Magazzini Generali: venerdì 14 ottobre doppio appuntamento con Bob Mould + Claptone

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Venerdì 14 ottobre
Bob Mould fa tappa a Milano per un imperdibile ed esclusivo concerto live presso i Magazzini Generali di Milano (viale Pietrasanta 16). L’ex cantante e chitarrista statunitense storico leader degli Hüsker Dü, presenterà i brani del suo ultimo album da solista Patch The Sky, uscito lo scorso marzo, ripercorrendo al contempo tutti i suoi maggiori successi di oltre 30 anni di carriera.

I biglietti per assistere al concerto sono già disponibili in prevendita su www.ticketone.it, presso i circuiti di vendita abituali o acquistabili direttamente in loco.

Apertura porte ore 19:30
Inizio show ore 21:00
Ingresso 25 € + d.d.p

Per info concerti e biglietteria:
facebook.com/vertigo.co.it
info@magazzinigenerali.it
www.magazzinigenerali.it

Link prevendite Ticket One
http://www.ticketone.it/bob-mould-milano-biglietti.html?affiliate=ITT&doc=artistPages%2Ftickets&fun=artist&action=tickets&key=1687055%248245016&jumpIn=yTix&kuid=458389&from=erdetaila


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La serata de Magazzini proseguirà poi con il live di Claptoneper un’unica performance del suo Golden Summer Tour.
Il dj e producer tedesco presenterà i brani tratti dal suo ultimo album
Charmer, ripercorrendo al contempo i suoi maggiori successi.
In quell’occasione i Magazzini Generali ospiteranno la première di Fiestòn, una one-night organizzata da alcuni tra i più importanti promoter milanesi sulla scena house/deep house, insieme a Electro Chic & Individual Music.
Per lo speciale evento, protagonista sarà la musica di qualità mixata dallo stesso Claptone.

Considerato come uno dei maggiori dj e produttori del panorama musicale contemporaneo, Claptone, al secolo Daniel Dexter, è conosciuto soprattutto per quella vena di mistero, magia e intrigo che interessano le sue produzioni in grado di trasportare la folla in una dimensione quasi onirica. Distinguendosi per il suo stile unico e per la sua scelta musicale mai scontata e in continua evoluzione, i suoi dj set si caratterizzano inoltre per l’utilizzo di una particolarissima maschera d’oro abbagliante con un lungo becco che rimanda ad una creatura lontana nel tempo dalle sembianze di un uccello.

Durante la serata non mancherà l’occasione di ascoltare, Liquid Spirit, remix della traccia di Gregory Porter, uno dei più grandi cantanti jazz e blues attualmente in circolazione, e contenuto in The Masquerade, la nuova compilation mixata da Claptone.

L’evento prevederà anche i dj set di Gab Dez, Dave Santos e Mike Dem.

I biglietti per assistere allo show sono già disponibili in prevendita su mailticket.it al seguente link http://bit.ly/claptonetickets oppure acquistabili direttamente in loco.

Apertura porte ore 23:30
Ingresso 15 € in prevendita , 20 € all’ingresso

Al tour teatrale di NICCOLO’ FABI, in partenza il 7 dicembre da Udine, si aggiungono due nuove date.

NICCOLÒ FABI

IL TOUR TEATRALE IN PARTENZA IL 7 DICEMBRE DA UDINE

SI ARRICCHISCE DI DUE NUOVE DATE

28 GENNAIO al Teatro Ponchielli di CREMONA

11 FEBBRAIO al Teatro Comunale di SASSARI

IL 21 OTTOBRE AL TEATRO ARISTON RICEVERÀ

LA TARGA TENCO 2016 – ALBUM DELL’ANNO PER

UNA SOMMA DI PICCOLE COSE

PARTE IL 27 OTTOBRE DA BRUXELLES

IL SUO PRIMO TOUR EUROPEO

Bruxelles – Amsterdam – Oxford – Londra – Parigi

Lussemburgo – Berlino – Monaco – Vienna – Lugano

Partirà il 7 dicembre dal Teatro Nuovo Giovanni di Udine il nuovo tour teatrale del cantautore NICCOLÒ FABI che tornerà live nelle città italiane in cui non ha ancora presentato dal vivo il suo ultimo disco “Una somma di piccole cose”, vincitore della Targa Tenco 2016 come Miglior Album. Al tour teatrale si aggiungono, inoltre, due nuove date: il 28 GENNAIO nel celebre Teatro Ponchielli di CREMONA e l’11 FEBBRAIO al Teatro Comunale di SASSARI. I biglietti per le nuove date del tour sono disponibili da oggi sul circuito TicketOne.

Niccolò Fabi presenterà live oltre ai suoi più grandi successi, i brani del suo nuovo disco “Una somma di piccole cose”, premiato come miglior album del 2016 da più di 200 giudici del Club Tenco. La TARGA TENCO 2016 verrà consegnata al cantautore romano il 21 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo, nell’ambito del “Tenco” (dal 20 al 22 ottobre a Sanremo). I biglietti sono in vendita sul sito www.clubtenco.it, www.premiotenco.it e www.aristonsanremo.com o possono essere acquistati presso la cassa del Teatro Ariston, tutti i giorni dalle ore 16.00 alle ore 21.00.

