UN CONCERTO IMPERDIBILE

AGLI I-DAYS 2018

STEREOPHONICS

 

6 ALBUM ALLA #1

10 SINGOLI IN TOP10

DOPO ESSERE STATI HEADLINER A FESTVIAL QUALI GLASTONBURY, READING E LEEDS.

DOPO ESSERE STATI IN TOUR CON DAVID BOWIE, ROLLING STONES, THE WHO E U2

+

CATFISH & THE BOTTLEMEN

+

THE LAST INTERNATIONALE

SI AGGIUNGONO ALLA LINE UP DEL 22 GIUGNO INSIEME A

PEARL JAM

22 GIUGNO @ I-DAYS 2018 MILANO

AREA EXPO – Experience Milano

Biglietti:

Parterre: 65 € + prevendita

Pit: 80 € + prevendita

VIP I-DAYS Party: 342 €

Biglietti in vendita su  www.ticketmaster.it , www.ticketone.it  e in tutti i punti vendita autorizzati.

L’organizzatore declina ogni responsabilità riguardo la rivendita di biglietti su circuiti non ufficiali.

 

Stereophonics, Catfish & The Bottlemen e The Last Internationale si aggiungono al già ricchissimo cast di I-DAYS 2018, che vede i Pearl Jam esibirsi come headliner nella giornata del 22 giugno all’AREA EXPO-Experience Milano.

Gli Stereophonics, tornano in Italia dopo aver festeggiato nel 2017 il ventennale della loro carriera con un nuovo disco e un tour. La band rock gallese ha pubblicato infatti il primo album Word Gets Around nel ’97 facendo poi uscire altri 9 album in studio che hanno raggiunto i primi posti della classifica inglese, in particolare Performance & Cocktails nel ’99 li ha portati al grandissimo successo di pubblico. Molto amati dagli spettatori in tutto il mondo, la band si è esibita in festival prestigiosi quali Glastonbury, Reading, Leeds, V e Isle of Wight.

Sempre il 21 giugno sul palco saliranno anche i Catfish & The Bottleman, provenienti sempre dal Galles. La band, formatasi nel 2007, è composta Ryan Evan “Van” McCann (voce), Johnny Bond (chitarra), Benji Blakeway (basso) e Bob Hall (batteria). Il loro stile è stato paragonato a quello di Johnny Marr, the Cribbs, Feeder e Mystery Jets.

The Last Internationale, presenti anch’essi sul palco degli I-DAYS, sono gli ultimi duri e puri rocker di New York. I due fondatori, Delila Paz, hanno veramente un grandissimo talento completato da Brad Wilk, già batterista dei Rage Against the Machine. Nelle loro canzoni parlano di attivismo politico e ricordano la fase anni ’70 dei Jefferson Airplane.

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