Uscirà il 14 ottobre il nuovo progetto di Moby, e sarà qualcosa di molto particolare: un album a cui ha lavorato a lungo, mettendoci dentro – oltre alla musica – tutta la rabbia e la disillusione verso il mondo che ci stiamo costruendo intorno.
Non è la prima volta che il DJ e produttore si schiera in prima fila denunciando i mali della società del nostro secolo, primi fra tutti il consumismo e la massificazione.
Il titolo del disco è quanto mai profetico, apocalittico e sinistro, These Systems Are Failing.
“Questi sistemi stanno fallendo.
Tutti quanti
Abbiamo costruito grandi città. Grandi industrie. Grandi sistemi. Questi sistemi sono stati pensati per proteggerci, per liberarci ma al contrario hanno avvelenato la nostra aria, hanno ucciso gli animali, massacrato la terra – e distrutto noi stessi. Pensiamo di aver risolto i problemi della produzione alimentare e della distribuzione della ricchezza ma siamo più miserabili che mai.
These Systems Are Failing è il titolo del mio nuovo album. Il primo come Moby & The Pacific Void Choir.
Ho iniziato a lavorare a questo disco come un bambino di quattro anni che fa colazione con tutto quello che gli piace: il gelato, il toast, le macchinette per giocare, il suo cane. Io ci ho messo tutto quello che mi piace: il punk e il post-punk, la new wave, le urla e la rave euforica.
Ho fatto sentire questo album ad alcuni amici nel mondo della musica e hanno detto “Um, ok, suona piuttosto arrabbiato.” Così sono andato via e l’ho fatto diventare ancora più arrabbiato”.
Non posso offrire soluzioni, posso solo sollevare questioni.
Quando alcuni dei miei compatrioti di mezza età cercano di assecondare il mercato pop, i risultati sono deprimenti.Vedere dei musicisti che fingono di essere giovani e pertinenti mi riempie di tristezza. Sono 50 anni: perché negarlo ?
I frutti di un compromesso artistico sono marci .
Questi sistemi stanno fallendo è stato partorito a Los Angeles . Mi sono trasferito qui sei anni fa ed è una città strana. C’è così tanto vuoto. Tanta oscurità. A est c’è il deserto, a ovest un vasto oceano e nel mezzo una confluenza di culture. L’arte di questa città è bizzarra e i suoi aspetti paradossali ti conquistano. Non si può fare a meno di essere modificati da essa.
The Void Pacific Choir prende il nome da una citazione di DH Lawrence: “La gente a Los Angeles è contenta di non fare nulla e guardare il vuoto del Pacifico “ Spesso il vuoto è percepito come qualcosa di grande, scuro, pauroso – il buio, dannoso, nulla nietzschiano, che se guardi troppo a lungo in esso finirà col guardare te. Pertanto mi è piaciuto il paradosso linguistico di un pacifico, sereno e vuoto – un vuoto benigno.
La musica pop rimane un mezzo interessante e coinvolgente. Non è forse il modo migliore in cui esaminare minuzie politiche o temi particolari ma è perfetta per fare la musica che ami affrontando problemi che ti riguardano. La musica complessa e le idee complesse non devono per forza suonare complesse. Così come gli argomenti pesanti non devono diventare un esperienza oppressiva per l’ascoltatore. Possono comunque suonare gioiose. I Bad Brains cantavano di Nazi in ‘Big Takeover’ e l’energia era euforica.
Sono felice di essere vago, esoterico e senza compromessi. Vedo la frase “Questi sistemi stanno fallendo” come un punto di partenza per le persone in modo che possano guardarsi intorno e chiedersi “quali sistemi”? E forse iniziare a guardare il mondo più da vicino.
La democrazia funziona ancora e anche i sistemi tecnologici quindi c’è ancora speranza. Ci deve essere. Ciò che è chiaro però è che le nostre migliori scelte ci stanno uccidendo. Ci siamo separati da quello che eravamo un tempo. Stiamo distruggendo il mondo e siamo ancora infelici. Grassi, malati, stupidi e ansiosi non sono modi di vivere .”
Ad anticipare l’album, il video di Are You Lost In The World.
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