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Super Bowl 2025: Kendrick Lamar sarà il protagonista dell’Halftime Show
Super Bowl 2025: Kendrick Lamar sarà il protagonista dell’Halftime Show
Si tratta di uno degli annunci più attesi di ogni anno, ed è arrivato: Kendrick Lamar sarà il protagonista del Halftime Show del Super Bowl 2025.
Il rapper si esibirà al Caesars Superdome di New Orleans domenica 9 febbraio 2025, durante l’intervallo della finale del Super Bowl, l’evento sportivo e televisivo più seguito negli Stati Uniti, arrivato alla LIX edizione.
Il diretto interessato ha commentato ha commentato l’annuncio con queste parole: “La musica rap è ancora il genere più impattante di sempre. E io sarò lì a ricordare al mondo il perché. Hanno preso quello giusto”.
L’evento vede la partnership tra Apple Music, sponsor dell’evento, NFL, organizzatore del Super Bowl, e l’etichetta discografica Roc Nation.
Queste le parole di Jay Z, fondatore di Roc Nation: “Kendrick Lamar è davvero un artista e un performer unico nella sua generazione. Il suo profondo amore per l’hip-hop e per la cultura plasma la sua visione artistica. Ha una capacità ineguagliabile di definire e influenzare la cultura a livello globale. Il lavoro di Kendrick trascende la musica e il suo impatto si farà sentire negli anni a venire”.
Oliver Schusser, Vice Presidente di Apple Music, Apple TV+, Sports e Beats ha aggiunto: “L’Apple Music Super Bowl Halftime Show è una celebrazione della musica che amiamo e degli incredibili artisti che la producono, il tutto sul più grande palco del mondo. Apple è entusiasta di portare questo spettacolo, con protagonista l’impareggiabile Kendrick Lamar, ai fan di tutto il mondo con la qualità audio spaziale di Apple Music, leader del settore, insieme a tanti video esclusivi, interviste, playlist e molto altro ancora su Apple Music”
“Pochi artisti hanno avuto un impatto così profondo sulla musica e sulla cultura come Kendrick Lamar. Più e più volte, Kendrick ha dimostrato la sua capacità unica di creare momenti che risuonano, ridefiniscono e scuotono le fondamenta stesse dell’hip-hop” afferma Seth Dudowsky, Head of Music di NFL. “Siamo entusiasti di collaborare con Kendrick, Roc Nation e Apple Music per offrire un altro indimenticabile Halftime Show”.
La direzione creativa della performance di Lamar sarà curata da pgLang.
La telecronaca dell’Apple Music Super Bowl LIX Halftime Show sarà prodotta da DPS con Roc Nation e Jesse Collins come produttori esecutivi e Hamish Hamilton come regista.
Roc Nation sarà anche il consulente strategico per l’intrattenimento dell’esibizione dal vivo.
La partnership pluriennale di Apple Music con NFL e Roc Nation unisce l’Halftime Show del Super Bowl a Apple Music, che celebra musicisti, autori, produttori e fan e offre la migliore esperienza di ascolto musicale al mondo con un catalogo di oltre 100 milioni di brani e un suono coinvolgente potenziato dall’audio spaziale.
#MUSICANUOVA: Kill Ref & Hi-Fi Ensemble, “Filemone e Bauci”
#MUSICANUOVA: Kill Ref & Hi-Fi Ensemble, “Filemone e Bauci”
BITS-RECE: Jon Hopkins, “Ritual”. Liturgia elettronica per veri devoti
BITS-RECE: Jon Hopkins, “Ritual”. Liturgia elettronica per veri devoti
BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
Un titolo che da solo dice già tutto: Ritual.
Fin troppo didascalico per scoprire cosa nasconde al suo interno.
Il nuovo lavoro di Jon Hopkins, producer da oltre 20 anni sulla scena, sarebbe davvero la colonna sonora ideale per una cerimonia di un rito pagano, o addirittura di un nuovo credo.