Queste le date attualmente confermate del tour teatrale in Italia, organizzato e prodotto da Barley Arts e Ovest:

7 DICEMBRE a UDINE (Teatro Nuovo Giovanni da Udine)

8 DICEMBRE a SCHIO – Vicenza (Teatro Astra)

9 DICEMBRE a BELLUNO (Teatro Comunale)

17 DICEMBRE a SENIGALLIA – Ancona (Teatro La Fenice),

18 DICEMBRE a SULMONA – L’Aquila (Teatro Maria Caniglia)

22 DICEMBRE a FROSINONE (Teatro Nestor)

26 DICEMBRE ad APRILIA – Latina (Teatro Europa)

27 DICEMBRE a BARI (Teatro Petruzzelli)

28 DICEMBRE a COSENZA (Teatro Rendano)

20 GENNAIO a MESTRE (Teatro Corso)

21 GENNAIO a FORLÌ (Teatro Fabbri)

28 GENNAIO a CREMONA (Teatro Ponchielli) – NUOVA DATA

29 GENNAIO a PARMA (Teatro Regio)

3 FEBBRAIO a BERGAMO (Teatro Creberg)

4 FEBBRAIO a LA SPEZIA (Teatro Civico)

10 FEBBRAIO a CAGLIARI (Auditorium del Conservatorio)

11 FEBBRAIO a SASSARI (Teatro Comunale) – NUOVA DATA

15 FEBBRAIO a GENOVA (Teatro Politeama)

16 FEBBRAIO a BIELLA (Teatro Odeon)

24 FEBBRAIO a SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Palariviera)

27 FEBBRAIO a CATANIA (Teatro Metropolitan).

 

I biglietti per le date di Udine, Schio, Senigallia, Frosinone, Aprilia, Cosenza, Mestre, Forlì, Parma, Bergamo, La Spezia, Genova, Biella, San Benedetto del Tronto e Catania sono disponibili in prevendita nel circuito TicketOne, mentre sono disponibili su Ciaotickets i biglietti per le data di Sulmona, su Geticket i biglietti per la data di Belluno, su BookingShow i biglietti per la data di Bari e su Liveticket i biglietti per la data di Cagliari.

Dal 27 ottobre, inoltre, Niccolò Fabi sarà impegnato con il tour europeo che partirà il 27 ottobre da BruxellesDi seguito tutte le date: il 27 ottobre all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles(Rue de Livourne, 38), il 30 ottobre al Paradiso di Amsterdam (Weteringschans 6-8), l’1 novembre all’O2 Academy di Oxford (190 Cowley Rd), il 2 novembre all’O2 Academy Islington di Londra (Angel Central), il 6 novembre a La Bellevilloise di Parigi (19-21 Rue Boyer), il 7 novembre al Bar National di Lussemburgo (194 Route de Longwy), il 10 novembre al Privat Club di Berlino (Skalitzer str. 85-86), l’11 novembre al Technikum di Monaco (Grafinger Str. 6), il 13 novembre al B72 di Vienna (Hernalser Gürtel 72/73),  e il 16 novembre allo Studio Foce di Lugano (Via Foce, 1).

Disponibile in tutti in negozi di dischi, in digital download e in tutte le piattaforme streaming, “Una somma di piccole cose” (Universal Music), può essere definito come il riassunto più efficace ed emblematico delle caratteristiche umane e musicali del cantautore romano e del suo percorso artistico, iniziato ormai venti anni fa e proseguito sempre in maniera personale. Il cantautore romano con questo disco ha scelto, nel momento probabilmente più alto della sua carriera, di abbandonare le regole commerciali e liberare la creatività, desideroso di fornire al pubblico il disco che avrebbe sempre voluto essere in grado di fare.

Scritto, suonato e registrato integralmente da Niccolò Fabi in una casa di campagna, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, “Una somma di piccole cose” è infatti il frutto di una scelta stilistica molto precisa, con un colore di fondo costante e riconoscibile che accompagna tutte e 9 le tracce dell’album.

Artista poliedrico e sempre attento alle tematiche sociali, Niccolò Fabi sarà protagonista insieme al geologo Mario Tozzi di “MUSICA SOSTENIBILE”, uno spettacolo scritto a 4 mani e incentrato sul difficile rapporto tra uomo e ambiente in un viaggio tra musica e parole.  LO SPETTACOLO ANDRÀ IN SCENA, per la prima volta in un teatro, VENERDÌ 14 E SABATO 15 OTTOBRE, presso la “CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI” di Torino (Corso Galileo Ferraris 266).

Cantautore, produttore e polistrumentista Niccolò Fabi ha alle spalle 9 progetti discografici, 1 raccolta e numerose e importanti collaborazioni artistiche, la più recente quella con i compagni e amici Max Gazzè e Daniele Silvestri. Negli anni ha inoltre continuato a lavorare sul rapporto tra parole e musica sia in termini performativi con appuntamenti all’interno di rassegne culturali che in chiave formativa, è attualmente docente all’interno della scuola Officina delle arti Pierpaolo Pasolini. Impegnato nel sociale, il cantautore continua attivamente la collaborazione con l’ONG Medici con l’Africa – Cuamm e recentemente ha scritto insieme al geologo Mario Tozzi lo spettacolo “Musica Sostenibile”, indirizzato alla comprensione e alla divulgazione di tematiche ambientali, spesso dimenticate.

BITS-CHAT: “Voglio darvi la bella copia”. Quattro chiacchiere con… Ketty Passa

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Ketty Passa
è la cantante con i capelli blu.
Oddio, in realtà è molto di più, ma questa è la prima cosa che salta all’occhio appena si incrocia il suo sguardo, e soprattutto questo è l’elemento che la rende immediatamente riconoscibile.

