Laurie Anderson

Il nuovo album ’Amelia’

È il suo primo album di inediti dal 2018

L’album racconta la storia del tragico ultimo volo di Amelia Earhart;
La Anderson è affiancata dalla Filharmonie Brno, da Dennis Russell Davies e da un ensemble che comprende Anohni, Rob Moose e Marc Ribot

“It was the sound of the motor I
remember the most
Takeoff May 20th 1937 Oakland
California
The idea? To fly from California
back to California
To circle the world from
east to west
And to become the first woman
to circumnavigate the earth
I see something shining. North.
Northwest.”

“To Circle the World,” Amelia

Nonesuch Records pubblica Amelia di Laurie Anderson. Amelia è il primo album di inediti della vincitrice del Grammy Lifetime Achievement Award 2024 dopo Landfall del 2018. Il disco comprende ventidue brani che raccontano il tragico ultimo volo della celebre aviatrice Amelia Earhart. La Anderson, che secondo Pitchfork “vede il futuro, ma inizia prestando attenzione”, ha scritto la musica e i testi di questa opera narrativa soggettiva. Nell’album l’artista è affiancata dall’orchestra ceca Filharmonie Brno, diretta da Dennis Russell Davies, e da Anohni, Gabriel Cabezas, Rob Moose, Ryan Kelly, Martha Mooke, Marc Ribot, Tony Scherr, Nadia Sirota e Kenny Wolleson. Il singolo dche anticiperà l’album è “Road to Mandalay” e sarà anche disponibile una stampa in edizione limitata autografata dalla Anderson è disponibile con i pre-ordini sul Nonesuch Store.

La Earhart è stata un’appassionata pioniera dell’aviazione, divenuta famosa per essere stata la prima donna ad attraversare l’Atlantico, nel 1932. Cinque anni dopo, intraprese il giro del mondo in aereo. Prima che potesse completare il viaggio, il suo aereo scomparve senza lasciare traccia e non è mai stato ritrovato. “Le parole usate in Amelia sono ispirate ai suoi diari di pilota, ai telegrammi che scrisse al marito e alla mia idea di ciò che una donna che vola intorno al mondo potrebbe pensare”, dice la Anderson. Presentato per la prima volta alla Carnegie Hall nel 2000, la pièce aggiornata è stata recentemente eseguito in tutta Europa.

Laurie Anderson è una delle più rinomate e audaci pioniere creative americane. Il suo lavoro, che comprende musica, arte visiva, poesia, film e fotografia, ha sfidato e deliziato il pubblico di tutto il mondo per più di quarant’anni. In un recente profilo di 60 Minutes, Anderson Cooper ha detto che lei “è una pioniera dell’avanguardia, ma… questo non basta a descrivere ciò che crea”. Il suo lavoro non si vende nelle gallerie. È vissuto dal pubblico che viene a vederla esibirsi: cantando, raccontando storie e suonando strani violini di sua invenzione… [mescola] il bello e il bizzarro, sfidando il pubblico con omelie e umorismo. Sfuma i confini tra musica, teatro, danza e cinema”. Il Washington Post di lei ha detto che “non si limita a raccontare storie; tira fuori ogni parola con una sorta di piacere fisico, assaporandone il sapore mentre sonda i misteri quotidiani della vita”, e il Guardian ha definito la Anderson “una delle grandi artiste e narratrici popolari del nostro tempo”.

Laurie Anderson ha pubblicato il suo primo album con la Nonesuch Records nel 2001,  un disco apprezzato dalla critica intitolato ‘Life on a String’. Le sue uscite successive con l’etichetta includono ‘Live in New York’ (2002), ‘Homeland’ (2010), la colonna sonora dell’acclamato film ‘Heart of a Dog’ (2015) e la collaborazione con il Kronos Quartet, vincitrice di un Grammy, ‘Landfall’ (2018). Inoltre, il film in realtà virtuale di Laurie Anderson ‘La Camera Insabbiata’, con Hsin-Chien Huang, ha vinto il premio della Mostra del Cinema di Venezia 2017 per la migliore esperienza VR e, nel 2018, Skira Rizzoli ha pubblicato il suo libro ‘All the Things I Lost in the Flood: Essays on Pictures, Language and Code’ ossia la raccolta più completa delle sue opere d’arte fino ad oggi.

Tra le mostre e le installazioni recenti di Laurie Anderson figurano ‘Habeas Corpus’ al Park Avenue Armory di New York; la sua più grande mostra fino ad oggi, ‘The Weather’, allo Smithsonian’s Hirshhorn Museum of Modern Art di Washington; e ‘Looking into a Mirror Sideways’ al Moderna Museet di Stoccolma, che è stata la sua più grande mostra europea fino ad oggi. Recentemente la Anderson è stata in tournée con i Sex Mob, dove ha eseguito il suo pezzo ‘Let X=X’. All’inizio dell’anno le è stata conferita la Medaglia Stephen Hawking 2024 per la comunicazione scientifica, insieme a Christopher Nolan e David Attenborough, e l’Unione Astronomica Internazionale ha nominato un pianeta minore in suo onore: Asteroide 270588, Laurieanderson.

La Nonesuch ha pubblicato un’edizione rimasterizzata dell’album Big Science, pietra miliare della Anderson del 1982, nel 2007 per il suo venticinquesimo anniversario, seguita da una ristampa in vinile LP nel 2021; il suo amato singolo, “O Superman”, è diventato a sorpresa un successo virale su TikTok all’inizio di quest’anno.

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