Un’opera epica e monumentale, non certo pensata per un ascolto veloce o frammentario, ma per essere ascoltata dall’inizio alla fine senza soluzione di continuità, in uno stato di totale concentrazione. L’idea è quella di portare l’ascoltatore “dentro” alla musica, e per farlo l’ascoltatore deve realmente esserci, prendersi il tempo per restare nel “qui e ora”, almeno per i 41 minuti della durata.
Le otto tracce dell’album non sono altro che otto fasi in successione di un’unica, immaginaria celebrazione liturgica che evoca atmosfere oscure, potentemente suggestive, arcane.
Come dichiarato dallo stesso Hopkins, Ritual ha preso forma nella seconda metà del 2023, ma il suo “seme” era stato piantato già nel 2022, e tutto era cominciato nell’ambito di Dreamchine, un innovativo progetto pensato per celebrare la creatività, realizzato in collaborazione con artisti, scienziati e filosofi. Si trattava di un’esperienza di musica immersiva di carattere cerimoniale, per la quale il producer inglese era stato chiamato a comporre le musiche. Ascoltando ora il nuovo album si coglie bene il filo rosso che da Dreamachine ha portato a Ritual.
Ma chi conosce da tempo Hopkins non si farà certo cogliere di sorpresa di fronte a questa nuova opera, considerando la naturale tendenza dell’artista a ricercare una certa spiritualità nei propri lavori e creare panorami sonori fortemente evocativi.
Il racconto parte da uno stato di quiete (part i – altar), fatto di sussurri lontani (la voce è quella di Vylana, collaboratrice dilunga data di Hopkins, “alchimista del suono”, come lei stessa si definisce): è come l’inizio di un cammino che vuole i suoi tempi, la preparazione a un’esperienza mistica che si carica progressivamente di energia. L’ambient e il down-tempo, territorio in cui producer gioca in casa, si contaminano così piano piano di echi tribali e richiami ancestrali, accompagnando l’ascolto in un climax di tensione che raggiunge l’apice nel sesto movimento (part vi – solar goddess return, ma – lo ripetiamo – la suddivisione è puramente formale, perché il disco va considerato come un corpo unico). È a questo punto che, idealmente, si assiste all’epifania divina: è il momento dell’estasi mistica e della rivelazione.
Quella che segue, nelle ultime due tracce, è una decompressione che riporta lo spirito a una dimensione terrena, ma con il beneficio della visione celestiale a cui si è assistito.
Con Ritual Jon Hopkins allestisce il programma di un moderno rituale sciamanico modellato su suggestioni elettroniche; una cerimonia di cui è egli stesso l’officiante, e che sull’altare, al posto di calici e offerte, ha i sintetizzatori.
Oggettivamente, è un bel lavoro, ben prodotto (e ci mancherebbe!), che chiama l’ascoltatore a un’esperienza fortemente emozionale, ma che nello stesso tempo gli richiede un’attenzione totale e una motivazione sincera nell’arrivare dall’inizio alla fine. Prendere questo progetto solo in qualche singola traccia sparsa permette sì di coglierne la bellezza, ma vorrebbe anche dire perderne il senso più profondo, sfilacciarne il racconto, annullare l’intento dell’artista.
Ed è proprio qui che si intravede la fragilità di questo album. Nell’antica Grecia c’erano i culti misterici, le cui rivelazioni erano destinate esclusivamente agli iniziati: ecco, forse anche quella di Hopkins non è una rivelazione alla portata di tutti ma aperta solo ai suoi veri devoti.
#MUSICANUOVA: Lasersight – solomarco – Eva Bloo
Una selezione dei brani più interessanti usciti negli ultimi giorni.
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Lasersight, “Pelle d’oca”
Un inno alla giovinezza e alla spensieratezza.
Pelle d’oca è il nuovo singolo di Lasersight, al secolo Valerio Maracci.
Prodotto in collaborazione con la band MALPENSA, il brano prende ispirazione dalla “Sindrome di Peter Pan” e racconta il desiderio di non crescere mai, senza farsi troppo carico delle responsabilità tipiche dell’età adulta.
Dai balli di gruppo “alla Cecchetto” alle musiche di Bennato, fino al richiamo letterario alla teoria del “fanciullino” di Giovanni Pascoli, i riferimenti alla fanciullezza non mancano.