Ma Ketty Passa è molto di più perché con la musica non ci ha a che fare solo come interprete, ma anche come conduttrice in radio e TV e dj in alcune serate di milanesi. Ultimo incarico che le è stato assegnato in ordine di tempo è la selezione musicale per il nuovo programma di Rai2 Nemo-Nessuno escluso. Insomma, è una che nella musica ci sguazza dentro in pieno.
Nel 2013, insieme ai Toxic Tuna ha pubblicato il suo primo album, #CANTAKETTYPASSA, e ora, a distanza di tre anni, si prepara al ritorno: questa volta però lo fa da sola, e con uno stile tutto nuovo.
Per pubblicare il nuovo album e dare al pubblico la “bella copia” del CD, ha accettato la proposta dei fondatori di Musicraiser Giovanni Gulino dei Marta sui tubi e della sua compagna Tania Varuni, dj e produttrice, che, rimasti entusiasti dei primi ascolti, l’hanno esortata a dare il via alla missione #kettypassainloop, iniziata a fine settembre e attiva fino al 25 novembre.
Per chi si offrirà di finanziare il progetto, sono previsti numerosi pacchetti di offerte, dall’edizione speciale dell’album fino a una cena e al dj set privato. Tutte le info a questo link.

Ti avevamo lasciata nel 2013 con il tuo precedente album, #CANTAKETTYPASSA e ti ritroviamo ora pronta a fare un nuovo passo con un disco che si preannuncia molto diverso: cosa è successo in questo periodo?
L’esperienza con la band è stata bella, ma difficile, e alla fine non abbiamo trovato l’incastro giusto. Già subito dopo il tour era emersa l’esigenza da parte di alcuni di prendere altre strade: così, senza nessun tipo di rancore, abbiamo abbandonato il progetto e io mi sono messa a pensare a cosa avrei voluto fare davvero come cantante. Quello che da tempo volevo proporre era qualcosa che mischiasse pop, elettronica e hip hop: io lo definisco urban, ma solo perché ha uno stile piuttosto street e si rifà all’America, con il cantato a volte punk, a volte melodico.

Un genere non proprio frequente in Italia: come hai trovato la chiave giusta per lavorarci?
Ho iniziato in studio, accompagnata dal mio produttore, Max Zanotti, la persona che più di tutti ha creduto in questo progetto dall’inizio. Anche per lui era una scommessa, perché ha sempre avuto a che fare con tutt’altra musica, mentre qui si trattava di mettere insieme melodia su basi elettroniche piuttosto ritmate, spinte, che di solito in Italia sono usate dai rapper. E’ anche per questo che ci ho messo due anni a fare il disco.

Difficoltà particolari che hai incontrato?
La lingua: l’italiano non è spigoloso come l’inglese, è rotondo, e adattarlo a quella musica non è stato facile, ho dovuto lavorare molto in quel senso, cercando di adattare le parole alle basi che mi arrivavano da musicisti che lavoravano nell’ambito dell’hip hop. Per creare l’atmosfera mi sono ispirata molto a Gwen Stefani, M.I.A., Kimbra, ma anche Rihanna e Beyoncé. Tra i pezzi meglio riusciti c’è Sogna, il primo singolo, dove sono riuscita a trovare il linguaggio perfetto, mentre in altri casi ho dovuto rispettare un po’ di più le esigenze dell’italiano e mi sono adeguata a un andamento più melodico. Anche i temi che affronto sono molto diversi: nei 10 pezzi nuovi ci sono canzoni più allegre, altre più intime, in un’altra parlo di come sia difficile portarsi dietro la propria diversità nella società di oggi abituata a ragionare in franchising.

E sei poi arrivata a Musicraiser…
Per questo album ho lavorato in maniera diversa rispetto a prima, andando in studio e non più in sala prove, e tutto questo ha un costo: sono stata contattata da Giovanni Gulino e Tania Varuni di Musicraiser e mi è sembrato un buon modo per sostenere le spese e avere una nuova visibilità. La parte economica in un progetto discografico ha un grande peso e le operazioni messe in atto da piattaforme come questa sono un grandissimo aiuto, soprattutto per gli artisti come me che non hanno alle spalle case discografiche che possano finanziare il lavoro. Ho posto un obiettivo piuttosto ambizioso, 10.000 euro, che mi serviranno per coprire una parte delle spese che ho già sostenuto e darmi la possibilità di realizzare anche un paio video. Fare musica è anche un investimento su di sé, per cui molto ho già investito di mio: aderire a Musicraiser mi permetterà di avere più visibilità e poter dare al pubblico la “bella copia” del disco. La campagna si chiuderà il 25 novembre e ho previsto numerosi pacchetti per chi deciderà di aiutarmi a portare a termine il progetto. Voglio che le persone siano invogliate a finanziare la mia missione, non voglio sono elemosinare.
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A Musicraiser sei arrivata dopo aver ricevuto la proposta di Giovanni e Tania: prima non ci avevi pensato?
No, non ero molto convinta: di solito alle cose devo arrivarci da sola, con i miei tempi, e in questo caso non pensavo che potesse fare al caso mio. Poi invece i ragazzi di Musicraiser mi hanno contattata ed erano molto entusiasti dei provini che hanno ascoltato e così ho deciso di mettermi in gioco: mal che vada, se non raggiungo l’obiettivo, resto a zero come sono ora. Sarà forse un po’ avvilente, ma è un tentativo. D’altra parte, l’alternativa sarebbe stata quella di aprire un mutuo. Mi ha aiutato molto anche il fatto di aver incontrato l’etichetta 22R con la quale si è instaurato un rapporto di fiducia. In questa campagna mi sto impegnando tantissimo, sto mettendo tutta me stessa, tutta la creatività che ho, anche per creare pacchetti esclusivi e ricchi da proporre: tra i progetti c’è anche quello di creare delle strisce di fumetto in cui racconto una storia. Per ora non posso dire molto, ma sarà una cosa molto divertente che sto preparando insieme a un tatuatore: riguarderà uno dei brani e avrà come protagonisti una bambina e un animale.

