C’è una cosa di cui a Moreno non si può non rendere meriti: la sincerità.
In un mondo in cui si fa tanto in fretta a dare dei venduti agli altri rivendicando per sé una purezza di stile e un’onestà intellettuale pressoché assoluta, lui torna sulle scene con un album che si intitola Slogan e lo dice chiaro e tondo, “sono un cantante, ma anche un prodotto”.
Sua massima priorità, afferma, è oggi quella di allargare il proprio pubblico e far girare al massimo raggio la sua musica, senza preoccuparsi di dividere tra cosa sia pop e cosa sia rap, e soprattutto senza il peso di dover dare spiegazioni alle eventuali critiche di colleghi. Perché tra rapper, o presunti tali, che si concedono alle lusinghe della pubblicità o dei talent, il mondo dell’hip hop “brutto e cattivo” in Italia sembra latitare. E come potrebbe non saperlo lui, che si è guadagnato la vittoria ad Amici, primo in assoluto tra i praticanti di hip hop?
Ed eccole allora qui queste nuove 12 canzoni prodotte da Big Fish per ritornare di moda, come recita lo slogan – ça va sans dire – in copertina, mentre il booklet è un tripudio di simil spot pubblicitari in cui il prodotto-Moreno viene venduto e celebrato come miglior detersivo/salsa di pomodoro/marca di cereali. Ironia, certo, ma anche la consapevolezza che oggi fare musica implica dover rendere conto alla major, forse prima ancora che ai fan. È il marketing bellezza, verrebbe da dire.
Per questo terzo disco, più di quanto non avesse già fatto, il ragazzo ha messo da parte i cliché del rapper puro in favore di un’apertura verso le melodie e i ritornelli pop (se quest’estate vi siete imbattuti in Un giorno di festa potete capire di cosa si parla) e ha rinunciato a ogni collaborazione per lasciare spazio alla sua scrittura. Unica eccezione, Deborah Iurato, che vinse Amici nell’anno in cui Moreno partecipò al talent in qualità di coach.
Enorme punto di orgoglio, la produzione firmata dal gigante Big Fish, che si è fatto carico dell’intero progetto.
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