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solomarco, “Spezzabuio”
“Ho scritto Spezzabuio come se fosse una formula magica, un incantesimo per scacciare i periodi con meno luce. È una canzone d’amore dedicata alla ricerca personale e al proprio motivo”.
Spezzabuio è il nuovo singolo di solomarco.
Un brano con un immaginario suggestivo, immerso in un’atmosfera onirica. Gli elementi della natura diventano un mezzo per percepire la presenza di chi è distante.
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Eva Bloo, “Male”
Male è il nuovo singolo di Eva Bloo.
Prodotto da Pietro Fichtner, Male è un pezzo che gioca sul cambio della situazione e sull’inaspettato, parla di ossessione e lo fa ripetendo compulsivamente il titolo, con la cassa dritta come mezzo per parlare.
Una preghiera, un esercizio, un vizio, quando tutto ciò che si ama diventa routine e ripetizione, e per quanto faccia male ci richiama sempre a sé.
#MUSICANUOVA: Sequoia, “Aspetto te”
#MUSICANUOVA: Sequoia, “Aspetto te”
Aspetto te è il nuovo singolo dei Sequoia.
Il brano è il quarto estratto di La Terra santa, l’album di debutto della band, prodotto da Matteo Cantaluppi e in uscita a ottobre 2024.
Quando si perde il diritto di sbagliare, anche un errore diventa un atto di splendida ribellione.
Con questo brano i Sequoia lanciano una sfida ai canoni della normalità scrivendo un vero e proprio inno per i “perdenti cronici, però magnifici”.
“In una società che ha di fatto abolito l’opzione del fallimento, un inno alla vita da magnifici perdenti e la perenne voglia di riscatto, proiettata inevitabilmente verso una nuova romantica sconfitta, cantata a squarciagola.”
Una ballata rock avvolgente e dal sapore nostalgico, in cui le immagini del testo si adagiano su una strumentale carica di emotività.
Con Aspetto te i Sequoia mescolano la voglia di riscattarsi e di trovare il proprio spazio a un romanticismo irresistibile.
Il progetto Sequoia si radica nel terreno della tradizione della musica d’autore italiana, robusta nera corteccia dell’alternative rock e forti rami dal persistente fogliame punk.
Nasce dalla volontà di riscoprire le radici della canzone d’autore italiana attraverso un crocevia tra il suono alternative rock anni ’90 e il cantautorato classico.
Perduti disperati complici, perdenti cronici
però magnifici
Borgogna disperato abito, c’è un cielo a perdere
però magnifico
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un cane che viene dagli inferi
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un vento che viene a riprenderci
Perduti disperati complici, perdenti soliti
però magnifici
Promesse disperate a perdere, sempre le solite,
sempre magnifiche
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un cane che viene dagli inferi
Aspetto te
Tu non confonderti: l’amore è un vento che viene a riprenderci
#MUSICANUOVA: Gia Ford, “Loveshot”
#MUSICANUOVA: Gia Ford, “Loveshot”
All’orizzonte della pop music sta sorgendo un nuovo astro, Gia Ford.
Ipnotica e magnetica, contornata da un’aura dark, si è già guadagnata l’apprezzamento della stampa e di Sir Elton John, e si prepara ora alla pubblicazione del suo album di debutto, Transparent Things, in uscita il 13 settembre via Chrysalis Records (qui il pre-order).
Ad anticiparlo sono giù usciti i singoli Poolside, Alligator, Falling in Love Again e Paint me like a woman: ora è la volta del nuovo brano, Loveshot.
Il brano è nato come una visione di una miriade di personaggi che si affollano in una strada trafficata: un vecchio che distribuisce fiori, ignorato dai pendolari, un predicatore e una giovane ragazza costretta a crescere troppo in fretta.
“Loveshot osserva la razza umana e le storie che creiamo, e domanda come potremmo focalizzarci sull’amore più di quanto facciamo ora”, ha commentato Gia Ford.