E’ stato difficile trovare musicisti adatti al tipo di musica che volevi proporre in questo album?
Più che dal punto di vista pratico, la difficoltà è stata soprattutto trovare chi volesse fidarsi e mettersi in questo progetto: mi rendo conto che proporre brani urban non sia facile in Italia, e devo dire che in effetti molti non capiscono, sono convinti che la musica italiana non sia pronta. Io però sapevo di non voler fare quello che fanno le altre cantanti: è vero, dopotutto faccio pop, per cui i punti di contatto ci saranno, ma io voglio proprio fare musica con un linguaggio diverso, e sono curiosa di vedere come verrà recepita questa operazione.
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Pensi che Musicraiser possa rappresentare il futuro della discografia?
Sì, ma più che Musicraiser penso che sia il web in generale a rappresentare il domani della discografia. Prendiamo il caso di Salmo: quando lui è arrivato, il suo tipo di musica non lo proponeva nessuno, lo ha portato lui, e oggi è entrato in una major. Le grandi realtà discografiche ormai servono soprattutto a supportare fenomeni già esistenti, lavorano con i talent, ma non presentano cose nuove, e questo per meccanismi di mercato che posso anche comprendere, ma che non aiutano a portare qualcosa di diverso. In passato ho ricevuto proposte per partecipare a dei talent, ma ho capito che se avessi accettato sarei entrata in logiche più grandi di me e come artista sarei morta. Non mi serviva avere quella visibilità e non avevo voglia di farmi scrivere le canzoni da altri.

Prima accennavi a un brano dell’album che tratterà il tema della diversità: secondo te che cosa fa paura alle persone nell’essere diversi?
Essere diversi vuol dire sentirsi continuamente sbagliati: noi umani siamo brutti, sviluppiamo una serie di convenzioni sociali che ci portano al confronto, al giudizio verso gli altri. Lo facciamo tutti, nessuno escluso. Essere diverso ti porta a vivere con più difficoltà anche nel concreto, perché magari sei tentato di fare scelte meno convenienti economicamente ma più stimolanti. Essere diversi è difficile proprio dal punto di vista pratico, mentre una vita facile è quella che porta gli altri a non giudicarti e romperti le palle.
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A proposito del caso di Tiziana Cantone, sulla tua pagina Facebook hai scritto: “il problema non sono i social, sono le persone”. Non pensi però che i social abbiano amplificato l’imbarbarimento della società?
Certo, perché, come dicevo, siamo tutti prontissimi a scagliarci sugli altri per nasconderci, anche se commettiamo gli stessi errori. L’indole umana porta a puntare il dito per sentirsi puliti, mentre si sta perdendo la capacità di autocritica: dietro allo schermo di un computer siamo tutti coraggiosissimi, ma non riusciamo a reggere il confronto diretto. In questo caso specifico, la ragazza è stata convinta a essere lei dalla parte del torto, mentre la vera colpa in questa storia è stata mettere on line un video senza il suo consenso, quello è un reato! Il senso di colpa per quello che si vedeva in quel video è stato però così grande che Tiziana si è tolta la vita, ed è gravissimo. Per questo ho scritto che il problema non sono i social, ma le persone che li usano e il modo in cui li usano. Siamo fatti male, siamo fatti per spiare e giudicare, e Facebook non è altro che lo specchio di questo comportamento.

Per concludere, una domanda di rito per BitsRebel: che significato ha per te il termine “ribellione”?
E’ difficile spiegarlo: sono molto diversa da come appaio, posso sembrare estroversa e ribelle, ma sono molto più tranquilla. Forse ribellarsi è portare avanti dei valori che riconosci in te, ma di cui non trovi riscontro nella società. Ribellarsi può essere anche avere il sogno della musica, ma andare a lavorare in ufficio se il tuo paese non ti offre le condizioni per farlo in totale libertà o se l’unica alternativa è andare in un talent. Ecco, io ho ancora la lucidità di dire no.

Fonte d’amore: il 18 novembre una nuova raccolta di Giuni Russo

A trent’anni dall’uscita discografica di Giuni (1986) e Album (1987), venerdì 18 novembre verrà pubblicato Fonte d’amore, un progetto musicale composto da 4 dischi che celebra i più grandi successi, e non solo, di Giuni Russo.

Il cofanetto, in uscita per l’etichetta GiuniRussoArte, è dedicato alla memoria di Carlo Bixio, editore, produttore e caro amico di Giuni, determinante per la sua carriera artistica e che ha reso possibile nella seconda metà degli anni ‘80 il suo ritorno sulle scene discografiche con la pubblicazione di Giuni e Album.

20 anni di Placebo

Quando una band taglia il traguardo dei 20 anni di carriera (dove per carriera si intende l’essere artisticamente viva e vegeta, e non tirare a campare tra tristi amarcord) vuol dire che qualcosa da dire ce l’aveva davvero e che piccolo o grande il suo segno nella storia della musica e nella memoria del pubblico l’ha lasciato.

