Una selezione dei brani più interessanti usciti negli ultimi giorni.

  • centomilacarie, “Pupille”

Immagini vivide, suggestioni e paranoie che raccontano lo stato di assoluta vulnerabilità che colpisce quando si provano sentimenti e ci si sente insicuri

“pupille è nata a giugno di quest’anno, avevo una strana energia addosso che mi rendeva inquieto. Quella mattina ero in studio con okgiorgio e in mancanza di ispirazione abbiamo iniziato a guardare “Requiem for a Dream”, lasciando acceso e muto in sottofondo il film durante tutta la fase di scrittura. Finito il testo e abbozzate le melodie ho registrato la voce in un’unica take, senza più ritoccarla fino alla fine. Pupille è la cattura di quell’energia e di quell’inquietudine, non è una storia ma puro fluire.” 

La produzione è affidata a okgiorgio.

 

  • MEW, “hyperlacrime”

Un viaggio nelle paure e insicurezze più profonde che caratterizzano il rapporto con se stessi e con gli altri. Produzione di Katoo.

“Ho riflettuto molto su cosa ma soprattutto su chi mi ha aiutato a rialzarmi nell’ultimo periodo. ho trovato nell’anima della mia famiglia, del mio ragazzo, dei miei amici, del mio team, un frammento di me. Sono così riuscita a ricompormi piano piano.
Ho pianto così tanto per riuscire in qualche modo a liberarmi, piangere aiuta tanto.
Non abbiate paura delle vostre emozioni, assecondatele. Vi lascio qualcosa che spero possa aiutarvi in questo.”

 

  • P L Z, “Finirà (P L Z Rework)

Una nuova versione del celebre brano de I Cani. Il brano è anche il primo dei LUFS.

“I Lufs sono unità di misurazione della loudness, una delle ossessioni del mastering audio contemporaneo; a noi ricorda l’inglese ‘love’ (come lo pronuncerebbe Björk) e infatti sotto questo titolo usciranno scaglionati una serie di rework che sono delle dichiarazioni d’amore per brani del pop italiano, più o meno recenti: canzoni che ci hanno fatto vibrare negli anni e su cui volevamo da tempo mettere le mani. Abbiamo iniziato con Finirà de I Cani, perché è un brano commovente e cosmico insieme, che ben descrive l’inquietudine di quest’epoca pazza e la voglia di uscirne, di trovare un equilibrio.”

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