L’alienazione si annuncia come il tema principale che attraversa tutto l’album. Sebbene ogni canzone operi nel proprio regno, tutte sono collegate da una linea di eccentricità che trasforma Transparent Things in un’odissea di emarginati: “La maggior parte dei personaggi di queste canzoni sono emarginati, tutti con modi unici di sentirsi alla periferia, in qualche modo.
Vi sono ripetuti riferimenti a creature, fantasmi e spiriti indefiniti. È un mondo a sé stante, in cui i personaggi hanno più cose in comune di quanto inizialmente pensassi fosse possibile”.
Questa la tracklist di Transparent Things:
1.Poolside
2.Loveshot
3.Alligator
4.Buzzing On You
5.Falling In Love Again
6.Paint Me Like A Woman
7.Try Changing
8.Housewife Dreams Of America
9.Don’t Down Me Out
10.The Porcupine
11.Our Mutual Friend
Nel frattempo, dopo aver suonato come supporter alle compagne di etichetta Marika Hackman e Francis dof Delirium a inizio anno, Gia Ford ha annunciato il suo primo tour da headliner nel Regno Unito, che inizierà a novembre. Tutte le date sul sul profilo IG.
Lazza, è l’ora della “LOCURA”. Il nuovo album fuori il 20 settembre
Lazza, è l’ora della “LOCURA”. Il nuovo album fuori il 20 settembre
Settimane di indizi e spoiler disseminati sui social hanno mandato i fan in fibrillazione, e finalmente l’annuncio è arrivato, al termine di LOCURA OPERA N.1, un evento live senza precedenti per il genere, allestito il 5 settembre ai piedi dello Stadio San Siro: è ufficialmente partito il countdown per l’attesissimo ritorno sulle scene musicali di Lazza, l’artista dei record, con 100 Dischi di Platino e 45 Dischi d’Oro all’attivo e oltre 4 miliardi di stream in carriera.
Il nuovo album, LOCURA, vedrà la luce venerdì 20 settembre per Island Records, e già è disponibile per il pre-order.
Non contento delle sorprese riservate al suo pubblico dal vivo, Lazza ne ha svelato anche l’artwork del nuovo album, un’opera visiva ispirata alla serie grafica di Francisco Goya dedicata alla tauromachia e ulteriore assaggio di un progetto di cui si intuisce già la portata straordinaria.
Programmato per il 5 settembre, nonostante l’annuncio solo alcuni giorni prima, l’evento live LOCURA OPERA N.1 è andato sold out in pochissimi minuti.
Si è trattato a tutti gli effetti una notte da primato, durante la quale Lazza ha presentato in anteprima otto dei nuovi brani dell’album, arrangiati ed eseguiti per l’occasione dall’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Enzo Campagnoli con accompagnamento al pianoforte del Maestro Aleksander Zielinski.
Per chi non ha potuto essere presente alla serata, l’evento è stato trasmesso in diretta su YouTube, tenendo incollati allo schermo oltre 60 mila spettatori.
In questa prima grande scintilla live di LOCURA Lazza ha voluto con sé sul palco due guest d’eccezione, Sfera Ebbasta e Ghali, indizio di collaborazioni che marchieranno a fuoco la tracklist del disco.
E per ascoltare in anteprima i brani contenuti nel nuovo album di Lazza, il NOVE propone in prima tv “Locura Opera N.1”, una serata evento in onda domenica 8 settembre alle 23:15.
photo: Jacopo Rossini e Luca Marenda
Di pari passo all’attesa per il nuovo album, cresce anche quella per il LOCURA TOUR 2025, prodotto da Vivo Concerti e in programma dal prossimo gennaio nei più importanti palazzetti italiani: 11 gli appuntamenti, di cui 4 all’Unipol Forum della sua Milano.
I biglietti sono disponibili su Ticketone e nei punti vendita autorizzati. L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei comunicati ufficiali.
#MUSICANUOVA: Keyra feat. SVM, “Scusame”
#MUSICANUOVA: Keyra feat. SVM, “Scusame”
Dopo Femmena e Scema, con il nuovo singolo Scusame Keyra rafforza ancor di più il legame con la sua terra d’origine.
