LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA

TERRA

il nuovo disco esce il 3 marzo
con un libro-diario di lavorazione.

Da venerdì 17 febbraio disponibile il primo brano, “STELLE MARINE”
(su Spotify al link https://goo.gl/tGSRJm e
su iTunes al link https://goo.gl/BTcQcE

Inizia il 3 marzo, da Milano, anche il tour instore di presentazione che arriverà anche a Roma, Napoli, Verona, Firenze, Bologna e Torino.

Esce venerdì 3 marzo TERRA, il nuovo album de LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA.

Prodotto artisticamente da Vasco Brondi e da Federico Dragogna, l’album è composto di dieci brani: A forma di fulmine, Qui, Coprifuoco, Nel profondo Veneto, Waltz degli scafisti, Iperconnessi, Chakra, Stelle Marine, Moscerini e Viaggi disorganizzati.

Dieci canzoni, dieci storie narrate per immagini che fotografano il tempo in cui viviamo. Dieci trame per unico filo colorato, tessuto nel modo visionario e lucido che ha reso Vasco Brondi uno degli artisti italiani più riconosciuti e riconoscibili degli ultimi dieci anni, e che in TERRA si dimostra capace di raccontare i cambiamenti culturali e sociali che hanno contraddistinto gli ultimi decenni attraverso una musica che sempre di più sposa l’attitudine cantautorale con i suoni e i ritmi del mondo.

TERRA è un disco etnico – ha scritto Vasco Brondi – ma di un’etnia immaginaria o per meglio dire “nuova” che è quella italiana di adesso. Dove stanno assieme la musica balcanica e i tamburi africani, le melodie arabe e quelle popolari italiane, le distorsioni e i canti religiosi, storie di fughe e di ritorni.”

Oltre ad essere distribuito su tutte le piattaforme digitali, TERRA uscirà nelle versioni cd e vinile accompagnata da un libro:

TERRA uscirà a forma di libro – scrive Vasco Brondi. – Dentro, oltre al disco, c’è il suo diario di lavorazione, si chiama “La grandiosa autostrada dei ripensamenti”, ed è un diario di viaggio e di divagazioni dell’anno e mezzo di scrittura e degli ultimi tre mesi di registrazioni in studio. È ambientato tra l’Adriatica e un’isola vulcanica, tra studi di registrazione seminterrati e paesi disabitati in alta montagna, tra la Pianura Padana, il Nord Africa e l’America.” 

Questo nuovo album arriva a tre anni da COSTELLAZIONI, che ha imposto LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA all’attenzione di pubblico e media grazie al notevole riscontro commerciale che aveva fatto registrare, risultando il disco italiano più venduto nella settimana della sua uscita, secondo solo a Pharrell Williams nella classifica FIMI/Gfk.

La copertina, che per i precedenti album de LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA era sempre stata affidata a dei grandi illustratori (Gipi, Andrea Bruno, Marco Cazzato e Gianluigi Toccafondo), questa volta è stata realizzata utilizzando una foto dell’opera di land art “Seven Magic Mountains” dell’artista svizzero Ugo Rondinone.

Dalla prima volta che ho visto quest’opera su internet, qualche mese fa, – scrive Vasco Brondi – ho capito che aveva a che fare con quello che stavo scrivendo. Si chiamano Seven Magic Mountains, sorgono nel deserto del Nevada, sono enormi e fosforescenti ma sono solo pietre accatastate l’una sull’altra. Fanno capire come gli esseri umani riescono a rendere spettacolare anche un deserto e contemporaneamente sono una metafora di Las Vegas, a mezz’ora di distanza, ovvero del niente luccicante. O della nostra terra, lo splendido deserto italiano visto con gli occhi di chi cerca di sbarcarci. È un’opera di Ugo Rondinone, un artista svizzero che vive a New York. La fotografia invece è di Gianfranco Gorgoni; originario di un paese che si chiama Bomba, in Abruzzo, si è poi trasferito a New York negli anni Sessanta ed è diventato tra le altre cose un’importante fotografo di Land Art, quando questa forma d’arte non aveva ancora un nome. Ho scoperto anche che era sul palco a Woodstock e sono sue le foto di Jimi Hendrix durante quel concerto e anche molti dei ritratti leggendari di Basquiat o di Keith Haring. Io avevo in casa una sua foto in cui c’erano uno accanto all’altro De Chirico ed Andy Wharol, due mondi distanti vicinissimi.”

TERRA è il quarto disco di inediti dopo Canzoni da spiaggia deturpata (2008), Per ora noi la chiameremo felicità (2010) e Costellazioni (2013).

Il disco verrà presentato con un instore tour che partirà da Milano il 3 marzo (ore 18.30, Feltrinelli Piazza Piemonte), per raggiungere poi Roma il 4 marzo (ore 17.00, Feltrinelli Via Appia Nuova), Napoli il 5 marzo (ore 17.00, Feltrinelli Piazza dei Martiri), Verona il 6 marzo (ore 18.30, Feltrinelli Via IV Spade), Firenze il 7 marzo (ore 18.30, Feltrinelli RED), Bologna l’8 marzo (ore 18.00, Feltrinelli Piazza Raveganana) e Torino il 9 marzo (ore 18.30, Feltrinelli Stazione Porta Nuova).

I concerti, organizzati da Godzillamarket, partiranno il 16 marzo per concludersi il 28 aprile. Queste le date nel dettaglio:

16/03 – FONTANAFREDDA (PN) – ASTRO CLUB

17/03 – CESENA – VIDIA

23/03 – TORINO – HIROSHIMA MON AMOUR

24/03 – RONCADE (TV) – NEW AGE

31/03 – NAPOLI – DUEL BEAT

07/04 – ROMA – ATLANTICO

08/04 – SENIGALLIA (AN) – MAMAMIA

13/04 – MILANO – ALCATRAZ

15/04 – PERUGIA – URBAN

16/04 – GROTTAMMARE (AP) – CONTAINER

17/04 – MOLFETTA – EREMO CLUB

21/04 – BOLOGNA – ESTRAGON

23/04 – GENOVA – SUPERNOVA

27/04 – TRENTO – SANBAPOLIS

28/04 – FIRENZE – OBIHALL

Recommended Posts

No comment yet, add your voice below!


Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *