Nato e cresciuto nella Florida del sud, Denzel Curry ha iniziato a muoversi nella scena underground con una serie di mixtape e la sua affiliazione al Raider Klan. A seguito della dissoluzione del gruppo, Denzel ha continuato da solo con la pubblicazione del suo album di debutto Nostalgic 64, poi il doppio EP 32 Zel/Planet Shrooms, e nel 2016 il secondo album Imperial.
Quello che Denzel Curry si è costruito nel tempo è un “flow” aggressivo che combina elementi di hip hop e di hardcore, un sound che ha gettato le basi nella scena underground in Florida, ma che ha tutta l’ambizione di puntare dritto al mainstream.
Lo dimostra l’impianto di TA1300, il suo nuovo album, pubblicato in tre atti (Light, Gray e Dark) tra il 25 e il 27 luglio.
Ad anticipare il progetto sono stati tre singoli, Sumo, Clout Cobain e Percs, ognuno in rappresentanza di un diverso atto dell’album.
Attraverso le tre sezioni di TA13OO, Denzel esplora temi quali le molestie, le elezioni presidenziali, il successo, l’odio, la paranoia, la vendetta, l’amore, e lo stato attuale della musica e le storie personali delle sue esperienze ai confini con la morte.
Tematiche forti e inusuali, che spaziano tanto quanto i suoni: l’intento di Denzel è infatti quello di colmare il divario tra la vecchia generazione hip hop e la nascente generazione di SoundCloud rapper che lui stesso ha contribuito a far nascere sia in suono che stile grazie a liriche letali e uno storytelling profondamente personale, affrontando la paura, la paranoia e gli slalzi umorali.
Ad completare il progetto sono gli scenari visionari e talvolta distipici dei videoclip.
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