THIEVERY CORPORATION
HANNO APPENA FESTEGGIATO IL 20° ANNIVERSARIO DI SODALIZIO ARTISTICO I PIONIERI DELL’ELETTRONICA DAI RITMI DOWNTEMPO,ALFIERI DELLE SONORITÀ TRIP HOP, AMANTI DELLA BOSSA NOVA, DEL REGGAE E DELLE CONTAMINAZIONI ETNICHE ARRIVANO PER UN’UNICA DATA INVERNALE PER PRESENTARE “THE TEMPLE OF I&I”, NUOVO DISCO IN USCITA

DOMENICA 19 FEBBRAIO 2017 

MILANO @ FABRIQUE
Apertura Porte: 19:00
Inizio Concerto: 21:00
Prezzo biglietto: Posto Unico € 27,00 + € 4,00 diritti di prevendita
Prevendite Autorizzate:
Ticketone – www.ticketone.it – 892.101
Biglietti disponibili su ticketone.it
L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.
Inizialmente Eric Hilton e Robert Garza erano Dj, ma, una volta conosciutisi a metà degli anni ’90 hanno deciso di formare i Thievery Corporation. E così il duo di Washington alfieri del genere chill-out e di un’elettronica raffinata con contaminazioni etniche e reggae sapientemente miscelate a sonorità dub, acid jazz, bossa nova fa tappa in Italia domenica 19 febbraio 2017 al Fabrique di Milano fresco dei festeggiamenti per il loro 20° anniversario di sodalizio artistico. Hanno appena annunciato l’uscita del loro nuovo album per febbraio 2017 “The Temple of I & I”, un tributo alla musica reggae dub e dancehall.
Divenuti un vero pilastro della scena trip hop negli anni ’90 e di un’elettronica rarefatta e dalle atmosfere soft, vengono contesi per la realizzazione di numerosi remix. Moltissime le collaborazioni fra cui quelle con Davide Byrne, Pizzicato Five e Stereolab.
Il loro settimo album “Saudade” è dedicato alla bossa nova, genere che li ha uniti artisticamente agli esordi. Pubblicato nel 2014 per la loro etichetta ESL Music con la collaborazione di più di dodici musicisti tra cantanti, batteristi e percussionisti il disco ha tratto ispirazione dalla cultura brasiliana e da artisti come Antonio Carlos Jobim, Gal Costa, Luis Bonfà – nonché da autori come Serge Gainsbourg e Ennio Morricone. Nonostante la fedeltà al genere e l’elegante fusione tra samba e jazz, “Saudade” è ricco di strani e affascinanti espedienti che rivelano la tendenza ipercreativa del duo di Washington D.C.

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