In questo 2016, tra chi arriva a questa tappa ci sono i Placebo: era infatti il giugno del 1996 quando uscì il loro primo, omonimo album. Potevano essere una delle tante band per giovincelli rabbiosi e pieni di voglia di rivalsa, e scomparire nel giro di qualche mese (a quanti è capitato di fare questa fine?) e invece no. Il progetto di Brian Molko è andato avanti diffondendosi in tutta Europa e raccogliendo consensi anche Oltreoceano.
Quello dei Placebo è sempre stato un rock acido, abrasivo, a volte provocatorio (ve la ricordate la chitarra spaccata in diretta TV a Sanremo nel 2001, sotto gli occhi increduli della Carrà?), guidato dal carisma androgino e ribelle del leader della band, che con la sua voce spigolosa ha fatto delle canzoni del gruppo un tratto di forte riconoscimento.
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20 anni di musica trascorsi tra melodie agrodolci, nostalgiche, arrabbiate, ma anche bellissimi episodi struggenti e sensuali, brani sbattuti da venti freddissimi e colate di amore crudele; ma anche 20 anni passati senza dimenticarsi che dopotutto il musicbiz non si accontenta solo della musica, ma pretende ed esige pure un’attenzione alla presentazione, alla “copertina”, insomma, all’immagine. E i Placebo la loro immagine l’hanno dipinta con tonalità ombrose, con le tinte dei grigi e dei neri, mettendo in primo piano il volto da ambiguo angelo peccatore (ma mai davvero da demonio) di Molko, il suo colore pallido, le sue unghie nere. Emblema dei Placebo resterà forse per sempre il fortissimo video di Pure Morning, il pezzo che ha dato alla band la vera notorietà, con Brian sul ciglio di un cornicione, pronto a buttarsi nel vuoto.
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Per celebrare e riassumere questo importante anniversario, escono in contemporanea due lavori. Da una parte l’EP Life What You Make It, che include 6 tracce tra cui il nuovo singolo Jesus’ Son, due recenti versioni live di Twenty Years e tre cover, dall’altra parte la maxi raccolta A Place For Us To Dream, che in due CD racchiude in 36 brani tutta la storia del gruppo, dal primissimo singolo Bruise Pristine fino all’ultimo inedito.
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Curioso che, tra le poche canzoni rimaste escluse, ci sia proprio Twenty Years, l’inedito pubblicato in occasione del decennale e che proprio in questa occasione sarebbe stato il perfetto coronamento.

Supernatural, extraterrestrial. Alieni, mostri e fate: quando il videoclip è visionario

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Alieni, mostri, fate. 

Cosa succede quando il videoclip si immerge nel mondo della magia o vuole dare uni sguardo sugli universi paralleli? La natura si distorce, si piega, si capovolge, diventa addirittura distopica o si riempie di simboli arcani, l’artista incarna le sembianze di una creatura extraterrestre o soprannaturale e per i registi è una succulenta occasione per dare libero sfogo alla creatività più visionaria.

Dagli anni ’70 fino ad oggi, ecco alcuni esempi di come il mondo fantastico e alieno abbia fatto irruzione nel videoclip musicale, trasformando per alcuni minuti i cantanti in splendide o terrificanti creature…

David Bowie, Life On Mars?
Qui c’era solo l’imbarazzo della scelta, perché sono state tante le volte in cui l'”alieno” Bowie ci ha portato fuori dalla realtà (o ha portato la sua in mezzo a noi, dipende da come la si guarda…). In Life On Mars? però la sua identità extraterrestre si manifesta in tutta la sua eleganza.

Madonna, Bedtime Story
Per dare le immagini a una canzone in cui aveva infilato le mani anche Björk come autrice, la Signora del pop costruì un video surreale, sicuramente il più enigmatico e il meno intelliggibile della sua carriera, ambientato in una realtà futuristica e piena di simbolismi arcani.

Björk, Hunter
Più che una cantante, Björk è un’abitante di una galassia remota che ogni tanto si presta a cantare. Qui, per esempio, si mostra completamente calva, mentre sul suo volto prende forma lo strambo muso di… un orso!

Marilyn Manson, The Dope Show
Con quegli occhi bicolori e quel corpo provocatoriamente ermafrodito, ai tempi di The Dope Show il Reverendo sfidava il buoncostume e ci piombava addosso nei panni di un umanoide con seni e pacco di plastica, per di più con una canzone che inneggiava alla droga (o così almeno si diceva). Lo scandalo all’epoca fu rovente.

Busta Rhymes feat. Janet Jackson, What’s It Gonna Be?
Video per l’epoca costosissimo dato l’elevatissimo tasso di effetti speciali. Immersi in una non-realtà, una dimensione indefinita in tempo e in spazio, Busta Rhymes e Janet Jackson appaiono nelle vesti di signori del post-moderno. Lui umanoide dal corpo di mercurio, lei fatalona un po’ cyber e con tanto latex.

Christina Aguilera, Fighter
Diretta dalla superba Floria Sigismondi, Christina Aguilera compie sotto i nostri occhi la trasformazione da enorme bozzolo nero a candida crisalide, in un’ambientazione onirica e distorta. Gli insetti non sono mai sembrati tanto belli.

Grace Jones, Corporate Cannibal
Nel video di questo pezzo dalle atmosfere alquanto sinistre, la pantera giamaicana è poco più di un ectoplasma nero con occhi e bocca che si muovono, si spandono, si restringono e si deformano.

Lady Gaga, Born This Way
Nel cantare che dobbiamo tutti accettarci per come siamo, Mother Monster arrivava direttamente dallo spazio proclamando l’avvento di una nuova, utopica era universale, popolata da creature dalle fattezze umane e dal cuore immacolato. Segni particolari, un paio zigomi “importanti”.

Katy Perry, E.T.
Fosse anche solo per il titolo della canzone, questa è la cosa più aliena che si sia vista nella musica, almeno negli ultimi 20 anni. Volteggiando nello spazio in magnifiche metamorfosi, l’extraterreste Perry arriva sulla terra e si ritrova in uno scenario post-apocalittico, in cui niente e nessuno sembra essere sopravvissuto. Forse…

Brooke Candy, Opulence
Video malatissimo, di una violenza disturbante, scurissimo. Nelle mani esperte di Steven Klein, Brooke Candy veste gli innumerevoli panni di una creatura folle, un personaggio distopico a metà strada tra una diva in crisi di nervi e il protagonista di un incubo. Un viaggio allucinato a velocità fuori controllo.

