BITS-RECE: radiografia di un disco in una manciata di bit.
Il suo nome è sulla scena già da un bel po’, ma qui in Italia il grande pubblico ne ha sentito parlare solo qualche mese fa, quando la sua All Night, targata 2012, è stata scelta dalla TIM per lo spot – vagamente ossessivo – con il ballerino che sgambetta.
E proprio adesso Parov Stelar arriva con un nuovo album, The Burning Spider. Un disco che è una grande gioia per lo spirito e le orecchie, grazie al suo indovinatissimo incontro di echi del passato e influenze presenti, in quello che viene definito electro swing.
Davanti alla sua consolle, il producer austriaco ha preso sintetizzatori e ritmi house e ci ha iniettato dentro lo spirito festoso dello swing e del jazz, con tutta la loro voglia di ballare e improvvisare, tra giri sprintosi di pianoforte e fiammate di fiati e con l’aiuto dei contributi storici di Lightnin Hopkins, Muddy Waters, Anduze, Stuff Smith e Mildred Bailey, ma anche di ospiti del nostro tempo, come Lilja Bloom.
Un disco freschissimo, pieno di vitamine sonore, che soffia sulla polvere del passato per portarne alla luce la più spensierata leggerezza.
Pronti a muovere le spalle?
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