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Sulla copertina dell’album il suo viso e i suoi dread rossi e gialli spuntano in un mare di marshmallow, e il booklet è un tripudio di immagini ipercolorate di ispirazione cartoonistica, tropicale e iperpop: spontaneo chiedersi cosa c’entri tutto questo con la musica di DrefGold, pupillo di Sfera Ebbasta.
Beh, se pensate ai contenuti delle canzoni, non c’entra niente, ma il rimando a quel mondo in technicolor non è certo casuale, perché per Elia Specolizzi, primo artista messo sotto contratto dalla BHMG, etichetta del “trap King” di Cinisello, la musica deve prima di tutto associarsi a un’immagine, un colore, un colpo d’occhio. Il significato e il messaggio vengono dopo; stesso discorso per le parole, i cui accostamenti devono prima di tutto rimandare a immagini efficaci, suoni che si sposano bene tra loro, lasciando all’interpretazione un ruolo di secondo piano.
Bolognese, 21enne, DrefGold scrive da quando era in seconda media e ci tiene a specificare: “Non è che le mie parole sono scelte del tutto a caso, non scrivo da ubriaco. Quello che voglio dire è che se ascolto una canzone in inglese e la melodia mi colpisce, io quella canzone inizio a cantarla lo stesso, anche se non conosco il significato del testo: la stessa cosa succede quando scrivo un brano”.
foto Dref gold
Quello con Sfera Ebbasta lo definisce un incontro 2.0, segno dei tempi: “Tutto è iniziato con dei semplici like che lui metteva ai miei post, poi Charlie Charles (produttore e strettissimo collaboratore di Sfera, ndr) mi ha proposto di incontrarci quando sarei passato da Milano e solo dopo è maturata l’idea di lavorare insieme, e io sono diventato il primo artista del suo roster. Ne sono orgoglioso, e so che in futuro Sfera e Charlie vorranno probabilmente ingrandire l’etichetta e arriveranno altri artisti: è il business, ci sta”.
Intanto però, come primo e unico protetto di Sfera, DrefGold pubblica adesso il suo primo album ufficiale, Kanaglia: “Sono io, perché questo era il nome con cui mi facevo chiamare anni fa ed era anche il titolo di un mixtape che avevo fatto uscire nei primi anni. La mia crew invece usava l’acronimo KNGL”. Un album in cui a farla da padrona è naturalmente la trap: “Avevo scritto almeno 30 canzoni per questo album, ma ho scelto di inserire solo le 11 più forti, scegliendo quelle che non avrebbero lasciato scoperta nessuna lacuna. Con Daves The Kid, produttore del disco, abbiamo cercato di uscire dallo schema della rima perfetta, incastrata, come ero abituato a fare a Bologna. La mia è una musica dai suoni molto acquosi, mentre per esempio Sfera propone dei beat diversi”, ed è qui che si svela un piccolo retroscena: “Nel mio disco ci sarebbe dovuta essere anche Sciroppo, ma quando l’ho fatta sentire a Sfera a lui è piaciuta talmente tanto che ha voluto metterla nel suo album, e io ho naturalmente accettato”. A proposito di “sciroppo” (alla codeina, ndr), dopo l’apologia che ne ha fatto Sfera Ebbasta nei suoi album, non sono mancate alcune polemiche, soprattutto da parte dei genitori dei giovani fan dei due artisti: “Lo sciroppo fa un po’ parte della nostra immagine, è una sorta di sbandata, ma non ha niente a che vedere con quello che succede in America, dove i rapper si sballano davvero e muoiono con queste sostanze. Lo sciroppo di cui parliamo noi è illegale in Italia, ma già in Svizzera lo si trova. Ci tengo comunque a dire che non mi drogo, non fumo e non ho mai assunto psicofarmaci”.
Sfera Ebbasta è anche l’unico ospite di Kanaglia: “Volevo che questo album fosse solo mio, per cui non ho chiamato altri ospiti. Wave, la canzone insieme a Sfera, parla del nostro intento di fare una musica che arrivi a tutti, una musica virale, mainstream, che attraverso immagini pop racconti il nostro mondo”. Immagini pop come quella di Bugs Bunny, che DrefGold si è fatto addirittura tatuare sulla pancia: “E’ slanciato e magro come me, e anche lui è una kanaglia. Ormai anche i fan mi taggano nelle foto con le magliette o i pupazzi di Bugs Bunny”.
foto dref 2
Cresciuto con i modelli dei rapper americani, da Norious a 50 Cent a Eminem, DrefGold è stato però da sempre soprattutto un ascoltatore di musica italiana: “Ho ascoltato tutto, a cominciare dai primi lavori dei Club Dogo e Marracash, fino alla scena napoletana di Vale Lambo, Luchè, Co’Sang. Quando ero piccolo andavo spesso a trovare un cugino più grande che abitava a Cormano e grazie a lui ho conosciuto tuta la scuola del rap italiano e poi a casa andavo alla scoperta di artisti nuovi usando eMule”.

Dal 6 luglio, giorno di uscita dell’album, DrefGold parte per il suo primo instore tour, la prima vera occasione che ha di incontrare e conoscere il suo pubblico, mentre in agosto ha già fissato alcuni appuntamenti dal vivo: “Si tratterà di concerti di 20 minuti, mezz’ora, mentre il tour vero e proprio ci sarà in autunno. Ci saranno le canzoni più famose, quelle che conosce tutto il pubblico: le sceglieremo anche in base agli streaming e ai risultati di Spotify”.

Kanaglia Instore Tour
6 luglio Varese, Varese dischi 1500

6 luglio Milano, Mondadori Duomo 1800
7 luglio Genova, Feltrinelli 1500
7 luglio Torino, Feltrinelli 1800
8 luglio Bologna, Mondadori 15:00
8 luglio Modena, Mondadori 18:00
9 luglio Roma, Discoteca laziale 15:00
9 luglio Frosinone, Mondadori 18:00
10 luglio Salerno, Feltrinelli 15:00
10 luglio Napoli, Feltrinelli 18:00
11 luglio Bari, Feltrinelli 15.00
11 luglio Lecce, Feltrinelli 18:00
12 luglio Padova, Mondadori 15:00
12 luglio Mestre, Feltrinelli 18:00
13 luglio Monza, Feltrinelli 15:00
13 luglio Saronno, Mondadori 17:00
15 luglio Firenze, Galleria del disco 14:30
15. luglio Massa, Mondadori 18:00
16 luglio Catania, Feltrinelli 15:00
16 luglio Messina, Feltrinelli 18:00
17 luglio Palermo, Mondadori 16:00
18 luglio Cagliari, Feltrinelli ore 16:00
19 luglio Alghero, Mondadori ore 16:00

Kanaglia Summer Tour
4 agosto Marina di Ravenna (RA), Touchè Santafè

10 agosto Latina, Ombelico disco
15 agosto Gallipoli (LE), Sottosopra Fest
19 agosto Taranto, Monkey Island
22 agosto San Benedetto del Tronto (AP), Discoteca La Terrazza BB
23 agosto Riccione (RN) Deejay Onstage

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