BITS-RECE: radiografia emozionale di un disco in una manciata di bit.
coveralbum
Che Natale sia un momento per battere cassa è una delle più elementari ovvietà del mercato, anche quello discografico. Tra strenne, cofanetti, riedizioni e album in tema, ogni anno veniamo travolti da una vera e propria ondata, spesso di prodotti di discutibile interesse.

Poi per fortuna ogni tanto qualcosa che fa drizzare le antenne arriva.
Quest’anno uno di quei casi è Kaskade Christmas, il progetto natalizio di Kaskade, DJ e producer americano, uno dei maghetti della house degli ultimi anni.
Il suo è un Natale non convenzionale, fatto di classiconi rimaneggiati e inediti farciti di beat, ma senza l’effetto tamarraggine.
Circondato da uno squadrone di amici (Ilsey e Jane XØ tra gli altri), il buon Kaskade riprende evergreen Silent Night, Holy Night e Santa Baby e si diverte a giocare con i ritmi, li stira, li allunga, li accorcia, li veste di beat e si prende la responsabilità anche di qualche svisata melodica, senza rinunciare però a quell’aura speciale che ogni brano di Natale deve avere per statuto.
E anche con gli inediti la formula funziona benissimo.
In Cold December e Winter Wonderland ci mette pure la voce.
Se a Natale capitate sul dancefloor, potreste incontrarci Kaskade….
Unconventional Christmas.

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