#MUSICANUOVA: P L Z, “107”
Anticipato dal singolo cose belle, 107 è il nuovo singolo dei P L Z, duo senza volto di stanza a Milano: un’anima pulsante techno pop, una creatura luminosa dalle venature cantautorali che, come uno spettro, si aggira per la scena musicale già dal 2021, quando uscì l’album di debutto M E G A, e che ora (finalmente) è di ritorno.
Ma cosa significa 107?
Forse il numero ha un significato esoterico, da numero primo senza quadrati. O forse è solo il numero del preset da cui è nato questa traccia, che p anche la prima scritta per il nuovo disco dei P L Z.
“107 è anche il brano che segna per noi la svolta verso sonorità 2step garage, affascinati come siamo dai suoni South London. Ci piacciono quelle atmosfere cupe, quei dancefloor mentali da suburbia metafisica: ci piace quella tensione sensualmente paranoide.”
L’immagine di copertina creata da Emanuele Ferretti incarna perfettamente il misto di rabbia e voglia di tenerezza che anima il brano, fra picchi di esaltazione e cadute nella disillusione, in cerca di quel tocco amorevole che ripristini una qualche forma di equilibrio.
troppe opinioni troppe opinioni troppe opinioni
troppe opinioni su ogni cosa, è più forte di me
non si può avere troppe opinioni troppe opinioni
troppo opinioni su ogni argomento, è più forte di me
ho perso l’indirizzo dove sei
puoi mandarmi la tua posizione
o la foto di un posto migliore
di questa bolla che comincia a stringere
solo tu mi difendi dai luoghi comuni
quando l’ansia comincia a salire
troppe opinioni troppe opinioni troppe opinioni
troppe opinioni su ogni cosa, è più forte di me
troppe distrazioni troppe discussioni troppe ossessioni
troppo opinioni su ogni argomento, è più forte di me
che strani scherzi gioca la natura
mi sentivo immortale e immune
una forma di vita speciale
ma poi arrivi tu e senza filtri
dici che dovrei smettere di farneticare
quando è l’ansia che mi fa parlare
Non farneticare non farneticare non farneticare
Lasciati andare lasciati andare lasciati amare
Non farneticare non farneticare non farneticare
Lasciati toccare lasciati toccare lasciati toccare
Che la si pronunci separando i suoni delle lettere o tutto insieme come “please”, dietro la sigla P L Z (e le maschere in lattice) si malcelano Diego Palazzo (Egokid, Baustelle) e Giacomo Carlone (produttore di Belize, Angelica, Dada Sutra, Abe, Damon Arabsolgar, Mombao). Il loro primo disco MEGA, uscito per Costello’s nel 2021, immaginava in piena pandemia il pop italiano in chiave tech-house, electro e drum&base, con un tono teneramente dissacrante sulle cose della vita. Dopo una lunga pausa, i P L Z tornano con uno stile notturno introspettivo, lanciato in direzione dubstep/UK garage, con produzione e testi più asciutti, guidati dalla stessa voglia di spiazzarsi per creare qualcosa di eccitante.
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