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L’ho sempre detto, Romina Falconi è nata nel posto sbagliato.
Sarebbe dovuta nascere all’estero, possibilmente in America, dovunque, ma non in Italia. Perché a quest’ora probabilmente sarebbe una superstar, una iper-diva del pop che se ne va alle feste con Lady Gaga e Taylor Swift. Invece è nata in Italia, orgogliosamente in Italia certo, ma qui deve accontentarsi di stare in seconda fila, ferma con le quattro frecce dopo aver toccato da vicino le intricate dinamiche del mondo discografico “alto”. Fortunatamente ha una fanbase molto affezionata e in continuo aumento (lei li chiama Circi o Falconers), che negli ultimi anni l’ha supportata parecchio nei suoi coraggiosi progetti.

Ma che cos’ha di speciale questa Falconi? Beh, Romina ha tutto quello che quasi tutte le sue colleghe italiane non hanno il coraggio di mostrare: una femminilità naturale e sfacciata e una immensa capacità di raccontare le pieghe storte dell’amore e della vita.
Lo sa fare con ironia, con versi affilatissimi e caustici, senza paura di infilare nelle canzoni parole scomode e – vivaiddio – sincere.
Il mondo di Romina Falconi è esploso in tutta la sua potenza con suo primo album, Certi sogni si fanno attraverso un filo d’odio, pubblicato ormai quasi due anni fa: una raffica di confessioni sulle delusioni di coppia, sulla voglia di vendetta verso lo stronzo di turno, sul dolore che urla più forte anche nel completo silenzio. Non per niente sulla copertina lei aveva in mano una mannaia, come a dire “siete avvisati di quello che stare per ascoltare”.

Le storie che Romina mette nei suoi brani sono pezzi di vita di uno specchio rotto, frammenti che riflettono potenzialmente tutti, perché le sfighe e le inculate la vita non le risparmia proprio a nessuno.
Ecco perché il suo pop elettronico ha quasi un effetto terapeutico, perché ti fa sentire meno solo in questa vita che in un momento è una giornata di sole e l’attimo dopo è pieno inverno, e tu non capisci il perché, ti chiedi dove hai sbagliato, senza neanche provare a pensare che forse non hai sbagliato, ma è andata così e basta.
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L’ultimo singolo di Romina, Cadono saponette, parla di quella corazza di cui ci armiamo tutte le volte che sta per nascere una nuova storia, memori delle esperienze passate e ormai sicuri che le fregatura prima o poi arriverà. Una sorta di pessimismo diventato quasi congenito, al punto che quando la saponetta ci scivolerà dalle mani noi saremo bravissimi a piegarci per raccoglierla, con tutte le conseguenze del caso.
Eppure, sappiamo anche che niente sarà in grado dal trattenerci da quell’ennesimo tentativo, quell’ennesima occasione inaspettata, perché niente è così bello e così bastardo come l’amore.

Tanto, se proprio andrà male, ci sarà sempre una canzone di Romina ad asciugarci i rivoli di mascara sulle guance e a dirci che no, non siamo davvero soli.

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