Anche in questo brano l’artista campana non rinuncia al dialetto napoletano, sempre contaminato con sonorità pop/urban.
Scusame è un atto di autoanalisi in cui Keyra riconosce le proprie fragilità e chiede scusa per le sue insicurezze e la gelosia, emozioni legate ad esperienze familiari, che hanno influenzato le sue relazioni d’amore, spingendola verso l’autosabotaggio.
Scusame vede la collaborazione di Keyra con SVM: entrambe campane e legate da una profonda amicizia, dopo aver vissuto vicende sentimentali analoghe, in questo brano danno sfogo ai risvolti emotivi del loro dolore.
“Quando abbiamo scritto questo brano, Lorenza (nome di battesimo di SVM, ndr) era a Londra, mi ha raggiunto a Milano e siamo state h24 insieme. È stato bellissimo, ha rafforzato ancora di più il nostro legame e sarà un ricordo stupendo che porterò dentro per sempre.
Ammetto che non è sempre facile trovare supporto tra artisti emergenti nel nostro settore, ma io mi reputo fortunata ad avere lei nella mia vita perché non c’è gelosia, anzi, cresciamo insieme e ci aiutiamo a vicenda. Per me questo brano è una bellissima rappresentazione di come due artiste donne in Italia possono collaborare e unire i loro mondi, senza invidia e senza rivalità, ma solo con tanta stima reciproca, bene e amore per la musica”.
Tu me guard me ric è fernut
ma ij nun c crer
e scusm si ij parl tropp ma nun par over
t guard int’o’ scur sul pcchè là simm over
Nuj stis int’o’ liett sto megl senza pensier
Ah ma frnesc ca po ij t spar sul velen
a gelosi m’accir l’anema e na galer
sott e stell a fa ammore ma po nun so sincer
m rest l’odij sulament int’ a sti ven
Scusame Scusame
Scusami se piango
e si spezza il fiato
ho il cuore che è pazzo
e io sono pazza
scusami se cado
e poi do di matto
ma sono insicura
è sul paur
scusame scusame
scusame
ah ah x4
Scus si te rong’ tutt’ e po m’o pigl arret’
Scus pe parol ca t’aggia sul cuntat’
Passamm a nu iuorn perfett’ a na mala iurnata
Sul p’ogg po’ nun te vec cchiù’
Bebe p’ me tu si
A fin ro munn simm
Vullent comm cchiù do’ Vesuvio
Nun vuless maje ferni’
You do me like ecstasy
Ma sta cap nun m’o ddà
Pcciò tu nun t’annammurrà
scusami se piango
e si spezza il fiato
ho il cuore che è pazzo
e io sono pazza
scusami se cado
e poi do di matto
ma sono insicura
è sul paur
scusame scusame
scusame
ah ah x4
Le Orme: esce la riedizione dell’album “La via della seta”
Le Orme: esce la riedizione dell’album “La via della seta”
Dopo Le Orme & Friends, uscito a luglio, Warner Music Italy prosegue con la pubblicazione del catalogo di Le Orme, una delle band più importanti del progressive rock italiano.
Uscirà infatti il prossimo 27 settembre, ed è già in preorder al link https://bio.to/Leorme_
Originariamente pubblicato nel 2011, l’album sarà di nuovo disponibile nelle versioni vinile (in passato uscito in tiratura limitata, in sole 1000 copie) e CD.
La via della seta è il primo lavoro del “nuovo corso” della band, senza Aldo Tagliapietra, guidata dall’inossidabile Michi Dei Rossi.
Questa la tracklist:
L’alba di Eurasia
Il Romanzo di Alessandro
Verso Sud
Mondi che si Cercano
Verso Sud (ripresa)
Una Donna
29457, l’Asteroide di Marco Polo
Serinde
Incontro dei Popoli
La Prima Melodia
Xi’an – Venezia – Roma
La via della seta
Nei prossimi mesi sono in programma le riedizioni di Felona e Sorona 2016 entro la fine dell’anno e, a seguire, Classicormee Live in Pennsylvania.