/doppio dvd  Stillness In Motion – Vai Live in L.A, ha dato il via alla sua collaborazione con la SONY/Legacy e, con il nuovo tour all’orizzonte e l’uscita dell’edizione celebrativa del 25° anniversario del suo album simbolo, Passion and Warfare, anche il 2016 si preannuncia per Vai come un anno ricco di appuntamenti.

 

STEVE VAI

Passion and Warfare 25th Anniversary Tour

Mercoledì 6 luglio 2016 

Gardone Riviera (BS), Festival Tener-a-mente, Anfiteatro del Vittoriale– via Vittoriale 12

Gradinata libera: € 25,00 + prev.

Platea laterale: € 30,00 + prev.

Platea e gradinata numerata: € 35,00 + prev.

Poltronissima: € 40,00 + prev.

Giovedì 7 luglio 2016 

Udine, Castello – piazzale del Castello

Poltronissima: € 35,00 + prev.

Poltrona numerata: € 28,00 + prev.

 

Biglietti disponibili sul circuito Ticketone (www.ticketone.it) e relativi punti vendita.

#NUOVAMUSICA: Fabio Cinti, Perturbamento

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“Quello di Perturbamento è uno dei testi centrali dell’album, tra quelli che più ne descrive il clima e l’argomento trattato in generale: la coscienza di essere vivi in questo momento, non nel passato, non nel futuro. È perciò indispensabile non sottrarsi al presente, alle sue insidie e alle sue possibilità, riappropriandosi anche del passato al quale, con la nuova coscienza, possiamo guardare con un sorriso.
Tutta la vita vissuta conta, spesso ti è sembrato che il tempo davanti fosse infinito e che mai sarebbe arrivato il tuo momento. E invece ora è arrivato, e improvvisamente sai bene che è incominciato tutto da qui, ma fin dal primo respiro. E se in passato non avresti mai detto di dover affrontare proprio tutto, adesso è arrivato il momento di farlo, di bagnarsi sotto un temporale senza nessuna preoccupazione.”

Così Fabio Cinti descrive Perturbamento, il singolo che anticipa il nuovo album Forze elastiche, prodotto da Paolo Benvegnù e in arrivo il 20 settembre.
Fra gli ospiti presenti, anche Nada e The Niro.

…no, non essere così distante,
non prepararti al temporale,
lascia che ogni goccia ti colpisca,
sarà un sollievo poterti asciugare

Milva: un triplo album in omaggio alla pantera “rossa”

Un triplo album per celebrare la pantera di Goro, Milva, una delle più internazionali della storia della musica italiana.
Nei tre CD sono inclusi, naturalmente, i più grandi successi conosciuti, ma anche diverse canzoni riscoperte grazie alla passione e alla tenacia di collezionisti, ed oggi pubblicate da Bmg per la prima volta in tre CD, per un totale di 46 brani.

Milva vanta una carriera cinquantennale, oltre 70 album pubblicati e concerti nei teatri di tutto il mondo, e data la vastità della sua produzione, non tutto il materiale audio è rintracciabile e molto bisognerebbe fare per recuperare e salvare canzoni che hanno fatto e fanno parte della nostra cultura.

Questo triplo album è la testimonianza di una straordinaria carriera costellata di successi.

Nei primi due CD si trovano le canzoni del periodo Ricordi e Metronome/Ricordi (1967-1993), fino ad arrivare a The show must go on di Giorgio Faletti (ultima presenza della cantante al Festival di Sanremo del 2007) e a Non conosco nessun Patrizio di Franco Battiato (2010), ultimo album registrato in studio.
Tra i brani interpretati da Milva molti portano firme prestigiose: da Ennio Morricone, ad Antonello Venditti, Negrini, Facchinetti, Enzo Jannacci, ma anche Vangelis, Ron e Biagio Antonacci, Battiato.
Nel terzo CD trovano spazio molti brani mai masterizzati prima su CD, da E per colpa tua…. e Va bene, ballerò tratti da un 45 giri del 1972.
Ma ci sono anche incursioni artistiche nell’estremo Oriente, con brani cantati in giapponese. E’ il caso di Ho capito che ti amo di Luigi Tenco, Canzone di Don Backy, Detto Mariano e Da troppo tempo di Colonnello/Albertelli.
Infine, un assaggio tratto dall’opera teatrale Cantata di un mostro lusitano, con le musiche di Peter Weiss e adattamenti di Strehler/Carpi.
Cover Milva

CD1
Milord
Canzone
La Filanda 
Da troppo tempo
Nulla rimpiangerò
M’ama non m’ama Canzonissima 1968
Un sorriso 
Metti una sera a cena
Mediterraneo 
La pianura
Monica delle bambole
Uno come noi 
Io di notte
Primo amore
Little man (Piccolo ragazzo)
Dipingi un mondo per me Rai TV Partitissima 1967

CD2
La Rossa
Alexanderplatz
Sono felice
Uomini addosso
The show must go on
Mon amour
Una storia inventata
Marinero
Eva dagli occhi di gatto
Il dritto (feat. E.Iannacci)
Rinascerò (preludio para el ano 3001) Live con A.Piazzolla
Canto a Lloret
Centro di gravità permanente
E ti amo veramente
Sono nata il 21 a primavera
Non conosco nessun Patrizio

CD3
E per colpa tua…
Se piangere dovrò Canzonissima 1969
Io lo farei
Qualcosa di mio Commedia musicale ‘Angeli in bandiera’
Va bene, ballerò
Ho capito che ti amo (in giapponese)
Domenica, domenica
Fumo e odore di caffè
Cantare e vai Sigla finale programma Rai-Tv Al Paradise 1983
Da troppo tempo (in giapponese)
Canzone (in giapponese)
Diego Cao Cantata di un mostro Lusitano
Nel buio Cantata di un mostro Lusitano
Juana Cantata di un mostro Lusitano

#NUOVAMUSICA: Syria, Islanda

“Intensità, purezza e durata: quando queste tre misure sono relazionate ad una storia d’amore, allora si parla della storia più importante della nostra vita!
Islanda è un inno ai primi secondi di attrazione e scoperta, una celebrazione del momento in cui ci innamoriamo e che poi diventa magicamente eterno.”

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Cover di Heart Attack dei Flight Facilities, adattata e riarrangiata da Davide Ferrario con il testo in italiano di Dario Moroldo, Islanda è il singolo che segna il ritorno tra pop e dance di Syria.

Il brano anticipa il nuovo album atteso a settembre.