La battaglia legale di Emilio Isgrò contro Roger Waters è finita nell’unico, sensato modo in cui poteva finire: un nulla di fatto.
Piccolo riassunto per chi si fosse perso qualcosa: all’inizio di giugno Waters ha pubblicato il suo ultimo album, Is This The Life We Really Want?, la cui copertina era stata realizzata con la tecnica della “cancellatura”. In pratica, nell’immagine si vedono delle righe di testo completamente cancellate, salvo che per le parole che vanno a comporre il titolo dell’album.
ROGER WATERS_Is This The Life - Artwork

Una tecnica molto simile, se non proprio identica, a quella utilizzata anche in molte opere di Emilio Isgrò, artista e scrittore siciliano divenuto celebre proprio anche grazie alle sue “Cancellature” realizzate negli anni ’60, che hanno fatto di lui uno dei più importanti esponenti dell’arte concettuale italiana. 
La somiglianza aveva spinto Isgrò a fare causa a Waters, accusandolo di plagio, tanto che a luglio il giudice del tribunale di Milano aveva ordinato lo stop alla vendita del disco e alla diffusione della copertina e del booklet. Nel frattempo, numerose erano le voci che si erano levate a sostegno del musicista, tra cui quella di Vittorio Sgarbi, che aveva ricordato come lo stesso Isgrò non avesse inventato la tecnica della cancellatura, ma piuttosto avesse intercettato “un’atmosfera e sviluppato una tecnica espressiva creatasi, in un clima di avanguardia, quasi un secolo fa, e l’ha diffusa, intensificandola ossessivamente”.
L’epilogo della vicenda è arrivato pochi giorni fa, quando è stata diffusa una nota dei legali di Sony Music, Roger Waters ed Emilio Isgrò:
“Siamo lieti di annunciare che Emilio Isgrò e Roger Waters hanno posto termine alla loro controversia relativa al materiale grafico del nuovo album del signor Waters, Is This The Life We Really Want?.
Pertanto, Emilio Isgrò ha inequivocabilmente rinunciato alla sua azione relativa alla violazione del copyright nei confronti di Roger Waters, delle cui opere è grande fan e ammiratore. Isgrò riconosce con piacere che la buona fede di Waters non è in discussione e il fatto che, come da Waters stesso dichiarato, questo materiale grafico è stato sviluppato da lui stesso e dai suoi creativi collaboratori, in modo indipendente dall’opera di Isgrò.
Roger Waters ha avuto, a sua volta, attraverso questa vicenda, l’opportunità di venire a conoscenza del grande artista italiano e delle sue opere, considerato nella cerchia dei critici come uno dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea italiana e creatore della “Cancellatura”.
Roger Waters ha dichiarato: “Con la copertina di Is This The Life We Really Want? parlo della censura, una cosa che, da allora, ho scoperto di avere in comune con le opere di Emilio Isgrò”.
Questi grandi artisti, Isgrò e Water, sono lieti di avere l’opportunità, quali artisti contemporanei in campi diversi, di unirsi e sottolineare l’ingiustizia sociale nonché i pericoli della censura attraverso i mezzi della musica e dell’arte contemporanea.”
Sì insomma, tarallucci e vino, con buona pubblicità per tutti.

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