Die Antwoord, Ugly Boy
Sono tra le band che amano spingersi sempre “un po’ più in là” con l’immagine. Il loro universo visionario li porta per questo video ad alternare immagini di angeli neri, inquietanti bambini-pupazzo, sangue e rose in fiamme.

Daphne Guinness, Evening In Space
Un coloratissimo scenario spaziale, decisamente barocco. Costumi esagerati, gioielli, bolle di cristallo, make up elaboratissimi, aitanti marziani fucsia e luminosi. La grande fashion star ha fatto le cose in stile eccelso per questo video diretto nientemeno che da David LaChapelle. Alla produzione del brano invece c’è Tony Visconti, sì, proprio quello di Bowie. Un pezzo così come poteva non avere un’anima aliena?

Rose McGowan, RM486
Per il suo primo video musicale, l’attrice diventata famosa grazie a Streghe ha scelto di comparire nelle inquietanti fattezze di una creatura bianca e calva, ora nuda, ora ricoperta di glitter rossi, piume, pendenti, spilli sulle unghie.

Rihanna, Sledgehammer
Dal momento che la canzone fa parte della colonna sonora di Star Treck, il video non poteva non riprendere quelle suggestioni spaziali. Sola sulla terra, la meravigliosa aliena Rihanna, dal volto enigmaticamente dipinto, si muove ipnotica in danze arcane sotto a un cielo in piena tempesta cosmica.

Kerli, Blossom (The Halls of Heaven Session)
In totale unione con la natura, la cantante estone, da tempo impegnata nella sensibilizzazione verso l’ambiente, assume i panni di una coloratissima fata delle nevi nordiche.

BITS-RECE: Trolls: Original Motion Picture Soundtrack

BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
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Prendi una decina di classici della musica (e un paio di inediti) e dagli una nuova luce, se possibile briosa e spassosissima.
Questo è, in grande sintesi, la coloratissima colonna sonora di Trolls, il film d’animazione targato Dreamworks arrivato nelle sale a settembre: da The Sound Of Silence, Hello, I’m Coming Out/Mo’Money Mo’ Problems e una nuova registrazione di September degli Earth Wind & Fire, fino a True Colours.

A mettere la voce nei brani, nomi giganteschi del pop come Justin Timberlake, Ariana Grande, Anna Kendrick e Gwen Stefani.
Tra gli inediti spicca Can’t Stop The Feeling, l’ultimo successone di Timberlake, presente anche in una versione interpretata dal cast.

Lazarus Cast Album: il 21 ottobre arriva l’album con le canzoni del musical

In vista della prima del musical Lazarus in Gran Bretagna, in programma l’8 novembre al King Cross Theatre di Londra, esce la versione dei brani di David Bowie del cast e della band della produzione originale di New York. Il disco, intitolato Lazarus Cast Album, uscirà il 21 ottobre.

Oltre ai classici di Bowie interpretati dal cast del musical, il disco contiene anche le ultime tre incisioni in studio di David. Prodotte da Bowie e Tony Visconti e registrate con Donny McCaslin e il suo quartetto, la stessa formazione che ha suonato su ★ di Bowie, queste ultime tre canzoni – No Plan, Killing A Little Time e When I Met You – rappresentano l’ideale completamento delle performance del cast teatrale.
L’album include anche la versione di Lazarus contenuta in ★.
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L’album ★ è candidato al Mercury Prize 2016 e, nell’ambito della cerimonia di premiazione che si terrà il 15 settembre, Michael C. Hall eseguirà Lazarus insieme a Henry Hey e alla band della pièce teatrale.
Il Lazarus Cast Album è interpretato da Hall, Caruso, Cristin Miloti, Michael Esper e altri componenti del cast, accompagnati dalla band di 7 elementi formata apposta da Hey per le rappresentazioni newyorkesi del musical.
L’album è stato inciso l’11 gennaio 2016. Entrati in studio di registrazione, i musicisti e il cast sono rimasti sconvolti nell’apprendere della morte di Bowie avvenuta la sera prima, e il disco cattura le loro straordinarie performance ricche di emotività.

L’artwork dell’album è curato da Jonathan Barnbrook, che aveva già lavorato con Bowie per ★, The Next Day, Heathen e Nothing Has Changed.

Scritto da Bowie ed Enda Walsh, diretto da Ivo Van Hove e prodotto da Robert Fox, lo spettacolo Lazarus ha debuttato il 7 dicembre 2015 al New York Theatre Workshop.
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Tracklist
CD 1:

1. Hello Mary Lou (Goodbye Heart) – Ricky Nelson
2. Lazarus – Michael C. Hall & Original New York Cast of Lazarus
3. It’s No Game – Michael C. Hall, Lynn Craig & Original New York Cast of Lazarus
4. This Is Not America – Sophia Anne Caruso & Original New York Cast of Lazarus
5. The Man Who Sold The World – Charlie Pollack
6. No Plan – Sophia Anne Caruso
7. Love Is Lost – Michael Esper & Original New York Cast of Lazarus
8. Changes – Cristin Milioti & Original New York Cast of Lazarus
9. Where Are We Now – Michael C. Hall & Original New York Cast of Lazarus
10. Absolute Beginners – Michael C. Hall, Cristin Milioti, Michael Esper, Sophia Anne Caruso, Krystina Alabado & Original New York Cast of Lazarus
11. Dirty Boys – Michael Esper
12. Killing A Little Time – Michael C. Hall
13. Life On Mars – Sophia Anne Caruso
14. All The Young Dudes – Nicholas Christopher, Lynn Craig, Michael Esper, Sophia Anne Caruso & Original New York Cast of Lazarus
15. Sound And Vision – David Bowie
16. Always Crashing in the Same Car – Cristin Militia
17. Valentine’s Day – Michael Esper & Original New York Cast of Lazarus
18. When I Met You – Michael C. Hall & Krystina Alabama
19. Heroes – 4:43 – Michael C. Hall, Sophia Anne Caruso & Original New York Cast of Lazarus

CD 2:

1. Lazarus – David Bowie
2. No Plan – David Bowie
3. Killing A Little Time – David Bowie
4. When I Met You – David Bowie

Edizione in vinile: 
LP 1 lato A:
1. Hello Mary Lou (Goodbye Heart) – Ricky Nelson
2. Lazarus – Michael C. Hall & Original New York Cast of Lazarus
3. It’s No Game – Michael C. Hall, Lynn Craig & Original New York Cast of Lazarus
4. This Is Not America – Sophia Anne Caruso & Original New York Cast of Lazarus
5. The Man Who Sold the World – Charlie Pollack

LP 1 lato B:
1. No Plan – Sophia Anne Caruso
2. Love Is Lost – Michael Esper & Original New York Cast of Lazarus
3. Changes – Cristin Milioti & Original New York Cast of Lazarus
4. Where Are We Now? – Michael C. Hall & Original New York Cast of Lazarus

LP 2 lato C:
1. Absolute Beginners – Michael C. Hall, Cristin Milioti, Michael Esper, Sophia Anne Caruso, Krystina Alabado & Original New York Cast of Lazarus
2. Dirty Boys – Michael Esper
3. Killing a Little Time – Michael C. Hall
4. Life On Mars? – Sophia Anne Caruso
5. All the Young Dudes – Nicholas Christopher, Lynn Craig, Michael Esper, Sophia Anne Caruso & Original New York Cast of Lazarus

LP 2 lato D:
1. Sound and Vision – David Bowie
2. Always Crashing in the Same Car – Cristin Militia
3. Valentine’s Day – Michael Esper & Original New York Cast of Lazarus
4. When I Met You – Michael C. Hall & Krystina Alabama
5. Heroes – Michael C. Hall, Sophia Anne Caruso & Original New York Cast of Lazarus

LP 3 lato E (un solo lato):
1. Lazarus – David Bowie
2. No Plan – David Bowie
3. Killing a Little Time – David Bowie
4. When I Met You – David Bowie

Briga oltre il rap: “La confusione nutre il talento”

Qualunque idea poteste avere di Briga fino ad oggi, cancellatela perché molto probabilmente è sbagliata. Io per primo mi son dovuto ricredere alla grande dopo aver ascoltato il suo ultimo lavoro, Talento.
Lo ricordavo piuttosto spocchiosetto nella sua uniforme di Amici, impegnato a raccogliere applausi e battibeccare con la Bertè, e l’ho ritrovato oggi con addosso un elegante completo scuro, ma soprattutto una maturità e una consapevolezza che non avevo ancora visto in lui.
Il fatto è che Talento, questo disco che – per sua stessa ammissione – ha un titolo ambizioso e insolente, è un lavoro che va ben oltre il rap. Anzi, il rap è solo una delle sue tante componenti, perché dentro c’è molto, molto altro, dalle influenze delle rock britannico all’elettronica, ma soprattutto tantissima melodia e testi a dir poco spiazzanti.
Se il brano che ha aperto il nuovo corso della carriera di Briga, Baciami, era niente di più e niente di meno di un pezzo estivo, tra le 13 tracce (17 nella versione deluxe) che firmano il disco si passa anche attraverso un pezzo cantato come Diazepam, in cui l’artista Briga e l’uomo Mattia si annullano totalmente al servizio di un amore malato, oppure Bambi, l’episodio più folle in assoluto, con tanto di omaggio ai Pink Floyd, o ancora Mily.

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Briga si è pure preso il lusso di assoldare un quartetto d’archi che ricompare in più di un pezzo, ed è evidentemente che il lavoro dietro a questo album è stato notevole. Mentre ne parla, a Briga/Mattia brillano gli occhi, in lui traspare tutto l’orgoglio per la consapevolezza di aver fatto qualcosa di nuovo, di diverso, e di aver per questo accettato la sfida, ben conscio che l’ombra del talent c’è, e resterà a lungo, ma anche che il compito di un artista è quello di trascinare il suo pubblico, e non viceversa. Se un ascoltatore, messo a davanti a queste tracce, ne “skipperà” anche solo una, quella sarà una sconfitta per il brano, ed è ciò che Briga e la sua squadra si sono imposti di evitare.
Talento è nato in nove mesi di lavoro in studio portati avanti anche durante il tour, con la stessa tenacia con cui un falegname ogni giorno entra in officina anche quando non deve soddisfare una commissione ma si mette a battere con lo scalpello per creare qualcosa. Non c’era tempo di chiudersi in se stesso, tanto era accaduto dopo il talent, e la paura che la vita avesse esaurito le sue sorprese c’era, anche se Briga non ha ancora raggiunto il traguardo dei trent’anni.
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Un album oltre il rap, quindi, ma che dal rap parte, perché è Briga che parte da lì, da quel mondo in cui ognuno dice la sua verità, forse discutibile, ma pur sempre una verità, proprio come facevano i cantautori di qualche generazione fa.
Tantissimi gli ospiti, dai “colleghi” Gemitaiz, Sercho, Clementino, Gemello, a nomi del pop e del rock, come Grignani, Lorenzo Fragola (che del suo pezzo si è fatto anche coautore, in una giornata di otto ore filate in studio) e Alessio Bernabei.

Dobbiamo quindi salutare il rapper Briga? No, dobbiamo salutare semmai il Briga solo rapper o solo artista pop o solo cantautore, in nome di un libero eclettismo che lo porta dal brit pop degli amati Oasis ai suoni dei Radiohead, fino all’elettronica acida.
Anche questo è talento, vivere in mezzo a questo mare sconfinato, a questa eterna confusione. Perché la confusione nutre il talento.

George Michael: prossimamente in arrivo la riedizione di Listen Without Prejudice Vol. 1

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Per celebrare la riedizione dell’album Listen Without Prejudice Vol. 1, Channel 4, BBC Worldwide e Sony Music hanno commissionato anche la realizzazione di Freedom: George Michael (titolo provvisorio), straordinario film narrato dallo stesso George, che vedrà la partecipazione di Stevie Wonder, Elton John, Mark Ronson, Mary J Blige, Tony Bennett, Liam Gallagher, James Corden, Ricky Gervais, le supermodelle del video di Freedom! ’90 (Naomi Campbell, Christy Turlington, Cindy Crawford, Tatjana Patitz e Linda Evangelista) e tanti altri ospiti.

Il film sarà distribuito a livello mondiale da BBC Worldwide. Negli USA andrà in onda su Showtime venerdì 9 dicembre alle ore 21.00.

Il cofanetto deluxe e l’edizione con doppio CD conterranno anche una versione rimasterizzata della memorabile performance tenuta ad MTV Unplugged nel 1996, che ora per la prima volta viene pubblicata su album. 
Listen Without Prejudice Vol. 1 sarà anche ristampato in vinile e in digitale.
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Listen Without Prejudice Vol. 1 è il secondo capitolo della carriera solista di George Michael. Arrangiato, prodotto e scritto quasi totalmente dallo stesso George, l’album lo consacrò come artista innovativo e pieno di personalità.
Grazie al sensazionale successo di Faith, il suo debutto solista, George Michael divenne uno dei pochi artisti in grado di vendere milioni di dischi a livello mondiale. Questo era ovviamente uno scenario ideale per la casa discografica, ma non per George. Per niente capace né disposto a essere una popstar 24 ore su 24, costantemente sotto i riflettori, George avvertì l’esigenza di presentare la sua musica seguendo semplicemente l’istinto. Decise quindi di non apparire sulla copertina di Listen Without Prejudice Vol. 1 o di partecipare fisicamente alla promozione dell’album al di là di qualche intervista selezionata, e consegnò alla casa discografica il video di Freedom! ‘90, diretto da David Fincher, in cui cinque delle più famose modelle del pianeta cantavano il suo brano in playback. Ne seguì una divergenza di opinioni sul modo in cui George e l’etichetta intendevano promuovere il disco.
Conquistando la vetta delle classifiche (nel Regno Unito superò le vendite di Faith e ottenne quattro dischi di platino), Listen Without Prejudice Vol. 1 era l’espressione di una superstar globale con le idee ben chiare, determinata a lasciare il segno e a superare i propri limiti musicali.
Poco dopo la pubblicazione dell’album, George conobbe Anselmo Feleppo, il suo grande amore. La rabbia per la tragica e prematura morte di Anselmo, unita alla frustrazione per il modo in cui l’etichetta americana aveva promosso l’album, contribuirono alla sua drammatica decisione di intentare una causa contro Sony. Il risultato fu una pausa creativa di quasi due anni, durante i quali l’artista decise di convogliare tutte le sue energie nella contestazione del contratto discografico standard e nella difesa degli interessi di tutti gli artisti. Sebbene perse la causa, George guadagnò la libertà personale e artistica che tanto aveva agognato.

Sono passati ventisei anni da allora, e tra George e Sony è da tempo tornata la pace. Listen Without Prejudice Vol. 1 rimane un disco senza tempo, fatto di brani in cui George Michael ha messo tutto se stesso, dalle splendide canzoni di protesta come Praying For Time e Mother’s Pride all’intima Cowboys & Angels, passando per l’autobiografica Freedom! ‘90.

Diretto da Phillip Smith, regista candidato ai BAFTA, Freedom: George Michael (titolo provvisorio) racconta l’avvincente genesi di Listen Without Prejudice Vol. 1, la successiva causa legale e il dolore e le difficoltà di George per la perdita di Anselmo. Molti ci avevano provato senza successo, ma George è finalmente riuscito a riunire le cinque supermodelle del video. Il film si arricchisce dei contributi di stelle della musica mondiale come Stevie Wonder, la cui They Won’t Go When I Go è l’unica cover contenuta in Listen Without Prejudice Vol. 1; Elton John, che descrive l’album come il “capolavoro” di George; Liam Gallagher, secondo il quale George “ha qualcosa che lo accomuna a Lennon”; Mary J Blige, che ci ricorda che George “ha infranto le regole per tutti quanti noi”; Tony Bennett, Mark Ronson, Tracey Emin, Jean Paul Gaultier, Ricky Gervais, Emmanuelle Alt (direttrice dell’edizione francese di Vogue) e James Corden. Non mancano le testimonianze di alcuni dirigenti della casa discografica, a disagio nell’affrontare uno dei loro maggiori artisti nelle aule di un tribunale, e degli avvocati che seguirono la causa.

Formati:
Listen Without Prejudice 25: Deluxe, cofanetto in edizione limitata 3 CD e DVD
Listen Without Prejudice 25: doppio CD
Listen Without Prejudice Vol. 1: vinile e digitale.